da Giuseppe Valente
Caro Claudi, ti scrivo per segnalarti un episodio documentato nella trasmissione REPORT andata in onda ieri, 08/10/02 su RAI 3 alle ore 21,00. Nella puntata si discuteva della sicurezza stradale. Tra i vari servizi ve ne era uno girato a FORMIA (LT) nel quale si vedeva un vigile urbano ad un incrocio mentre gli passavano davanti autovetture con conducente senza cintura e motorini con uno o due persone a bordo senza casco. Il vigile urbano aveva un aspetto trasandato e non portava il berretto. Quando la giornalista si è avvicinata per chiedergli come mai non multava i conducenti senza cintura e quelli senza casco, il viglie ha cominciato a darle della scema, ripetutamente, nonostante la giornalista si qualificava come tale e appartenente alla RAI. Il vigile, noncurante delle domande, insisteva nell’offendere lei e la sua azienda e, non contento, cercava consenso in un giovane passante che si trovava sul posto.
da Piefranco Schiavone
Caro Sabelli Fioretti, ho aperto il suo sito, ho letto dell’ammirazione che lei ha per Facci. Contento lei. Ho letto anche dell’ammirazione per l’articolo di Facci su Previti, tanto ben fatto che nemmeno qualcuno di sinistra ne avrebbe scritto uno meglio. Sarei curioso di sapere se condivide il giudizio del signor Facci sui magistrati (…un pool di magistrati fuori dal mondo…politicizzati e arroganti e querimoniosi…. che avevano asservita tutta la stampa…. Ecc). Senza parlare delle “intercettazioni patacca”, delle falsitá della Ariosto che lui, Facci, denuncerebbe se non ci fosse di mezzo l’indifendibile Previti (ma senza Previti non sarebbe esistita la “testimone Ariosto”). Forse non ho la sua esperienza, ma l’articolo di Filippo Facci mi è sembrato, partendo l’attacco a Previti dalle pagine del Foglio del furbissimo Giuliano Ferrara, quantomeno sospetto. Nell’articolo di Facci la sinistra ha ragione ad aver appiccicato un’immagine negativa a Previti, ma sempre di “sinistra forcaiola” si tratta, o no? La mia impressione è che quando la destra, questa destra, si muove “contro” uno dei suoi protagonisti, la ragione è una sola, tutelare Berlusconi; l’ipotesi (solo un’ipotesi!) che sorge spontanea è che Previti conosca cose inconfessabili sul Presidente del Consiglio (bisogna credere a Mancuso?) e lo tenga per questo in pugno; tolto di mezzo Previti, Berlusconi potrà agire da vero premier nella politica italiana e assicurare ai suoi amici almeno un decennio di potere. Ciò perché sarebbe più facile difendere le scelte di un Presidente non più costretto a proposte impopolari per salvare uno scomodo alleato (e se stesso). Non è questo che gradirebbero Giuliano Ferrara, Facci e molto altri? Mi sbaglio? Personalmente ritengo l’articolo di Facci molto brutto (da liceale vagamente creativo), contraddittorio e pieno di insulti alle persone, magistrati e testimoni, solo perché stanno mettendo in difficoltà un ex ministro, potentissimo uomo politico. Lei ha tutto il diritto di passare una gradevole serata con un seducente giornalista di destra (che a sua volta giudica gradevole Previti nel privato), ma se durante la seratina le dice che senza la faccia di Previti questa destra sarebbe un’altra cosa, per favore si alzi e se ne vada.
Non ho scritto che improvvisamente Facci è diventato un rifondarolo. Ho scritto e lo ribadisco che le cose che ha scritto su Previti sono corrette e condivisibili e che si identificano con quelle che si dicono a sinistra.Se poi voi volete continuare a credere a una destra fascista e omogenea fatelo.Ma non corrisponde a verità (csf)
Sergio Pilu
Sub,è ora di riprendere a battere i polpastrelli sulla tastiera del PC. Insomma, il blog è bello (anche se non molto vario, ultimamente: nè per argomenti nè per partecipanti) ma – almeno dal mio punto di vista – trova maggiore senso se ci sono i tuoi contributi/commenti. D’accordo che devi recuperare due settimane in quel di Marrakech (bella scelta, ho voglia di tornarci), ma insomma… non riduciamo il blog ad uno scambio di messaggi tra i bloggers, altrimenti tanto vale chiederti di farci sapere gli indirizzi di questo o di quello e scriverci direttamente fra di noi. Per inciso, è quello che ho fatto per comunicare con Natalino. Lui non mi risponde, marrano, ma questi sono problemi miei…
da Giselda Papitto, Roma
Persino la CGIL suona la grancassa per l’apertura del nido alla Presidenza del Consiglio/Dipartimento pari opportunità/Ministra Stefania Prestigiacomo/neomamma. La oo.ss.cgil@governo.it invita i dipendenti della Presidenza del Consiglio, che abbiano bambini piccoli, “a contattare il Dipartimento in questione per poter usufruire del servizio”. Intanto la Prestigiacomo ha compiuto questa impresa definita da Berlusconi, che ha inaugurato, “un paradigma importante”, per suo figlio/a non so; Berlusconi, che tiene la contabilità, dice che i posti sono dieci e l’impresa “comporta una spesa infinitesimale”; la Presidenza del Consiglio, con tutti i Dipartimenti che ha inventato, ha migliaia di dipendenti; immaginate madri e padri trascinarsi per Roma verso il Dipartimento della Prestigiacomo per allocare i figli? Siamo seri. I polli sono stanchi di ridere
da Filippo Facci
Preciso che il ‘purtroppo’ riferito a Monza non dipendeva sa Primo Casalini bensì da Monza, giacchè la odio e giacchè io di monzese non ho davvero nulla, tantomeno le origini. Preciso che del concetto di Blog non me ne frega niente. Preciso che per Ferrara ho un odio/amore ma che al di là dei miei capricci con lui ringrazio dio della sua esistenza. Preciso che un giornale è un giornale se esce giornalmente.
Sottoscrivo il tuo intervento/risposta alla mescita di acido muriatico firmata Filippo Facci. Scusa se oso, ma mi piace troppo. Però ti chiedo: a loro spese? No. A nostre spese.
di Diana Guarnieri, Brescia
Ma guarda un po’ come ti difendono i lobbisti, Claudio. Non ti senti un pochetto lusingato? Io rimango dell’idea che, tralasciando quello che pensa-dice-scrive, Facci resta comunque molto carino…
da “signora non-mi-ricordo”
Sig. Facci, su “cos’è un blog” sono aperte un sacco di dotte discussioni, alcune persino in Italia. Nel frattempo i blog crescono più in fretta delle dotte analisi e diventano quello che pare ai loro autori. Questo è il blog di csf e lui ne farà quello che gli pare, esattamente come io sul mio, Luca sul suo ecc. Nessuno di noi può e vuole farsi leggere a tutti i costi, così come nessuno può costringere nessuno a leggere i giornali sui quali Lei scrive. Ma non cominciamo anche noi un gioco, oggi assai di moda, alla delegittimazione dell’avversario: qualcuno (non io) non ci metterebbe molto a disquisire che quelli sui quali scrive non sono “giornali”.P.S. Per i lobbisti: negli USA, secondo l’ articolo di James Crabtree, la destra ha egemonizzato l’universo blog. Per leggerlo (in inglese): http://www.workfoundation.com/research/isociety/bloggers.jsp P.P.S. Sig. Facci, dell’oscuramento qui della polemica fra Lei e csf siamo responsabili Luca ed io, incaricati durante la sua assenza di tener vivo il blog. Il motivo mi pare ovvio: l’assenza di csf non gli consentiva il giusto diritto di replica, ove avesse voluto.
Cara Barbara Melotti, a me puoi dire la verità, te la sei presa perché Filippo non ricordava il tuo nome? (csf)
Egregio Sabelli, dica al signor Filippo Facci che, avendo scritto quella cosa rigorosamente per sé, il posto più giusto sarebbe stato il suo diario personale. Grazie.
da Primo Casalini, Monza
Facci, anche se Sabelli Fioretti non mi ha detto niente, sono riuscito a sapere quello che lei voleva che mi dicesse: sono andato sul sito ed ho letto il suo messaggio. Semplice, no? Anzitutto la tranquillizzo: non sono nato a Monza, ma vi sono immigrato da Parma più di quindici anni fa. In tal modo lei può dire di essere nato a Monza senza purtroppo. Vedo che almeno su un punto la pensiamo uguaglio: Giuliano Ferrara, ma definirlo punto è un po’ riduttivo. Grosso Mastro, e lenza, sibbene grossa, non visibile a tanti boccaloni. La battaglia perchè l’Italia non sia Sudamerica è già stata vinta dal Brasile, le cui modalità di informazione televisiva e di confronto fra i candidati mi sono parse simillime a quelle dei paesi di Schreder e di Bush, non al paese di Berlusconi. Piacere a trecensessanta gradi sarebbe il più biagesco dei segnali? Non del tutto: il giornalista in quistione ad esempio non c’è riuscito ed ha ricevuto un segnale bulgaro. Le pressioni le riceviamo tutti, Facci, anche senza essere giornalisti, nel lavoro, nella famiglia, dovunque. E si addiviene ad un compromesso ogni giorno rinnovato in cui è difficile, ma possibile, raggiungere lo scopo ultimo, che è quello di potersi ogni sera guardare nello specchio e fruire di un piacevole e non menzognero narcisismo morale. Il tono furibondo del suo ultimo scritto mi assicura che tale impresa è alla sua portata. Il tono, non gli argomenti. Perchè fra que’ prepotentacci di Mani pulite e que’ birichini di Tangentopoli continuo, cocciuto, a vedere una qualche differenza. Le dò un motivo: la corruzione, la concussione, l’evasione, l’elusione, nelle percentuali italiche, sono un possente ostacolo ad ogni sviluppo che non sia enfiata vescica mediatica. In questi giorni, tanti se ne stanno accorgendo. A loro spese.