Increduli, pazienti, critici, timidi, con il cuore che scoppiava di gioia nel guardarci intorno, ma niente affatto isterici. Con lucida analisi abbiamo approvato, condiviso, criticato, interrotto gli interventi degli oratori, scoprendo con stupore di pensare all’unisono, meravigliati di leggere sul viso del vicino sconosciuto le nostre stesse espressioni, non esito a dire un certo languore, nello scoprire quello che da un pò pensavamo: che ci siamo, siamo in tanti: stiano tranquilli i pensatori della destra, la prossima volta ci saremo ancora, usciremo di casa, riprenderemo l’autostrada, cercheremo faticosamente un parcheggio, e ci parleremo, ci scambieremo le proposte che abbiamo in mente e che non sappiamo a chi esporre, sicuramente qualcuno ne farà buon uso. L’isteria si sta manifestando in altri ambienti,come hai sottolineato tu
da Gigi Forzese
Pannella ha dato ordine a Bordin di stravolgere il palinsesto per acchiappare quanti piu’ ascoltatori e’ possibile visto il successo di pubblico e di critica al Palavobis.Come politico ha un fiuto notevole nel sentire dove pescare adesioni e finanziamenti per una raccolta firme che stava languendo abbastanza.Anche a prescindere dal merito,visto che lui e’ agli antipodi rispetto al popolo di manipulite,volendo ad esempio la separazione delle carriere e l’abolizione dell’obligatorieta’ dell’azione penale
da Monica Cappellini Benguigui
Io sono davvero preoccupata. Ma le persone comuni a che pensano? Forse solo alla credit card di Valentino?
da avv. Lina Arena
Il movimento che ha dato vita allo spettacolo del palavobis ha lanciato un segnale agli italiani: la sinistra muore in un mare di fango e di ridicolo.Lo spettacolo di Fo, della Guzzanti ( che non credevo così ignorante e banale) e soprattutto di Di Pietro hanno creato l’ambiente adatto per mostrare agli italiani la fine ignobile della sinistra.
E questo sì che è uno scoop: l’avv. Lina Arena era al Palavobis! (csf)
Vi dicevo che mi sembrava di notare un certo fiato grosso della destra. Mi è bastato leggere la prima pagina del Giornale per rendermi conto che avevo ragione. Non parlano che della sinistra. Non hanno niente da dire. Il titolone è roba da Bagaglino “Il partito dei palloni gonfiati”. Stefano Zecchi se la prende con gli intellettuali. Paolo Guzzanti chiama “imbarazzante messa isterica”, la manifestazione dei 40 mila. Mario Giordano attacca il centrosinistra come se esistesse. L’egemonia culturale della sinistra ha ragione la destra è sempre esistita. Ma dipendeva dalla pochezza culturale della destra.Bene, forse la smetteremo per un po’ di parlare di Rai. Sinceramente non riesco a capire lo scandalo con cui viene accolto questo Cda. E’ peggio del precedente? Obbedisce a logiche diverse? Aspettiamolo ai fatti. Riserviamo la nostra capacità di incazzarci per quando cercherà di far fuori Biagi o Santoro o Chiambretti. Per il resto voglio vedere il consigliere leghista che vuole programmi in dialetto. Alle mille chiacchiere preferirei un giornalista coraggioso che chiedesse al futuro presidente che cosa pensa della massoneria.
Claudio Sabelli Fioretti
da Lorenzo Mazzucato
Non riesco a capirne il movente (non è importante capire sempre tutto..) ma Radioradicale – 104,7 oppure 105,4 – sta replicando continuamente (fino a domani mattina) la manifestazione al Palavobis di Milano sulla Legalità. Comunque la pensiate, è sicuramente un evento, se non altro per la verve di Dario Fo e Sabina Guzzanti, gli ottimi comizi di Pancho Pardi e Travaglio, gli sfoghi di Furio Colombo e Freccero. Inoltre, non è da sottovalutare la grande folla che ha partecipato. Nell’ultimo sabato di marzo, questo movimento si salderà simbolicamente con la CGIL che scenderà a Roma per manifestare, sette giorni prima dello sciopero nazionale. Meditiamo gente, meditiamo…
da Giuseppe Moncada Vorrei sottoporti una mia piccola riflessione maturata durante l’ultima puntata di Santoro sulle nomine Rai. Rutelli è stato inutilmente ripetitivo nel far rilevare che il conflitto di interessi c’è e non poteva essere risolto dalla proposta Frattini senza apportare nuove argomentazioni. Frattini sosteneva che il sistema americano era diverso dal nostro, per cui non era possibile una stessa modalità di applicazione.D’altra parte gli elettori Italiani sapevano che esisteva questo conflitto e tuttavia hanno votato lo stesso Berlusconi. In Italia la cultura cattolica tutto perdona.Da noi la norma deve essere a monte e non lasciata al giudizio dell’elettore.
Non una parola dai campioni dei diritti umani su Gabriel Pearl yankee ed ebreo.Non penso io per voi caro CSF,ma fatti come questo. Se volete negarlo buona arrampicata.
E’ proprio qui che mostri la corda. Il caso di Gabriel Pearl è un caso orrendo, di razzismo e di terrorismo. Ma tu devi semetterla di attribuire ad altri pensieri che non hanno. Ragiona da solo, non per contrapposizione, esprimi il tuo pensiero, non c’è bisogno che tu spieghi quello che io penso, spiega quello che pensi tu. (csf)
da Germano Paciocco
Con tutto il rispetto per il sig. Seminara, ma mi sembra che nella sua testa ci sia qualche cortocircuito. Smettiamola di etichettare tutto e tutti. Cosa vuol dire “io sono di destra,odio più di Voi il Nazismo e tre quarti del Fascismo e sto con Israele, mentre voi…..” e “voi di sinistra, penso a Vauro e Giulietto Chiesa state sempre con quelli che, oggi come ieri, vorrebbero cancellare Israele dalla faccia della terra “? Se partisse da una comprensione critica (e non partigiana) della storia e da un sacco di bei principi, come l’autodeterminazione dei popoli, il pacifismo, e altri ancora, forse le fette di prosciutto che ha sugli occhi cadrebbero. Non credo che i personaggi che lei ha nominato siano antisemiti, anche perchè conosco personalmente ebrei che la pensano come loro. E poi si legga i giornali per cortesia: come spiega la presa di posizione degli ormai duecento e più riservisti israeliani contro Sharon e l’occupazione dei territori?
da Vittorio Grondona
Quale ospite di una trasmissione radiofonica in onda questa mattina, anche il Professor Renato Brunetta, che tutti noi sappiamo essere dalla parte dei lavoratori e della povera gente, ha detto la sua sull’art. 18. In sostanza ha ribadito che è stata la cattiva l’informazione dei media ad aver causato l’allarmismo nel mondo del lavoro. La “giusta causa” non verrà abolita, ma “semplicemente”, dice candidamente lui, non verrà riconosciuto, in via sperimentale per quattro anni (sic), il solo diritto al reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa, rimanendo però salvo quello dell’indennizzo in denaro. L’imprenditore sarebbe in questo caso più “propenso” ad assumere, potendo eventualmente ampliare l’impresa oltre ai 15 dipendenti e il “lavoro nero” verrebbe alla luce (non ha però spiegato come). Il provvedimento statisticamente interessa poi pochissime persone e quindi trova strano che i lavoratori facciano tanto baccano. E’ vero è proprio ora che si smetta di parlarne! L’art.18 non si deve toccare e basta! Quello che è chiarissimo in questa triste vicenda sociale è l’intendimento del mondo imprenditoriale di arrivare a disporre di dipendenti “schiavi” e non pensanti.