da Celestino Ferraro, New York
Mi compiaccio democraticamente. Se s’ insulta (quand’anche veritieri) bisogna pur mettere in bilancio qualche liretta da rimborsare all’insultato. E’ una conquista della libertà di stampa: insultare e pagare. Abbasso Berlusconi. (posso dirlo senza insultarlo)
Caro Celestino, le cose non stanno esattamente come lei pensa.L’uso indiscriminato delle querele è una limitazione della libertà di stampa, tanto è vero che si stanno studiando correzioni della legge e colpa del vecchio governo di centro sinistra è anche quella di non non aver provveduto. I giornali sono sommersi da querele ( e i giornali italiani non sono certo dei temerari avventuristi). Le dico solo una cosa: ieri mi è arrivata la comunicazione che sono stato assolto anche in appello in un processo per diffamazione a mezzo stampa. Il che vuol dire che una persona, del tutto ingiustificatamente, mi ha denunciato, che un giudice mi ha rinviato a giudizio e che un altro giudice ha detto che non c’era motivo. Il tutto mi è costato 15 milioni.Le pare giusto? La prossima volta non scriverò nulla. Morale:che fine fa la libertà di stampa?(csf)
da Barbara Melotti
Ottima la non-classifica di Casalini. La sottoscrivo quasi tutta: – la moretta dei Ricchi e Poveri, Nancy Brilli, Caterina Guzzanti + Siusy Blady, L’altra storia (La7), La storia (Rai3), Giobbe Covatta (più di tutto la pubblicità per l’Amref), Anima Mia, l’intervista doppia delle Iene Bin Laden-Saddam Hussein
da Pier Franco Schiavone
Secondo me i diessini di Aprile hanno voluto dire: “votiamo tutti a maggioranza perché così pare che dicano le leggi della democrazia, altrimenti va a finire che ci attaccano proprio su queste regole. Tuttavia, siccome noi DS siamo un grande partito erede del partito di Togliatti e Berlinguer e dobbiamo ribadire continuamente che siamo il partito guida dell’Ulivo (e poi perchè abbiamo più correnti della vecchia DC), allora prendiamo un’altra decisione per conto nostro, valida solo per noi e chissenefrega se poi si litiga, tanto poi mandiamo Fassino in Tivvù, che ha la faccia di uno che non puoi maltrattare più di tanto, a dire che “l’Ulivo ha preso la sua decisione ma dovete anche capire che le regole della democrazia ci permettono anche di avere una posizione differenziata. Non si era detto che dobbiamo essere uniti nella differenza?”Cofferati, secondo me, ha invece voluto dire: “mi sono rotto i coglioni di fare il cinese sulla riva del fiume; quando cazzo mi chiamate per raddrizzarvi la schiena? Ve lo siete dimenticato il centralismo democratico? Ho guadagnato o no dei meriti nel sindacato? E allora cominciamo dal merito. Se non tutti ci stanno allora ognuno per la propria strada; comunque io non entrerò in politica a meno che non mi chiamino, in quel modo sarà la politica che entrerà in me e avrò mantenuto la promessa”.
da Aristide Vitale
Caro Claudio e cari amici del sito, oggi sono felice perché è il mio 21°compleanno! Anche se non ci sarebbero motivi apparenti, sono felice lo stesso perché potrò togliermi la soddisfazione di dirlo a tutte le persone che incontro (a partire da voi). Voglio farvi partecipi del mio umore e invitarvi a vivere tutti i giorni così, entusiasti anche nelle sane arrabbiature! Attendo gli auguri del dottore (di tariconiana memoria); la vecchiaia incombe anche per me ma oggi non ci voglio pensare: brinderò alla vostra salute!
In documenti la seconda puntata dei racconti di Martino Pinna che riprendiamo da www.pippol.it
da Alessandro Ceratti
Che cosa diavolo voleva dire Cofferati nella sua intervista? Te lo spiego io. Cofferati e i suoi amici sono arciconvinti di avere ragione e di avere il “popolo” dalla loro. Però sanno benissimo di essere minoritari tra i deputati e nella burocrazia di partito. Loro, la maggioranza ce l’hanno. O meglio, ce l’avrebbero, se i DS e l’Ulivo fossero più vicini al loro elettorato. Invece ne sono lontanissimi. E si vede!!! Per cui si comportano da minoranza maggioritaria, non vogliono votare perché perderebbero quando invece dovrebbero vincere. Il concetto (decisamente oscuro) di minoranza maggioritaria fattelo spiegare da Welby. Io ho già dato.P.S. Una forza politica responsabile deve comportarsi come se fosse all’opposizione quando è all’opposizione e come se fosse al governo quando è al governo.
da Walter Lanaro
Cosa accadrà nel teatro Dubrovka di Mosca? Nessuno oggi può dirlo con certezza. Una cosa appare evidente: Mosca non ha saputo gestire a dovere la crisi Ccecena. Non sono serviti migliaia di soldati e carri armati per far tacere la voglia di indipendenza della Repubblica Cecena. Un indipendenza che la Cecenia vuole a tutti i costi. Anche uccidendo i 700 ostaggi del teatro. Mosca deve reagire a questo ennesimo atto terroristico, con estrema determinazione e fermezza, ma innanzitutto tutelando la vita degli ostaggi. I Russi hanno anch’essi le loro colpe. Non bisogna dimenticare i troppi civili ceceni, morti a causa della guerra intrapresa da Mosca. Una guerra che non ha portato a nessun risultato utile alle due parti. Ne l’indipendenza per la Cecenia, ne la fine del problema per Mosca. Gli interessi di entrambe le parti sono molti. Non solo un problema territoriale, ma soprattutto, un problema economico. L’area cecena infatti è interessata dalla produzione di petrolio. Oro nero che altre guerre ha già fatto scatenare, vedi l’Iraq! Un eventuale cessione alle richieste terroristiche da parte della Federazione Russa, potrebbe voler dire l’inizio di una catena di ritorsioni separatiste da parte di altri stati.
da Natalino Russo Seminara
Senza me e l’Arena il sito langue. Bravo Vauro: Morte a teatro a Mosca. Scelga: collega di Othelma per preveggenza o in combutta con Al Qaeda. Casalini guarda la Tv come Giuliacci: collo pendente a sinistra ( esclusi alcuni sinistri, buona la lista). Baldini e Castoldi Boccassini: niente più fiducia nella Magistratura ? Se hanno scritto e detto la verità, cosa temono ? Se la fanno sotto ? Chissà Luttazzi che gioia ! I ricchi firmatari dell’appello perché non si tassano e contribuiscono alle spese ? Non parlate sempre di solidarietà ? Dimostratela ! De Benedetti in primis per il quale Pisapia chiede 1500 miliardi di risarcimento. Garabello su sintassi di D’Alema da Costanzo nulla ?
da Giorgio Goldoni
Volete assaporare una boccata di aria fresca? Procuratevi una parabola e collegatevi a qualche canale satellitare culturale europeo. Vi dimenticherete di Rai e Mediaset:non crederete ai vostri occhi! Film, reportages, discussioni di carattere politico -economico, dibattiti sulla musica, eccben fatti e non interrotti dalla pubblicità. E inoltre perfezionerete la vs conoscenza delle principali lingue europee.Qualcuno mi dica perchè Rai non è mai stata in grado di organizzare qualcosa di simile, a lla portata di tutti (e GRATIS).
da Andrea Bottaro
Caro csf, leggendo la sua sintesi della sintesi del dibattito sull’Auditel ospitato da Repubblica mi sono chiesto: Flavio Manieri (Consiglio Nazionale degli Utenti…bum!),Giulio Gargia (Associazione Megachip) chi e che cosa sono? Un nuovo ed interessante dibattito sarebbe quello riguardante le sempre più innumerevoli e se-dicenti associazioni di consumatori che mi sembra a volte siano l’espressione di ben individuabili parti politiche e che al di la di battaglie spesso giuste anche se frequentemente demagogiche, rappresentino solo l’autoeletto presidente dei vari Adiconsum,Adusbef et similia.