da Daniela Santanche’
Caro Claudio, ti rispondo per quanto riguarda alleanza nazionale, nel nostro partito i soldi riguardanti i portaborse vengono gestiti dal gruppo che così ha disponibilità per i vari collaboratori. Ogni onorevole, oltre al suo assistente che lavora sul collegio elettorale di provenienza, si appoggia sul gruppo alla camera. Non so se anche gli altri partiti sono organizzati nello stesso modo, e penso che il suo amico non prenda molto.
Diciamolo: un po’ generica danielina dalle belle gambe. Comunque corretta. Riceve richiesta e risponde. Gli altri latitano. Fra qualche giorno mandiamo una seconda richiesta, che ne dite? Potremmo fare anche una lettera che mandiamo tutti quanti visto che tenere i rapporti con i cittadini dovrebbe essere un dovere morale. (csf)
da Carlo Rognoni, deputato ds
Caro Claudio, ecco come stanno le cose: la Camera stanzia 7,8 milioni al mese per le spese del parlamentare. questa somma passa attraverso il parlamentare. e’ lui ad avere la responsabilità di come li spende. ciao e buon lavoro La gran parte dei Ds destina 1,8 milioni al mese per le spese di segreteria a Roma ( io, come responsabile del dipartimento Europa del gruppo Ds-Ulivo della Camera ho in pool con altri tre deputati tre segretarie che lavorano part time ma garantiscono una presenza sempre). Nel mio caso poi per i servizi che svolgono la Federazione di Genova e il Regionale ligure verso 5 milioni al mese. Sono comprese le spese di segreteria sul territorio, le iniziative – compresi i volantini e i manifesti – il telefono, un ufficio con tanto di scrivania per il parlamentare. In più – nel mio caso – la federazione si fa carico di versare un milione netto (più i contributi regolamentari ) a un collaboratore da me indicato nel collegio. Personamente integro quel milione con 500 mila lire di spese a forfait ( benzina per il motorino, telefonate da casa e da cellulare, etc). Restano 500 mila lire con le quali partecipo alle spese dell’associazione libertà eguale che è una associazione riconosciuta dal partito e che organizza convegni, incontri, ricerche etc. E’ chiaro che quello che tu chiami “il portaborse” nel mio caso è un giovane che part time mi dà una mano nell’organizzare il mio lavoro nel collegio. E’ un lavoro non certo pagato bene, ma è proporzionato a quello che si richiede. Il giovane (nel mio caso un neo laureato) è spinto da una passione per la politica, dalla possibilità di maturare un’esperienza che potrebbe tornargli utile. E’ quello che volevi sapere?P.S. è chiaro che ogni parlamentare in teoria ha la possibilità di organizzarsi diversamente con questa somma che la Camera gli dà. C’è, per esempio, chi mantiene un proprio ufficio sul territorio – distinto dal partito. E questo costa!
Carlo Rognoni, ex senatore, ex vicepresidente del Senato, oggi deputato Ds eletto in Liguria, è il primo parlamentare che risponde alla richiesta che gli avevo inviato di chiarire il sistema di gestione dei portaborse. Lo ringrazio anche a nome vostro perché è stato veloce e chiarissimo. Dunque, a quanto dice Rognoni, non esiste uno stipendio per il portaborse, esiste una cifra stanziata per le spese del parlamentare che ognuno può gestire come vuole. L’importante è che ne possa rendere conto, come con grande senso della democrazia, Rognoni ha fatto. Per ora è l’unico. (csf)
da Vittorio Grondona
Accidenti! Possibile che Lei riesca a leggere tutti quei giornali? La invidio veramente!… Io ne compro uno o due al massimo al giorno e non riesco a “finirli”… Leggevo qualche volta il Corriere della Sera quando c’era la pagina di Indro Montanelli. Non ho mai letto il foglio: non so perché, ma mi dà l’impressione che sia unto. Quando, per fortuna rarissimamente, scorro i titoli degli articoli di Libero o del Giornale ho l’impressione che qualcuno mi voglia prendere per il …naso: è come ascoltare il TG4 di Emilio Fede, non reggo più di tre minuti. Trovo interessante Liberazione… Repubblica è comunque quello che leggo di più. Sono d’accordo su Serra e Messina.
da Gennaro Sabatino, S.M. la Carità (Napoli)
Alla notizia della sentenza di condanna all’ergastolo per Gaetano Badalamenti (il “Tano seduto” dei Cento Passi) imputato di essere il mandante dell’omicidio di Giuseppe Impastato,l’attivista di Democrazia Proletaria barbaramente assassinato dalla mafia,mi sono sentito incredibilmente felice e ho voluto condividere questa mia felicità con voi amici lobbisti! Il mio pensiero in questo momento va alla madre di Peppino,una donna meravigliosa,instancabile, che ha lottato 25 anni perché si facesse giustizia sulla morte del figlio,divenendo al tempo stesso esempio vivente della lotta alla mafia e all’omertà. Oggi mi sento felice perchè finalmente Peppino ha avuto giustizia, ma allo stesso tempo mi rattristo perché penso alle tante vittime innocenti della mafia,della camorra che ancora aspettano che si faccia giustizia, in un paese in cui si dimentica presto…!
da Piergiorgio Welby
…è innegabile…tutte le volte che Israele viene a trovarsi in una posizione ‘discutibile’…gli antisemiti di ogni credo politico e nazionalità…vengono allo scoperto e…con slogan e gesti infami…inchiodano l’Europa alle passate responsabilità….poi leggo l’Oriana, Giuliano, Marco….e mi domando: ”Ma…non saranno questi intellettuali che con i loro articoli…convincono le mamme degli antisemiti a non fare uso di anticoncezionali?”
da Ghigo Benetti
Ho appena letto l’articolo del corriere di O.F.. Trovo, parafrasando la vetusta scrittrice, rivitalizzata recentemente dal sangue versato in questi ultimi tempi, assolutamente vergognoso la pubblicazione di esso A chi veramente interessa l’opinione di questa signora ? Non sono filopalestinese, né filoisraeliano, e in verità le cose che accadono mi toccano relativamente, visto che mi sento mitridizzato da tutte le notizie che sento tutti i giorni da 34 anni. Quello che è N.I.M.B.Y. (not in my back yard ovvero non nel mio cortile) è solamente una notizia, ma basta, tutto qui; se mi tamponano la macchina mi sento sicuramente più indignato. Non è cinismo, alla fine, ma sono articoli come quello di oggi, che non portano a nulla, se non alla fine sollecitare reazioni inutili come la mia, che si pente già di aver perso del tempo ad aver scritto questa @mail.(visto che ho totalizzato 7 su 33 nel test del mensa, ho impiegato molto tempo, chiaramente, a digitare le parole sulla tastiera…) Un abbraccio, subcomandante.
da Renata manfredi
Dico “no” a nuove pagine di giornali sul delitto di Cogne.Dico” no” all’affermazione ,che ripetuta troppe volte in televisione da troppi commentatori e politici, sta diventando una verità: “Israele sta difendendo la sopravvivenza dello stato israeliano. Ma chi mai ha messo in discussione l’esistenza dello stato di Israele? Non sarà forse proprio il contrario, che Sharon e chi lo ha votato non ammette l’esistenza dello stato Palestinese?
da Gianni Da Vià
Caro Claudio,valeva la pena di fare chilometri per intervistare quella sfinge palermitana con le fattezze di Filippo Mancuso?Cosa ci si poteva legittimamente attendere di più sconvolgente che le battute vellutate contro i ” rai fulminei” di Clemente Mastella? E’ vero che a volte ritornano,ma è anche vero che noi gli diamo una mano a ritornare.Mi manca già Pennacchi ( ma chi bip stabilisce la scaletta degli intervistandi?). .
da Maria Elena Furini
Sfruttamento della prostituzioneHai una vacca. Ci campi.
Dopo Filippo Facci, Maria Elena Furini. Forza, aggiorniamo la lezione di economia e di sociologia. Un giorno potrebbe uscirne un libro. Meglio certo di quelli della Fallaci. A proposito, il testo è in documenti ma se volete leggere un commento leggero e divertente andate su Quarantadue (vedi link) (csf)
da Aristide Vitale
Grazie per l’esauriente sintesi sull’economia politica, ho l’esame proprio il 24 aprile, spero di passarlo, ora che sono stato illuminato!in caso contrario, andrò a ripetizione da Filippo Facci(si tenga pronto). Dottor Sabelli, mi faccia gli auguri!(P.S.: ma se una vacca è svizzera, quindi non fa parte dell’Unione Europea, come ci si comporta?)
SVIZZERA: Hai una vacca: Ma non può pagarti in Euro.Ps:in bocca al lupo. (csf)