da Daniele Dileo
Francamente quella del boicottaggio non mi sembra una buona idea. Per tanti motivi. Innanzitutto i prodotti pubblicitari di Mediaset sono gli stessi che vengono pubblicizzati in RAI e in altre tv private. Sarebbe un attacco che danneggerebbe tutti. Piuttosto bisognerebbe non guardare proprio Mediaset, ma dubito che gli italiani abbiano voglia di farlo, non penso che rinuncerebbero mai a Costanzo e signora. Poi credo che molte persone (me compresa) durante la pubblicità non badino molto a quello che guardano e preferiscano fare zapping. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
da Antonio Moscatello
Caro Claudio, non mi pare affatto una buona idea quella di boicottare i prodotti pubblicizzati dalle reti Mediaset (e magari anche Rai, visto che ormai sono la stessa azienda). Il fatto è che si rischia di provocare un danno anche ad aziende in cui lavorano persone che non hanno nulla a che vedere con Berlusca e magari faticano per portare a casa la pagnotta.
da Luca Di Ciaccio
caro subdirettore, ieri Stefano Disegni, all’ambra jovinelli, ha proposto la creazione di un nuovo giornale di satira libera e vera come furono “Il male” e “Cuore” (tune sai qualcosa…). secondo me è una proposta azzeccata, di questi tempi ce ne sarebbe bisogno e non mancherebbe il materiale.
da Antonio Pennacchi
A me Santoro che canta “Bella Ciao” mi fa solo incazzare: ma davvero vi credete che quello è cretino? Quello lo ha fatto apposta ad additarlo alla gogna: per garantirsi che non glielo togliessimo. Qualcuno ce ne doveva dare per forza e allora ha pensato di sceglierselo lui, e i Ds hanno abboccato. Mo’ tieniti Santoro a vita, con Agnoletto a Casarin, che ogni volta che s’affacciano in tv perdiamo cinquantamila voti. Altro che regime, la realtà è che nel mondo dei ciechi gli orbi comandano. E noi è da mo’ che stiamo con gli occhi in mano (gli Dei acciecano colui che ha deciso di perdere), quello invece ci vede ancora bene. Tutto qua. Avanti di questo passo: forza Santoro, forza Rutelli.
da Carlo Liverani.
Sono perfettamente d’accordo, mi pare una bella idea, farò grancassa. La pubblicità, oltretutto, anche se muove il mondo è una faccenda abbastanza immorale. E’ come minimo una manipolazione. Purtroppo personalmente non posso contribuire più di tanto alla iniziativa di Umberto Eco, perché quando irrompe (e rompe) la pubblicità sono diventato velocissimo a togliere l’audio (poi mi dedico temporaneamente ad altro), quindi di quello che reclamizzano non so pressoché niente, e mi dispiacerebbe un po’ mettermi a guardarla per fare un sano sabotaggio. Al negozio compero guardando le etichette, del prodotto e del prezzo (al chilo), e di conseguenza credo di essere già un precursore. Cordialità.
da Gabriella Poggi
Caro Claudio non dimentichiamo che la Mondadori fa parte del parco macchine del caro SB, quindi cominciamo col boicottare tutti i prodotti Mondadori, libri riviste e giornali
Boicottare tv e libri e giornali mi sembra controproducente (csf)
da Luciana del Giudice, direttore di Inoltre
Mi sembra un’ottima idea quella di Eco. Combattiamo il signore dall’interno, piano piano. Ma è tutto inutile se non facciamo sapere bene alle aziende, che fanno pubblicità su Mediaset, che stanno per specare i loro soldi. Convinciamoli a cambiare. Mi sembra una forma sana per fare un’opposizione ” intelligente” in cui l’unica forza applicata è un pò di fantasia. Ma non lo dicevamo una volta ” la fantasia al potere”. I tempi sono cambiati e siamo costretti a dire ” la fantasia all’opposizione”
Panorama è in edicola con il solito panino imbottito. Lo scarti dal cellophan ed esce fuori di tutto. Un dépliant dell’Iliade Illustrata, un opuscolo della Lacoste, e perfino due assorbenti ascellari Till Flai. C’è anche, incredibile, Panorama, con una copertina impressionante: il buco fatto dall’aereo di Fasulo nel Pirellone. Ma c’è solo il buco, cioè solo la copertina. Geniale. Dentro, nelle 292 pagine del settimanale, non c’è assolutamente nulla che parli della tragedia del Pirellone. Per forza. L’incidente è avvenuto giovedì e Panorama esce venerdi. Non poteva mica fare miracoli. Però voleva fare il botto il edicola. E forse lo ha fatto. E la copertina vera. Niente paura. La solita donnina nuda, Luisa Corna questa volta, coperta solo di un perizoma e di due orecchini ad anello, con la mano sinistra a coprirsi pudicamente la tetta destra ma col medio e l’anulare strategicamente divaricati per lasciar vedere l’allettante capezzolo.Panorama ha una giustificazione: ha vissuto la tragedia del Pirellone in prima linea. Pochi minuti dopo l’impatto dell’aereo sul grattacielo nella redazione è successo il caos. I redattori, stanziati nell’open space della Torre Sud del palazzo Niemayer di Segrate, hanno cominciato a scappare presi dal panico e inseguiti da scoppi e da fumo. Che cosa succedeva? I computer, quelli della sezione esteri ed economia, scoppiavano e si incendiavano. Fuggi fuggi mentre anche la corrente era interrotta. Poi, piano piano, tornava la calma. E si scopriva che la colpa era dell’aereo. Sembra che a seguito dell’incidente l’Enel avesse interrotto la fornitura in tutta la zona della Stazione Centrale e l’avesse dirottata altrove. Overdose di Watt a Segrate e computer trasformati in tric trac. Redattori nel panico. Decisione di stampare la copertina-beffa. Chi ci ha rimesso è stato il capezzolo di Luisa Corna, inutilmente occhieggiante tra medio e anulare.
Claudio Sabelli Fioretti
Umberto Eco ha scritto un articolo sulla Repubblica in cui affronta un tema che sta a cuore a molti: come si può controbattere l’offensiva berlusconiana? Io non credo che la si debba controbattere cantando Bella Ciao a Sciuscià. L’idea di Eco, invece, la giudico interessante e anche molti dei lobbisti pensano che lo sia e in tal senso mi hanno scritto oggi. In sostanza: nuovo modo di governare? Nuovo modo di fare opposizione. Governo-azienda? Ci opporremo boicottando chi fa pubblicità sulle reti Mediaset che, ormai è davanti agli occhi di tutti, fanno parte della compagine governativa. Che cosa consiglia Eco? Quando guardate le tv berlusconiane munitevi di carta e penna. Appena arriva la pubblicità, segnate il nome dei prodotti. Poi, quando andate a fare la spesa, comprate prodotti concorrenti, che tanto sono uguali, le merci sono tutte uguali (è per questo che esiste la pubblicità, per convincerci che sono diverse). Che ne dite? La trovate una buona idea? Pensate che la nostra piccola lobby potrebbe scendere in campo? Magari scambiandosi, come carbonari, liste di prodotti pubblicizzati su Mediaset? Magari collegandosi con altri siti, altri portali per creare una gigantesca rete di informazioni? Fatemi sapere. A Repubblica sono arrivate oggi 1500 email di approvazione della proposta di Eco.
Caro Claudio, l’ultima balorda uscita di Berlusconi non mi ha stupito ne’ sconvolto: chi fosse non lo scopriamo ora. E’ servita invece a rafforzare una mia convinzione: la sua personalita’ patologica, che e’ stata l’arma del suo successo, sara’ anche la causa della sua fine rovinosa. E poi quando mai si era visto in Italia un tale rifiorire di senso civico tra la gente comune? Era stato eletto perche’ da noi i furbi sono da sempre i piu’ ammirati, e il risultato e’ che ora sono sempre di piu’ quelli che stanno attenti ai principi di legalita’ e democrazia.