da Giorgio Trono
Quattro mozioni quattro. Ogni tanto mi ricordo perchè, nonostante Previti e compagnia bella, ho votato Berlusconi.
da Giselda Papitto, Roma
E’ un segno dei tempi anche la notizia che riporta Cesare Bardaro, la sospensione da scuola, per una settimana, del dodicenne di Bressanone a causa di un profilattico. Orribile visu. Confido che la notizia circoli, abbia risonanza e qualcun altro, gerarchicamente superiore, sanzioni e sospenda l’insegnante. A chi affidiamo i nostri figli? La signora Brichetto, ministro di questo governo mandi un’ispezione.
da Alesandro Ceratti
Perché un partito degno e onorevole come Forza Italia non si precipita ad espellere un suo famoso parlamentare reo confesso di evasione fiscale e di esportazione di capitali in Svizzera? Il tema dovrà essere svolto tenendo in considerazione che cosa accadrebbe se una circostanza simile si verificasse in un partito dell’opposizione e anche di quale potrebbe essere la reazione di un cittadino europeo se questa notizia coinvolgesse un suo leader politico.
da Oreste Tappi, Roma
Iraq non è una parola rara, ma una tralitterazione convenzionale (comunque imprecisa) di una normale parola araba, della quale riconosco il credito (ufficiale?), ma non approvo l’oscurità. Consideriamo Irak una proposta funzionale, sulla scia della traslitterazione pure accreditata del corrispondente aggettivo “iracheno o irakeno” (Zingarelli). Amo anch’io le parole rare; le grafie le preferisco funzionali; non comprendo comunque le ragioni della superiorità estetica della Q.
da Avv. Lina Arena
Poichè so che Lei è abbastanza acculturato, le chiedo di attingere informazioni circa il nuovo orientamento da dare al popolo di sinistra sulla globalizzazione.–Global si oppure global no? La Klein ha cambiato registro. Si adegui.
da Barbara Melotti
Ci sono novità in BARZELLETTE
Alessandro, ne resteranno per un pantagruelico banchetto a base di quello che vorrai tu, dal pollo al tartufo. Oseremo anche sui vini, finalmente; c’è nell’aria profumo di sauternes e di foie gras.
da Primo Casalini, Monza
Max e Tux hanno un notevole vantaggio su Diliberto e su Pecoraro y Scanio: stanno zitti. Credo proprio che non occorresse molta fantasia: bastava scegliere l’impostazione di Schreder e Fischer, coraggiosa perchè sensata, sensata perchè coraggiosa. No alla guerra in Iraq, sì all’alleanza contro il terrorismo: Bush è Bush, ma l’11 Settembre è l’11 Settembre. Poi, certo, in Italia c’è un governo bulgaro nella gestione dell’informazione e bulgaro nella sudditanza a Bush. Una sudditanza che porta ad accettare un compito che metterebbe in difficoltà i famosi gurka nepalesi: combattere gli afghani nelle montagne afghane. Tutto quello che hanno detto i militari italiani in questi giorni lo conferma: c’è preoccupazione e disagio, perchè sanno come possono mettersi le cose. Evidentemente è una specie di “Tassa Camp David”: pur di farsi fotografare in punta di piedi vicino a Bush, Berlusconi gli dice di sì prima della domanda. Blair, che è Blair, sta più attento. La guerra è una cosa troppo seria per non ascoltare i militari.P.S. Signora Giselda, ho prenotato sei mesi di permanenza presso la più riputata beauty farm della Brianza e sottoscritto il relativo mutuo. Poi ne parliamo.
da Aldo Vincent, Il Gelataio di Corfu’
In DOCUMENTI
da Piero Lint
Sono grato a Lei, Natalino, per avermi dato – prima volta in vita mia! – del Voi. Anche se il ‘voi’ mi lascia in bocca un che di ricinoso fascista. Ella infatti scrive: “.dimostrare che voi non siete più onesti ecc. ecc.”. Sarebbe infatti scorrettissimo – non oso nemmeno attribuirLe tale sgarbo – se Ella si rivolgesse a me come ad un’entità plurima e non ad un singolo individuo. Voi chi? […] Riguardo i miei leader, Le sarei molto grato se, conoscendoli Ella, avesse la grande bontà di presentarmeli: potrei così sapere – bontà solo Sua – su chi esercitare i miei sfottò. In fede, Suo, anzi, Vostro Piero