di Renata Uboldi
Ebbene, forsi sì, D’Alema , quando parla dice delle cose, esprime dei ragionamenti ( forse non sempre di sinistra), ma la questione è un’altra : D’Alema ha avuto l’opportunità ( forse se l’è presa) di governare e la sua prova è stata ,ad essere buoni deludente. Anzi, diciamo pure che ha commesso un errore dopo l’altro. Perciò è escluso che possa essere il candidato premier del Centrosinistra. Comunque, anche per Rutelli non ci può essere la prova d’appello.Smettiamola di discutere se D’Alema sia un grande politico o se sia più piacente Rutelli. Concentriamoci sulla vera necessità: trovare un leader che possa portare il Centrosinistra alla vittoria alle prossime elezioni. Sarebbe gradito un volto nuovo, anche se capisco che questa sarà la vera difficoltà.
da Francesco Alberti
Porto all’attenzione degli amici del sito una “simpatica” vicenda. Per la mia tesi di laurea mi sto occupando del caso parlamentare dell’on. Cesare Previti. Cercando materiale, ho trovato un articolo apparso sul Corriere della sera il 14 dicembre 1997. Berlusconi ha dichiarato: “Se ci fossero dei giudici giusti credo che Previti sarebbe il primo a dimettersi e ad affrontarli da privato cittadino”. Considerando che il Cavaliere e l’ex ministro della difesa sono indagati per corruzione dei giudici romani, questa era probabilmente un’ammissione di colpa.
da Umberto Biondi
Ho letto sul sito vari commenti si Benigni, secondo alcuni buonista, sottotono e poco incisivo. Io penso che invece abbia raccolto la sfida e risposto da par suo, non facendosi trascinare nel tipo di duello che cercavano i provocatori, e nel quale sicuramente sarebbe stato bravo e raccolto il plauso dei suoi estimatori. Ha preferito volare piu’ alto. Vi sembra casuale che nel saluto finale abbia chiesto a Ciampi di preoccuparsi che la giustizia funzioni? E perche’ ha detto che Berlusconi dovrebbe renderci orgogliosi di essere italiani? Niente niente voleva dire che fino ad ora ha fatto cose di cui ci dovremmo vergonare?… Naturalmente Berlusconi ha detto che Benigni e’ stato simpatico. Per questo Benigni e’ un genio e Ferrara no.
da Manuela Fuin
Raffale…si chiamava così giusto,il reporter ucciso a ramall? si è ripetuta la tragedia,un’altro giornalista ucciso, ma quanto vale l’informazione? me lo dica,vale tanto da rischiare tutto? capisco la passione,capisco la voglia di sapere e di conoscere,ma,sarò pure una vigliacca,non so se riuscirei ad espormi così,come han fatto questi giovani uomini e donne. per assurdo vorrei anche io una passione così,lo sa che amo il mio lavoro,ci metto passione e mi dà soddisfazione,ma non credo sia una cosa così forte. un dolce pensiero a raffaele in questa notte di follia tutta italiana.in questa notte dove tutto l’interesse è per l’arresto di una giovane donna che forse ha compiuto il gesto peggiore senza saperlo
Non so se ne vale la pena. So che questi giornalisti non se lo chiedono, è più forte di loro. Oggi sul treno ho incontrato Ettore Mo. Ha settanta anni. Continua a fare questa vita senza chiedersi perché. Forse è un po’ più prudente. E i fotografi sono più esposti dei giornalisti. Ma io credo che alla fine non si rendano conto di quello che fanno. Quella è la loro vita. E se capita di morire forse pensano che è meglio così che attraversando la strada. Però sinceramente non so che cosa li spinge. Non ho mai fatto quel genere di giornalismo e non so se ne sarei capace. (csf)
da Ignazio Maiore
Le madri sono le schiave della specie. Costrette a trasformarsi, da fanciulle che erano, in macchine riproduttive. Trascinate da necessità biologiche, si ritrovano spesso perse in un meccanismo che toglie loro individualità e libertà. Possono anche desiderare tutto questo, altrimenti si sentono delle escluse, ma rancore ed intolleranze profonde sono sempre in agguato e possono prevalere sull’amore e sul dovere di accudire la prole. Voglio dire che alcune madri tentano di rifarsi dall’asservimento al collettivo con il riprendersi i figli, psicologicamente annientandone l’individualità. Ne negano la nascita e ne impediscono lo sviluppo. E’ una maniera, non apparente, di ucciderli. Sono mosse da forze primitive delle quali sono ignare ma che le rendono egualmente asservite. La disgraziata madre di Samuel ha forse commesso un terribile omicidio, non è però molto diversa da altre che sono delle omicide inconsce: queste agiscono nei confronti dei figli con mezzi psichici, senza sapere però quello che fanno e senza che altri possano accorgersene.
Un gruppo di docenti dell’ Universita’ “La Sapienza” stanno raccogliendo adesioni al Testo di un “Appello a Ciampi” qui sotto espresso.Chiediamo anche la tua adesione. Ti chiediamo inoltre di cercare altre adesioni allo stesso “Appello” presso i Colleghi della tua Universita’. Le adesioni posso essere inviate a : “paolo.mataloni@uniroma1.it”
Appello al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi I seguenti esponenti del mondo universitario italiano, della cultura e della società civile intendono denunciare la gravissima situazione che si è creata in seguito alla recente approvazione alla Camera dei Deputati della Legge sul “conflitto di interessi”, tra pochi giorni all’esame del Senato. Nel più profondo rispetto del suo ruolo, essi ritengono doveroso e necessario rivolgere un appello al Presidente Ciampi perché non convalidi con la sua firma di Garante delle Istituzioni quella Legge. Quella è infatti una Legge che calpesta le norme basilari di trasparenza e di pluralismo che sono alla base di ogni moderno stato democratico. Ritengono che una tale presa di posizione da parte del Capo dello Stato avrebbe un grande significato per il rispetto dovuto al nostro Paese e al suo ruolo nel mondo.
Prof. Paolo Mataloni Dip. FisicaUniversità di Roma “La Sapienza”P.le A. Moro 2,00185 Romatel: +390649913478FAX: +39064463158e-mail: Paolo.Mataloni@uniroma1.it
Maria Antonietta RicciDipartimento di Fisica E. AmaldiUniversita’ degli Studi Roma Trevia della Vasca Navale 8400146 Romatel. +39-06-55177226fax +39-06-5579303e-mail riccim@fis.uniroma3.it
Maria PalozziBiblioteca di area delle artivia Madonna dei Monti 4000184 Romatel +39-06-488871201fax +39-06-488871256e-mail palozzi@uniroma3.it
>*********************************************< Maria Grazia Marzot University of Mass. Medical School Associate Professor (former) Molino di Celvie 05011 Allerona (TR) tel. +39-0763-628-310 e-mail grazia.marzot@tiscalinet.it
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da Walter Lanaro
Il 23 maggio 1992 moriva per mano mafiosa un giudice che di nome faceva Falcone. Oggi quel giudice è stato “ri-ucciso”, ma questa volta per mano dello Stato! Alcuni mafiosi coinvolti nel suo assassinio, sono stati liberati a causa del loro “pentimento”. La legge è legge ed allora ecco che alcuni pericolosi killers di mafia vengono lasciati liberi di delinquere nuovamente, senza alcuna remora morale e civile nei confronti di chi, per mano loro, divenne vittima di una violenza efferata! La mafia avanza, ma nessuno la ferma, nessuno ha il coraggio di farlo. Chi ha cercato di opporsi l’abbiamo trovato “lungo”, in qualche strada d’Italia con due colpi nel cuore. I pentiti servono, la mafia senza essi non si sconfigge. Ma serve anche una regola chiara e semplice che dica che chi si pente non può permettersi di essere “liberato” in anticipo. La mafia vive sulla debolezza dello Stato, e lo Stato(che spesso è la mafia stessa!) vive sul menefreghismo del popolo verso il problema. Ed intanto chi pianse Falcone è ancora in lutto!
da Massimiliano Allemagna Ma con quale diritto, in rappresentanza di chi e con quale competenza il Sig. Agnoletto, l’uomo che per farsi pubblicità ha utilizzato, a Genova, la buonafede, le speranze e il coraggio di migliaia di giovani (uno è anche morto…), parla della questione palistinese, tirando fuori (lui si…) un sacco di stereotipi della propaganda antisemita e antisionista?E quel Vauro con il suo pacifismo d’accatto, adatto più a un prete che insegna catechismo piuttosto che a uno che viva nel mondo civile?Non sarebbe ora che sulla questione palestinese si confrontassero opinioni divergenti di persone che comunque si basano su dati di fatto (come, ad esempio, che per i 60 anni che i palestinesi dicono di essere stati vessati dagli israeliani, i Paesi arabi hanno cercato di distruggere Israele) e non travisano la realtà?
da Maria Rosaria Di Domenico
Natalino Russo da Seminara con tanto di foto in primo piano su TV7, davvero non ci posso credere! Claudio, il tuo lobbista battutaro sta diventando famoso,gli farai anche un’intervista?? Ora non chiedere a tutti noi di mandarti la foto eh:-)
da Piergiorgio Welby
…una terra senza un popolo per un popolo senza terra. Questo slogan accattivante ed il commovente film Exodus determinarono le mie simpatie giovanili per lo Stato di Israele…ma la giovinezza non conosce incertezze…Deir Yassin dimostrò che non esisteva una terra senza un popolo…ed il tempo si è incaricato di demolire le certezze… per ogni età c’è un sogno che muore, o uno che viene alla luce…tramontato il sogno di una pacifica convivenza…bisogna affrontare la realtà di una separazione…continuare a parlare di pace…mentre il numero dei morti sembra un bollettino di guerra…può portare ad un solo tipo di pace…quella che Hegel definiva…zum ewigen Frieden…la pace eterna.