da Fabio Cernuschi
Uno sfogo: BASTA COGNE!!!!!!!Se riuscivo a farmi una ragione della presenza in cronaca della notizia dell’assassinio del povero Samuele, ora proprio non capisco questa orgia mediatica. Abbiamo proprio bisogno di questa telenovela? Non c’è nessun giornalista che trovi ripugnante il bollettino giornaliero dalla procura e dalla “villetta”? Non c’è nessuno che dica basta a Vespa, Crepet e soci? Mi scuso se nessuno di voi condivide, oltrettutto sono stato vergognosamente sopra le righe ;-))) Se invece siete d’accordo, beh ditelo, perchè mi sento mooooooooolto solo!
Ho già letto qualche invito a lasciar fuori Anna Maria Franzoni e a mettere dentro Crepet. (csf)
da Piergiorgio Welby
…mi sono distratto? ho perso una puntata? è stata lanciata un O.P.A.? c’è stata una fusione?…insomma…in questo sito c’è qualche lobbista che mi sappia dire…da quando la Banca d’Italia è stata assorbita dalla FININVEST?
da Valeria Garabello
Claudio, a volte le pillole fanno male. Quella, pubblicata sul Corsera di oggi, che anticipa i contenuti dell’intervista a Mancuso su Sette di domani è davvero micidiale. Da ‘sabelli’ e non da ‘fioretti’ gliel’hai detto che reprimendo-reprimendo si diventa frustrati?? Gliel’hai detto quanto è buona la nutella e quanto è innocua la coca-cola? Però di Berlusconi dice che ha personalità…però.
da Jacopo (e il cognome?)
Pur essendo di sangue ebraico, rifiuto e sono schifato dalle posizioni di Sharon. Mi da’ pero’ da riflettere il fatto che Peres, pronto a minacciare le dimissioni a ogni stormir di fronda, ora non l’abbia fatto. Magari hanno qualche informazione che noi non abbiamo. Ma allora, se Israele e’ una vera democrazia, le rendano pubbliche! Infine, ci terrei a sottolineare: aborrisco le posizioni di Sharon, ma se l’esistenza di Israele fosse minacciata, io, da “comodo” italiano, perdipiu’ cresciuto da non-ebreo, partirei a difenderla. Mi consigli uno psicologo?
Se l’esistenza dello Stato di Israele fosse realmente minacciata molti partirebbero per difenderlo. Allo stato attuale però mi sembra che siano gli altri minacciati, anzi qualcosa più che minacciati. Nella parte di lettera che ho tagliato per rientarre nelle 500 battute, tu facevi un appello perché la gente non confondesse ebrei con israeliani. Giusto. Ma tu partiresti per difendere Israele in quanto ebreo. Se è così, sei tu che fai confusione.(csf)
da Vittorio Grondona
L’unica incongruenza è stata quella di meravigliarsi che Santoro fosse là, in prima fila al Congresso di Rifondazione Comunista. Forse un altro giornalista non avrebbe dato nell’occhio e tutti se ne sarebbero strafregati.
da Giorgio Lagomarsino
Tu affermi di non riuscire a prende posizione sul dramma Palestina-Israele, ma qualificare come “tifo” (irrazionalita’, partigianeria) le legittime proteste dei pacifisti e dicoloro che ritengono criminale la repressione del popolo palestinese da parte del governo israeliano significa -eccome- prendere posizione. D’altra parte, non prendere posizione davanti agli attacchi alle autoambulanze della croce rossa, davanti al diniego di assistenza ai feriti, davanti alla punizione collettiva in atto nei territori rioccupati, potrebbe farci diventare complici di tali crimini. Alludere agli “opposti estremismi” per ignorare le violazioni delle convenzioni internazionali, il non rispetto dei luoghi santi,le bugie, le rappresaglie sproporzionate e il “black out” imposto ai media da parte di uno stato che ignora le risoluzioni delle Nazioni Unite, non aiuta a fare chiarezza su quanto sta avvenendo.
Giorgio, ma cosa dici? Le rappresaglie sono sempre una cosa infame. e anche inutili e controproducenti. Ma come fai a definirle sproporzionate? Quanti morti ci vogliono per definirle proporzionate? E poi: protestare non è tifo. Lo è se si protesta senza nemmeno cercare di vedere le ragioni degli altri. E quando gruppi di pacifisti tornano in Italia e insultano con urla antisemite chi non è d’accordo con loro, questi non solo sono tifosi, sono anche stronzi. Ma molto stronzi.(csf)
da Luigi Lunari
Visto che se uno dice qualcosa contro lo stato d’Israele e contro Sharon viene tacciato d’esserei antisemita, perchè non avanzare l’ipotesi che essere antimarxisti – essendo Marx ebreo – è una prova di antisemitismo?
“Lì sono entrati un gruppo numeroso di uomini armati. Ci sono anche un po’ di civili e per quello che io ho visto, ci sono una decina di combattenti feriti. Ci sono molti religiosi, dei francescani, delle suore, dei monaci armeni e dei monaci ortodossi. E attorno c’è un assedio israeliano. All’interno ci sono alcune delle persone che sono ricercate nelle liste del terrorismo, ci sono i responsabili di almeno tre attentati suicidi, ci sono quelli che hanno ucciso e trascinato nella piazza di Betlemme dei sospetti collaboratori israeliani. Ci sono i duri, gli estremisti”. Toni Capuozzo, inviato speciale del Tg5, conduttore e responsabile della trasmissione “Terra”, appena tornato da Betlemme, racconta a Gabriele Di Totto, nostro lobbista, la sua avventura.
I religiosi vi avevano chiesto di rimanere. Tra voi colleghi non ci avete pensato? “Abbiamo discusso e siamo usciti con disagio perché non è onorevole andarsene dopo aver passato alcune ore in una situazione così difficile. Ma quella scelta è stata giusta. Noi potevamo essere uno scudo di fronte a un’eventuale irruzione israeliana. Ma anche una scusa per un’irruzione nel convento”.
Adesso com’è la situazione lì a Betlemme?, ha chiesto ancora il nostro lobbista.
“Per una ponderata consapevolezza dell’impatto che avrebbe sull’opinione pubblica internazionale, l’esercito israeliano ha deciso di non sparare sulla basilica. Che paura possono avere i palestinesi a uscire dalla chiesa deponendo le armi? Davanti all’opinione pubblica mondiale credi che l’esercito israeliano sparerebbe davanti al portone della Natività? Verrebbero fermati, identificati, probabilmente interrogati. Dentro la chiesa ci sono ricercati per attentati contro civili, ci sono persone che propagandano il martirio di se stessi e degli altri. Il problema è che queste persone hanno tutto l’interesse a far precipitare le cose, preferiscono che gli israeliani facciano irruzione nella chiesa. Il loro sogno è far morire tutti quanti in una specie di rogo finale che dimostri la cattiveria di Israele e la loro disponibilità al martirio”.Quindi come si può risolvere una situazione del genere?
“Credo che di fronte alla tensione dell’opinione pubblica internazionale, alla mediazione del nunzio apostolico, magari si potrebbe risolvere con l’intervento delle Nazioni Unite. Una mediazione che consenta di far uscire tutti, di deporre davvero le armi per il rispetto del luogo sacro, di accettare che chi è imputato di crimini orrendi risponda di questi crimini. E chi semplicemente milita nella resistenza palestinese sia lasciato libero di andare. Lasciare che quel gruppo che è numeroso trascini tutti in una distruzione finale sarebbe doppiamente tragico”.
IL TESTO COMPLETO DELL’INTERVISTA E’ IN DOCUMENTI.
di Renata Manfredi
Per una volta non sono daccordo con te, caro Claudio. Se Santoro si è seduto in prima fila al congresso di Rifondazione Comunista significa che riteneva giusto farlo. Avresti preferito che facesse come Vespa, che si è sempre schernito durante gli anni di governo dell’Ulivo sulla propria appartenenza politica, ed ora si presenta sempre al fianco di Berlusconi appena gli è concesso? Pensi che le preferenze politiche di Santoro fossero oscure? E allora perchè fare dell’ipocrisia? Anzi, onore a Santoro che, in tempi di nomine RAI, con un governo di Destra e un ministro dello spettacolo che si chiama Gasparri si siede in prima fila al congresso di Rifondazione Comunista.
Non mi piacciono i giornalisti sul palco dei vincitori, in prima fila ai congressi del partiti, a condurre le convention. Cara Renata, non farmi dire cose che non ho detto. Va benissimo che un giornalista dichiari quello che pensa o che magari partecipi a manifestazioni. Ma che c’entra col presenzialismo partitico? E a proposito di ipocrisia, se uno si siede in prima fila tra gli ospiti, perché dice di essere lì in quanto giornalista? Se fosse lì in quanto giornalista starebbe coi giornalisti o col taccuino in mano. E’ semplice, Renata, non facciamola complicata. (csf)
A proposito di bufale, ti segnalo che la puntata di Golem (Radiorai) di questa mattina ha completamente smontato il ‘discorso del sindaco’: la foto è di un altro sindaco che – dimostrato carte alla mano di non avere nipoti e nemmeno figli – querelerà contro ignoti; il discorso è di un invitato al matrimonio che, avendo alzato un po’ il gomito, si è lasciato andare, scaricando così un po’ di tensione accumulata per una lite tra famiglie per la scelta del ristorante(!). La situazione è comunque penosa ma credo siacomunque ascrivibile all’elenco delle bufale.