Avete mai ricevuto tramite posta elettronica messaggi allarmanti a proposito di bambini affetti da leucemia, di dentifrici cancerogeni, di gattini costretti a vivere dentro barattoli di vetro? Oppure, nel campo dell’informatica, segnalazioni di virus letali – che però possono essere magicamente debellati cancellando un file sull’hard disk?Tutti questi messaggi hanno in comune un appello: chi li riceve è invitato a diffonderli ulteriormente via email, senza verificarne prima la veridicità. Così proliferano infinite catene di Sant’Antonio. Talvolta il messaggio veicolato è vero e legittimo, ma molto più spesso si tratta di una bufala. Zeus News aiuta la comunità degli utenti Internet a discernere tra i casi reali e le bufale. Paolo Attivissimo ha raccolto in una pagina web tutte le catene di Sant’Antonio ricevute, indagando e cercando di capire quali di queste sono reali e quali sono bufale. (CSF)
Spero che siate d’accordo con me sul fatto che essere di sinistra non vuol dire essere d’accordo su tutto ciò che avviene a sinistra. Oppure essere contro su tutto ciò che avviene a destra. Quando ieri ho scritto che in fondo Casini si sta comportando bene ho suscitato qualche risposta maliziosa ma anche qualche commento favorevole. Meno male. Ma oggi vi faccio un altro caso, la presenza di Michele (Chi?) Santoro in prima fila al congresso di Rifondazione Comunista. E’ il Corriere della Sera che con una breve intervista (che potete leggere nella sezione Documenti) mette in risalto l’incongruenza. Enrico Caiano gli chiede: “Come mai da queste parti, Santoro?”, E Michele risponde come da copione: “Sono qui da giornalista, come lei”. Veramente sta seduto in prima fila, nel settore riservato agli ospiti, insiste spietato Caiano. E Santoro si arrampica sugli specchi spiegando che essendo stato invitato non voleva essere scortese. E che sarebbe andato anche al congresso di An se lo avessero invitato. Ma allora? Giornalista o ospite? D’accordo, forse sono questioni di lana caprina. Ma io rimasi molto impressionato quando a quella splendida manifestazione del Palavobis vidi sul palco come un tribuno anche Roberto Zaccaria, fino a pochi secondi prima presidente della Rai dove si era dichiarato garante di tutte le aree politiche e culturali. Possibile che si facciano errori di questo genere. Ci muoviamo, è chiaro, nel campo del pieno diritto di ognuno di noi. Ma dimentichiamo troppo spesso l’opportunità. Sono errori che si pagano sul piano della credibilità. Santoro, checché dicano i suoi detrattori, è un bravissimo giornalista televisivo, dà voce a gente che altrimenti non l’avrebbe mai, sa tenere a bada i potenti al contrario di altri conduttori, Vespa in testa, e in fondo, pur essendo dichiaratamente di parte, non è parziale. Perché allora fare questi errori? La prossima volta che lo invitano a un congresso, lui ci vada veramente da giornalista, si mescoli fra gli altri giornalisti, faccia il lavoro di giornalista, si segga nei posti della stampa. Tutti quanti noi ci guadagneremmo.
Claudio Sabelli Fioretti
da Anna Laura Folena
Ho letto in questo blog la parola “midollo” un paio di volte e mi è venuta in mente una cosa: iscrivetevi all’Associazione Donatori Midollo Osseo! Possiamo salvare delle vite umane. Più siamo, più – ovviamente – c’è probabilità di trovare un donatore compatibile con chi ne ha bisogno per sopravvivere. Cosa vi costa iscrivervi? Solo un’analisi del sangue! E possono aderire sia quelli che hanno totalizzato zero in tutti i test d’intelligenza possibili e immaginabili sia i geni come Umberto Biondi. Alzi la mano chi è già iscritto!
da Giorgio Goldoni
E’ semplicissimo, ho spostato le varie aree colorate e le ho ridisposte. Mai chiedersi il perchè o il percome.
da Michele Casanova
Il premier canterà per l’Unicef: ignota per ora la canzone. Forse “Nessuno mi può giudicare” o “E questa è casa mia… e qui comando io…”.
da Maurizio Ghilardi
….e bravo Claudio !!!!!!! cosi mi piaci, continua, forza e coraggio !!!!
da Alessandro Ceratti
Caro Claudio, bravo! Hai preso eccome una posizione, e la più ragionevole e giusta. Hai ragione persino su Casini. Pensa quanto migliore sarebbe l’Italia se la destra fosse guidata da lui anziché da Berlusconi! Caro Claudio, mi piace come pensi, mi piace la tua onestà, mi piace il tuo senso della giustizia.P.S. Avrò esagerato nei complimenti? D’altro canto ti becchi tante di quelle critiche.
da Piergiorgio Welby
Caro Claudio, ti ringrazio di essere venuto allo scoperto…era un po’ di tempo che provavo una inconfessabile attrazione per Pierferdinando…ora il tuo outing mi consente un liberatorio…bravo Casini…per aspera ad astra!
da Umberto Biondi
Casini potrebbe piacere anche a me. Non so se sia grave, ma forse e’ un po’ contagioso… Nell’attuale panorama politico governativo, in cui ha la meglio chi le spara piu’ grosse, urla piu’ forte e si fa beffe della logica e della decenza, andare a dire di propria iniziativa al congresso di AN che “l’avversario va comunque rispettato” denota una capacita’ di senso critico che per un politico e’ una rarita’, di destra o sinistra che sia. Quanto al test ho fatto 28. Com’e’?
Direi clamoroso. (csf)
da Lorenzo Mazzucato
Caro Sabelli Fioretti, Bertinotti, verso la fine del suo discorso (ieri, a chiusura del congresso) ha ricordato un fatto personale risalente a 42 anni fa. Ventenne, s’impegnòpoliticamente grazie alla lettura di un appello d’intellettuali francesi contro la guerra d’Algeria: il Manifesto dei 121. Molto attuale un legame con i soldati israeliani oggi obiettori di coscienza. Purtroppo – e questo è un problema, forse l’ostacolo maggiore – purtroppo dalle brigate Al Aqsa, da Hamas, dalle fila dei giovani palestinesivolontari suicidi non usciranno voci dissonanti. Tra loro non ci sono possibili obiettori di coscienza.L’obiezione, caro Lorenzo, nin è facile che avvenga fra le fila degli oppressi. Ora si può dire quello che si vuole sulla questione, e se tu mi hai letto, sai come la penso. Ma che i palestinesi siano gli oppressi mi pare fuori di ogni ragionevole dubbio. Lorenzo è stato così zelante da allegare il manifesto dei 121. Vale la pena di leggerlo. Documenti. (csf)