da Lorenzo Mazzucato, Padova
Concludendo Sciuscià, Vauro ha detto che ascoltando Manuela Dviri (scrittrice israeliana, pacifista, collegata da Gerusalemme) aveva cambiato idea sull’Israel’s day. Anche lui avrebbe portato un sassolino davanti alla sinagoga di Roma, specie dopo l’ennesimo attentato di oggi. Ma non l’avrebbe portato – il suo sassolino – lunedì 15, insieme a Ferrara e Teodori, nella marcia dell’Israel’s day. L’avrebbe portato un altro giorno, prima o dopo, da solo, senza clamore. Giustissima iniziativa. Ho deciso di fare altrettanto, e mi piacerebbe che lo faceste anche voi: un sassolino davanti alla sinagoga, o davanti al cimitero ebraico, ma non lunedì 15 alle 19, non insieme ai marciatori dell’Israel’s day romano. (Segue oltre le 500 battute)
Condivido pienamente (csf)
da Massimiliano Allemagna
Certo ci vuole un bel coraggio a scrivere certe cose, nascosti dietro uno pseudonimo. Se lo conosci puoi almeno dirci il nome del Signor Iena, visto che proprio tu ci inviti sempre a firmare i nostri messaggi. A parte che l’adesione alla manifestazione, come ha giustamente sottolineato Mieli, è libera ed è quindi un segno di democrazia (ma forse il significato della parola sfugge a chi è abituato per forma mentis ad essere inquadrato all’interno di strutture superiori) permettere la partecipazione a chiunque lo voglia, non mi è sembrata una bella giornata per la dignità della Palestina la giornata in cui si è tenuta la manifestazione che ha visto alla sua testa persone travestite da Tanzim che, imitati dalla gran parte dei partecipanti, lanciavano slogan da far rabbrividire.
Da tempo vi vado spiegando come non riesco a prendere parte a queste polemiche come se fosse una questione di tifo. La lettera di Massimiliano ne è una riprova. La Jena (non so chi sia, ma in qualsiasi giornale gli articoli non firmati o protetti da un nickname sono da attribuirsi, come responsabilità, al direttore) ha detto delle cose precise, che si possono condividere o me, ma sono notizie, e cioè che partecipare a quella manifestazione per difendere il diritto di Israele a sopravvivere insieme agli eredi del fascismo potrebbe creare qualche contraddizione. E’ una notizia certa: Colombo insieme a Gasparri, Caldarola insieme a Fini. Massimiliano risponde e non aggiunge nulla alla notizia. Semplicemente fa la hola per la fazione contraria e cita la manifestazione di quei farabutti che hanno sfilato vestiti da kamikaze. Che cosa c’entra. Forse che l’opportunità di una manifestazione prende forza dalla scelleratezza dell’altra? Sai Massimiliano che cosa avresti potuto rispondere alla Jena? Che questo potrebbe essere l’inizio per una presa di coscienza che ci porti a manifestazioni unitarie. Contro i kamikaze e contro i tanks, a favore del diritto dei palestinesi ad avere la loro terra e a favore del diritto dello Stato di Israele a sopravvivere. Una manifestazione che vedesse girotondini e liberali insieme, sinistra e forza italia, ferrara e “pancho”. Impossibile? Se l’Unità fosse meno impegnata a fare il tifo e più a cercare soluzioni e verità, serebbe stato possibile per lei fare una operazione del genere. E tutti saremmo andati a Roma a manifestare. Invece così, sinceramente, preferisco che lo facciano da soli, come da soli preferisco che abbiano manifestato i simil-palestinesi.
Claudio Sabelli Fioretti
da Vittorio Grondona
Esordio del Cavaliere al grande convegno imprenditoriale di Parma, ore 12,30 del 13/4/02: “Siete in tanti da far invidia a Cofferati”…. Gli applausi sono stati spontanei…. Mi domando cosa farebbero tutti quei distinti personaggi se non avessero alle spalle i lavoratori dipendenti delle loro industrie?… Ciò nonostante emerge palese dai loro discorsi il desiderio di riforme tese solo al miglioramento dei loro interessi. Quelli dei lavoratori non contano nulla…
da Walter Lanaro
La sorella di Falcone lancia l’allarme: ” La mafia è ancora molto forte”. La mafia esiste ed è sempre più forte. Ci vuole una nuova Resistenza. Ci vogliono uomini e donne onesti uniti da una forza comune, che giorno dopo giorno possa diventare sempre più una vera e propria rivoluzione di pensiero, oltre che sociale.
da Carlo D’Arpe
Per FABIO CERNUSCHI. Non sei “moooooooolto” solo e non sei nemmeno sopra le righe! Hai detto solo una piccola parte di quello che si meritano certi “avvoltoi”.Può un giornalista “vero” spiegarmi il perché di questa “orgia mediatica” ? Serve a qualcosa ? Salva la vita di quel povero bambino, ucciso così molte volte? È utile a qualche altro bambino ? O è utile solo a chi incassa lo stipendio scrivendo o pubblicando o trasmettendo notizie inutili perché non è capace fare altro?
Tutto vero. Ma dimmi anche: perché le trasmissioni su Cogne ottengono alte audiences? (csf)
Ricordate la notizia sulla morte del Papa? Dicevano che l’aveva pubblicata il sito Rainews24″Papa Woytjla è morto”: uno dei più clamorosamente falsi scoop è comparso, ieri pomeriggio, nella rete Internet. Autore: la redazione web di Rainews24. Oggi il sito specifica come sono andate le cose e spiega che lo speciale era in lavorazione nel suo server ma che non lo ha messo mai in rete. Opera di un hacker quindi. Tanto perché vi facciate una idea chiara è come se qualcuno fosse entrato in una redazione di un quotidiano, avesse aperto un cassetto, avesse preso un articolo in preparazione e lo avesse pubblicato. Un’azione scorretta, insomma. Ecco la spiegazione che potete trovare nel sito.
“QUEI MATERIALI NON SONO MAI STATI PUBBLICATI DA RAINEWS24! Si trattava di uno speciale in lavorazione, che – come in qualsiasi redazione giornalistica – era destinato ad ulteriori approfondimenti, in vista di un evento che – seppur luttuoso – non deve prendere nessun operatore dell’informazione alla sprovvista. Alcuni navigatori avevano trovato la notizia nel portale Virgilio, ma un altro portale, Clarence rivendica la paternità della pubblicazione, e attribuisce ad un sedicente “Autobus”, utente affezionato, la segnalazione puntuale e circostanziata del clamoroso incidente. A parte la competizione per la scarnificazione della carcassa, attitudine che lasciamo volentieri agli studi etologici, dobbiamo ammettere che – effettivamente – tali materiali risiedevano nel server della redazione. La biografia di Papa Giovanni Paolo II che, lo ribadiamo, era in corso di preparazione, è stata quindi resa pubblica all’insaputa della redazione e della direzione di Rainews24. Scuse dovute Ci scusiamo vivamente col Santo Padre per questo incidente e ringraziamo il Vaticano per aver accolto piuttosto ironicamente l’accaduto.Chi non si è divertito per niente è stato il direttore di Rainews24, Roberto Morrione, che ha annunciato un esposto alla Procura di Roma. Ad accertare come sono andate le cose sarà la Magistratura: il direttore di Rainews24 ha preannunciato che chiederà alla Procura di Roma di «accertare responsabilità in relazione a furto aggravato e accesso abusivo a sistemi informatici, nonché tutte le eventuali complicità in concorso con questi reati».
da Piergiorgio Welby
….le note posizioni di Andreotti sulla caduta dell’ URSS…sembra che godano, oggi, di insospettabili simpatie…non dico che i nuovi adepti si facciano sentire con la foga irruente di un coro verdiano…il loro è un pianissimo che sfiora il tacet…ma…qualche conduttore di Prima Pagina…qualche articolo…tra le righe di un editoriale….per carità, niente più che flatus vocis…però…trapela in filigrana una velata nostalgia per il Vecchio Ordine Mondiale…ed una non velata delusione per il Nuovo Ordine Mondiale.
Oggi sul Manifesto, l’editoriale della Jena:
“Furio Colombo, Peppino Caldarola, Claudio Petruccioli, Claudio Mancina, Franco De Benedetti, Fabrizio Rondolino, Gad Lerner, Luciano Canfora, Enzo Siciliano e qualche altro compagno che ci sfugge sfileranno (col corpo o col pensiero) insieme a Fini, Gasparri, Mambro, Fioravanti, storici campioni della difesa della razza ebraica. Ci saranno anche l’ex ministro De Lorenzo, quello della Sanità, e Vittorio feltri, quello delle liste dei pedofili. Per la dignità di Israele sarà un pomeriggio di un giorno indimenticabile”.
da Margherita Pedde
Casini ha iniziato a piacermi (!?) il giorno in cui ha dato la parola a Olga D’Antona (nonostante non fosse iscritta a parlare) in occasione del dibattito parlamentare sulle accuse che il governo lanciava all’opposizione, dopo il delitto Biagi, di favorire il terrorismo. Olga D’Antona ha ricordato le famose parole di Berlusconi dopo l’assassinio del marito: “E’ un regolamento di conti a sinistra” e ha messo in evidenza il fatto che fu l’unico politico a non aver inviato un telegramma di condoglianze. Brava Olga e bravo Casini per averle dato la parola!P.S. A proposito dei pacifisti tornati dalla Palestina…non credi che potessero essere molto scossi da ciò che avevano visto laggiù? I loro racconti sono terrificanti.
A maggior ragione. Questa è la logica della rappresaglia che noi rifiutiamo. Insultare e sputacchiare in cento contro uno chi non è d’accordo con te mi fa schifo Margherita. Comunque, sempre e dovunque. (csf)
da Cesare Bardaro
Sono sempre più d’accordo con Jovanotti!
Questo commento che potrebbe essere non capito da molti si riferisce alla frase di Jovanotti a Porta a Porta quando disse che a Oriana piace la guerra perché le ricorda quando era giovane. Commento pochissimo elegante, sia da parte di Jovanotti che da parte di Cesare. Io lo trovo vergognoso! (csf)