da Walter Lanaro
Un pericoloso mafioso è scappato dall’Ospedale Sacco di Milano. Un evasione che sa di beffa, visto che l’ergastolano evaso aveva alla caviglia il “temutissimo” braccialetto elettronico, di cui tanti si sono gloriati per la sua efficacia, ma che oggi ha dato definitiva prova di essere pressochè inutile. Si utilizzi la tecnologia solo come aiuto alle forze dell’ordine e non al loro posto come in questo caso!
da Antonio Vocino
mi rendo conto che stai già facendo un lavorone (a Lavarone ? mah…) con l’inserimento delle tue interviste. Però, perchè c’è sempre un però, mancano di un particolare a mio avviso fondamentale: la data in cui sono state realizzate. Aiuterebbe di certo ad inquadrare meglio il periodo storico – ma anche sociale, psicologico,… – del personaggio intervistato, dell’intervistatore (non mi dire che l’intervista del Sabelli di oggi è uguale a quella del Sabelli di “Cuore”, perchè non ti credo) e della società di quel momento. Ce la faresti a fare questa piccola aggiunta ?
Hai ragione e non sei l’unico adavermelo chiesto. Ma sto facendo un lavorone, come dicitu, quindi pazienza per favore.Si tratta di 200-300 interviste.(csf)
da Piergiorgio Welby
(da un racconto)…da dove venivano quei cazzo di nani? Ce ne doveva essere almeno uno per appartamento, un’intera colonia di parassiti che al pari degli scarafaggi, dei topi ed altre schifezze simili si nascondevano e tiravano avanti. Vuoi vedere che altro non erano se non tutti quei capelloni, figli dei fiori, hippies che nel ’68 avevano riempito le piazze e i concerti all’aperto? Mica potevano essere spariti all’improvviso? Vuoi vedere, pensava Eraldo sempre più incazzato, che avevano trovato un sistema per passare inosservati?. Dovevano essere diventati come tanti Peter Pan, si erano rifiutati di crescere, anzi, si erano ritirati, concentrati, rimpiccioliti e potevano finalmente continuare così farsi i cazzi loro; niente affitti da pagare, niente tasse, niente lavoro, niente file, niente di niente….
da Barbara Melotti
Dopo lo scandaloso comportamento della maggioranza, appoggiata dal presidente Pera, al senato per l’approvazione del famigerato ddl sulla “legittima suspicione”, Gavino Angius, anche a nome degli altri gruppi, ha invitato stasera pubblicamente durante il girotondo organizzato al Senato ad inviare da oggi a mercoledì ai capigruppo della maggioranza delle E-mail di protesta gli indirizzi sono i seguenti: f.moro@senato.it; f.donofrio@senato.it; r.schifani@senato.it; d.nania@senato.it inviatela in copia, cosi’ possiamo contarci, anche a g.angius@senato.it
da Gianni Da Vià
Sotto le pareti della palestra di Erto,vicino a Longarone, e al terzo bicchiere di rosso,Mauro Corona,scrittore,scultore e scalatore.mi ha detto : “ho fatto il campanile di val Montanaia con Erri De Luca,lo scrittore….conosci?L’ha tirata tutta da primo,anche la fessura Cozzi,6 B….”.Porca troia: non è tollerabile uno sgarbo simile al subcomandante!Contatterò immediatamente il mago Manolo con cui danzerai nel vuoto di parete equipollente: la Comici Varale Zanutti allo Spigolo Giallo,anticima della piccola di Lavaredo,350 metri ,due passaggi di 6-.Bisogna rispondere colpo su colpo alle provocazioni della destra!
da Valeria Garabello
Io darei via un po’ delle mie buone torte pur di assistere allo spettacolo di mastella che azzanna dopo i giorni dell’astinenza il suo amato, apro le virgolette (trattasi di roba originale) “pane cafone con mozzarella di bufala”. mastella che digiuna, diciamoci la vertà, è come d’alema simpatico o bertinotti vestito di cascami di lana. Improbabile, ecco.
da Nantas Salvalaggio
Caro Claudio, ti ho inviato il romanzo ‘da rogo’ ‘O bella Signora’. Perché tu ti faccia un’idea, sia pure vaga e superficiale, trascrivo dalla quarta di copertina: Con una sentenza degna di Don Rodrigo, il grande editore decretò che il tomanzo ‘O bella Signora’ di Nantas Salvalaggio “non andava pubblicato né ora né mai”. Eppure il grande editore aveva già stampato in Italia e ceduto all’estero venti romanzi e racconti del Salvalaggio medesimo. Questa è la lettera con la quale si giustificò il rifiuto del romanzo: “Ho letto ‘O bella Signora’ e mi sono assai divertito. Trovo che sia un romanzo al tempo stesso anomalo e tipico della tua vena più lieve e corrosiva… Purtroppo in questa tua ultima narrazione c’è una sottile vena blasfema, bonaria quanto si vuole, ma ho l’impressione che la nostra Casa Editrice, anche per i suoi aspetti più ufficiali, non sarebbe la più adatta a pubblicarla.” Qualcuno si stupirà che nel terzo millennio, 250 anni dopo l’Enciclopedia di Diderot e il ‘Candide’ di Voltaire, si possa scomodare un libro ‘corrosivo’, solo perché la Casa Editrice stampa l’opera omnia del Sommo Pontefice. Tuttavia l’autore non s’è lasciato prendere dallo sconforto e ha imitato quel cocciuto contadino tedesco che, vessato dal Principe, s’era ribellato dicendo: “Ci sarà pure un giudice a Berlino!” Un giudice-editore c’era anche a Roma. E così il libro esce finalmente dall’ombra.” Non per darmi delle arie, caro Claudio, ma anche Carducci mi ha telefonato la sua solidarietà.
da Antonio Bozzo
Come si fa a intervenire nel Bloggone? Non datemi calci nel culo, e tu Sabelli perdonami, ma la mia bestialità telematica è tale che ho paura del Bloggone! E se morde? Se mi sbrana? A fatica, riesco a spedire su clsabelli@tin.it, e se non mi date spiegazioni a uso idiota nel Bloggone non ci finisco neanche per sbaglio. Eppure mi piacciono i torroncini mastelliani (restano inchiodati nei denti, ma insomma), ho orrore del digiuno (una volta, da Chenot, ho perso otto chili e pure il senno), Fassino mi fa paura(fisicamente, non fraintendete), Pannella a volte anche (fraintendete pure). Dai, fatemi entrare nel Bloggone, che qualcosa da dire ce l’ho.P.S. L’altro giorno ero a corto di visite-vip in redazione, quasi disperato. Ma mi sbagliavo: è venuta a trovarmi la Saluzzi! Ehi, dico: Paola Sa-lu-zzi!, mica una fetecchia qualsiasi!
L’imbranato Bozzo non riesce a seguire le istruzioni che gli mando e così rimane fuori dal Bloggone. Mentre Natalino sgomita per entrare.Buono Natalino. Il Bloggone non è per tutti. Figuriamoci se è per te che ti rifiuti di seguire anche quelle poche regole che ci sono sul sito.Nel Bloggone ci stiamo, naturalmente, io e Filippo.Più due o tre lobbisti (che cambiano ogni settimana) scelti fra i più vivaci e i più obbedienti. Rincoglioniti come Bozzo astenersi. (csf)
da Riccardo Bianchi
C’è un difetto di informazione nell’ultima puntata di Persone (n.5). Quale dei tre, il detective, Rossella o Taormina, merita due ceffoni? Tutti e tre? (La soluzione da me preferita) O uno specificamente?Non scherziamo. Ho letto da qualche parte che Rossella è il prossimo direttore del Corriere della Sera. Quel caro ragazzo. (csf)
da Primo Casalini
Sabato pomeriggio, con sindaco ed assessore all’ambiente, ci siamo fatti una biciclettata al Parco di Monza. Abbiamo fatto tappa anche alla famosa pista sopraelevata, da anni in disuso. Naturalmente, é cominciata la solita discussione sul che farne. Finché un imprenditore ha detto: ” E’ come il Muro di Berlino: ne facciamo tanti pezzi e li vendiamo a tout le monde”. Standing ovation.