Ricordate l’intervista a Liliana Segre che fu pubblicata il giorno della memoria? Il lobbista Pino Dallomo ci ha mandato la versione digitale perché la mettessimo a disposizione nella sezione “Documenti”. La consiglio a tutti, ma attenzione, è roba forte.
Claudio Sabelli Fioretti
Non mi dispiace tutto questo attivismo di girotondi e di riunioni di intellettuali. Forse quell’identità che la sinistra si era persa per strada, ce la sta ridando il cavaliere con le sue esagerazioni. Siamo ancora in alto mare, certamente, ma perlomeno si intravvede la riva. L’altro giorno alla tv ho perfino visto un timidissimo Michele Serra, da Chiambretti. Ce ne è voluto per stanarlo. Ho visto anche, da Santoro, uno dei peggiori Sgarbi. Voi sapete che io non sono fra i detrattori di Sgarbi. Lo ritengo una persona intelligente. Ma arrivare alle liste di proscrizione, come un Gasparri qualsiasi, mi pare esagerato. Vuol dire che a destra cominciano ad avere il fiato un po’ corto?
da Simone Guidugli
Sapete che contratto si sta facendo strada da qualche anno nel commercio? L’associazione in partecipazione. Con questo contratto non hai nè previdenza nè assistenza il datore di lavoro ti versa unostipendio modulato sui ricavi del negozio sul quale tu pagherai le tasse. Potrai essere mandato a casa con un preavviso di un mese, non hai diritto all’indennità di disoccupazione, che non ti venga in mente di far figli (e tante donne subiscono questo contratto). Uno può anche dire..magari ti dan 5 milioni al mese, che ti frega del resto? ma col cavolo ti dan al lordo quanto prenderesti (al netto) con un contratto a tempo indeterminato, modulano le tue percentuali per darti solo quello e loro risparmiano su tutto il resto (loro sì, loro i padroni son settario io). In tutti i centri commerciali, i negozi lavorano così, stipendi in busta da 1800000 tutto compreso senza nessuna tutela, e li devi accettare, perchè purtroppo, come commessa non hai nemmeno una professionalità spiccata e sei facilmente sostituibile.La flessibilità….e pensare che ci accontano che non ci sia…più flessibile di così c’è solo che devi pagare per lavorare.
da Vittorio Grondona
Quando il Governo dell’epoca, per risanare i bilanci, aveva stabilito di introdurre il ticket sui medicinali e sulle prestazioni sanitarie, in barba al principio consolidato che il diritto alla sanità fosse fondamentale per tutti i cittadini, iniziava una campagna martellante tesa a convincere gli italiani che l’introduzione del ticket avrebbe eliminato solo gli spreghi fatti da alcune persone, specialmente anziane. Hanno fatto e detto tanto che alla fine tutti ci siamo convinti che il provvedimento era in effetti buono ed opportuno ed abbiamo accettato il balzello contenti, pensando che il nonno finalmente avrebbe smesso di ingoiare pillole inutili… Oggi purtroppo molte persone stanno pagando sulla propria pelle le conseguenze sociali della “tassa” applicata sulla “mancanza di salute”… Se non ci sono soldi si può dire addio alla prevenzione… In caso sfortunato di malattia, i meno abbienti dovranno confidare solo nella Provvidenza Divina… Ora, per quanto riguarda la riforma dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, il discorso è analogo. Le modifiche proposte – dice il nostro attuale Governo – hanno il solo scopo di favorire le assunzioni e di far emergere il lavoro nero…. Probabilmente ci sono molti lavoratori che credono a queste panzane, rassicurati da sindacalisti (si fa per dire) che vanno a braccetto col padrone, e alla fine le modifiche (forse) passeranno…. A quei lavoratori che ancora fossero indecisi se condividere o meno la riforma capestro voluta con tanta insistenza dal centro-destra consiglierei di leggere l’art. “Diario postumo di un flessibile” di Luciano Gallino, su “la Repubblica” di mercoledì 20/02/2002.
da Walter Lanaro
Cari lettori, il governo ha detto no!Sull’articolo 18 non si tratta. Nessuno stralcio ma solo calci in faccia ai lavoratori!Un domani cosa sarà del signor Rossi che magari, tesserato comunista, verrà scoperto da un datore di lavoro, iscritto a Forza Nuova, e con una “fatua” scusa cacciato via? Io non credo sia “fantascienza di un folle”, ma la realtà a cui si va incontro eliminando(perchè di fatto questo si fa), l’articolo 18. Non ci sarà più certezza per nessuno, la società di conseguenza sarà ancora piùprecaria. Ed allora quale alternativa? Innanzitutto lo Sciopero Generale, ma nel vero senso della parola, con il blocco totale di ogni attività e servizio. La gente certo subito si lamenterà, ma su una battaglia tanto vitale per la dignità dei lavoratori, qualche “mugugno”(come diciamo noi a Genova) ci può stare. Viceversa proporre alternative, ma che non ledano per nulla l’articolo 18. Faccio una proposta: perchè invece di licenziare più facilmente non allungare il tempo del periodo di prova, ad esempio a 6 mesilavorativi per il tempo indeterminato e ad 1/4 della durata contrattuale per il tempo determinato?Queste sono due proposte che io lancio sul tavolo dei negoziati. In sei mesi una persona si valuta tranquillamente, così un quarto per il determinato mi sembra un equo periodo. Aspetto opinioni.
da Alessandro Ceratti
Che fai tu, Ulivo, in ciel? Dimmi, che fai,silenzioso Ulivo?Sorge la sera e vaicontemplando i deserti, indi ti posi.Ancor non sei tu pagodi rifare i sempiterni errori?Ancor non ti fa schifo, ancor hai vogliadi accordarti col Cavaliere?Dimmi, o Ulivo, a che valeal cittadino di votarti,la tua politica a te? Dimmi: ove tendequesto compromesso costante,questo inciucio immorale?
da Gianni Da Vià
Così dice Ferrara,citando Mario Missiroli. E allora, caro Claudio,godiamoci queste nomine r.a.i da abbonati con posto in prima fila. Hanno ragione tutti.Ha ragione Berlusca che si chiede ” avro’ il diritto di nominare Rossella o no?”,ha ragione Casini che frena ,colto da un soprassalto di comune senso del pudore,ha ragione Fini che vede lo spettro dell’emarginazione di a.n. E il valzer ricomincia: ha ragione il cavaliere che diffida di Casini e del suo dna democristiano…..Una risata li seppellirà,come dice Davigo? Noi abbiamo il posto in prima fila:lo spettacolo comincia.
da Anna Laura Folena
La mia impressione è che Scaiola “si nasconda” dietro le torri gemelle. In sintesi, dice “Vedete cos’è successo a New York? Noi a Genova eravamo già in allarme. Per questo ho dovuto impartire l’ordine di sparare”. Se non ci fosse stato quel tragico 11 settembre, cosa direbbe ora il ministro? Come si difenderebbe? Qualcuno lo giustificherebbe? Tutti quei morti delle Twin Towers, purtroppo, oltre ad essere graditi a Bin Laden e ai suoi, fanno anche comodo a chi li sta usando come alibi…
Cari lettori, a dieci anni dall’inizio di quella “fantastica” stagione che di nome fa Mani Pulite, si parla tanto di come continuare nell’opera di pulizia morale e civile di questa nostra Italia. Mani Pulite, così chiamata dai più, ha significato per l’Italia un momento di estrema civiltà. Ed invece oggi ecco fare leggi solo contro il risultato di quel tempo, leggi truffa a favore dei delinquenti, vedi quella sulle rogatorie. Leggi fatte per smantellare l’operato dei giudici, soprattutto a favore di “pochi”. La linea del Piave di cui ha parlato il dottor Borrelli già esiste. La società civile deve scendere nelle sue acque per difendere la dignità e la legalità di un azione giudiziariache senza il supporto del popolo non può nulla. Io sono pronto a bagnarmi!
Il Premier si è pronunciato: nessuna marcia indietro sull’art. 18. Il Governo e, manco a dirlo, tutta la maggioranza è d’accordo. UIL tentenna. CISL sta cercando una scusa plausibile per rinnegare la risolutezza di partenza. CGIL sembra per fortuna che voglia tener duro. Il Ministro Maroni assicura che la modifica dell’articolo procurerà vantaggi ai lavoratori. L’On. Fini cerca di fare esempi in proposito che però solo lui riesce a capire… Le Ferrovie risparmiano sulle pulizie assicurando nel contempo che i treni e le stazioni saranno puliti meglio con migliaia di pulitori in meno. In otto mesi sono state emanate tantissime Leggi, tutte utilissime alla Società. Le pensioni minime sono aumentate. La Legge sulle rogatorie non ha scarcerato nessun delinquente. Il conflitto di interessi non rappresenta un problema visto che il precedente Governo l’ha ignorato. La riforma della scuola è ormai fatta. Un ex fascista collaborerà per la stesura della costituzione europea. Le trasmissioni TV sono censurate in diretta. Il falso in bilancio non è più un reato, giocare in borsa sarà quindi più emozionante… Il nostro Paese sta partecipando per sua esplicita richiesta ad una guerra selvaggia che uccide migliaia di persone senza sapere di preciso chi sia il nemico… Presto riavremo i nostri Sovrani…. La RAI avrà un cda super partes… E, dulcis in fundo, sorpresa delle sorprese, a Prima Pagina è intervenuta perfino un’omonima dell’Avv. Lina Arena (o è lei?)…. Si può proprio dire che per gli italiani si siano aperte le porte del “Paese dei Balocchi”. Evviva: saranno finalmente felici… Speriamo che con la loro pelle si possano fare almeno ottimi tamburi!