da Natalino Russo – Seminara
Cercherò di agevolare Luca sarò sintetico e non ossessivo,ma tu mentre sorvoli l’Atlantico pensa a quei duecentomiliardi investiti dalle Coop rosse sulla Bi-Pop e volatilizzatisi. Berlusconi sarà come voi dite un poco di buono ma glieli avrebbe raddoppiati.Sai la differenza tra i Due “Do Nascimiento”? Pelè era la Perla Nera quello di Wanna Marchi è il Pirla Nero.
da Lorenzo Mazzucato
SubComandante Claudio, mi permetta una precisazione ed una richiesta: pubblicando il mio breve scritto “PALESTINA”, lei mi ha generosamente beneficiato di una doppia “c” nel cognome: errore! Potrebbero sembrare pinzullacchere, ma invece si tratta di quasi-omonimia perenne, spesso costosa in terminidi confusione. Da queste parti, il cognome Mazzucato è molto diffuso: altrettanto Mazzuccato, e questo mi comporta spesso problemi. I miei quasi-omonimi “Lorenzo Mazzuccato” sono sempre sul piede di guerra.Ora, la richiesta: nel testo pubblicato, manca la breve ma essenziale premessa. Non si potrebbe completare?! Grazie.
da Piergiorgio Welby
Poetico ed onomaturgo Natalino Russo…contraccambio volentieri la sua…virtuale…stretta di mano. Chissà…forse un giorno ci incontreremo ad una manifestazione anti Cav.
da Valentina Strada
Caro Claudio, mi mancherà molto la tua lettera quotidiana. Ma so che, quando tornerai, avrai un tale casino di roba da raccontare che…. Ma sei ancora qui? Ciao, un abbraccioP.S. Perlasca te lo registro io
da Anna Laura Folena
Caro Claudio, ho visto anch’io Perlasca. L’ho guardato insieme a mio figlio, che l’ha seguito con attenzione tempestandomi di domande. Lui ha commentato: “E’ interessante come “La vita è bella””. Qualcuno dice che sono pazza a far vedere queste cose a un bambino di 6 anni. Ma mio figlio è un vulcano di idee, di gioia e di generosità. Non picchia, non deride e non imbroglia.
da Carlo Orecchia
Stamattina mi alzo e su Prima Pagina di Radio3 sento il solito ritornello:”Ma perchè ricordarsi solo degli Ebrei e non anche di morti nei gulag comunisti?” Risposta abbastanza condivisibile della giornalista, che fa riferimento al fatto che nel cuore dell’Europa più civile è stata commessa una tale atrocità.Io aggiungerei, che un giorno i paesi del comunisti/socialisti/liberisti/coloniali/confessionali faranno il loro giorno della memoria, e ricorderanno i vari loro crimini:Ci sono i gulag. Ma c’è anche altro.C’è chi ha sulla coscienza Hiroshima e Nagaski,il genocidio delle popolazioni native, Allende e le peggiori dittature sudamericane.Chi ha usato alleanze in modo cinico per difendere i propri interessi a scapito delle popolazioni e degli equilibri geopolitici di aree immense che risultano devastate in modo quasi irreversibile.Chi ha usato la forza della religione per controllare masse di persone e scatenare guerra e rabbia. E non sto parlando solo del fondmentalismo islamico.MA:NOI, e ripeto NOI ITALIANI, siamo stati complici dello sterminio di un popolo, con le leggi razziali, con l’antisemitismo strisciante e col razzismo generico alla “faccetta nera”.NOI ci dobbiamo ricordare, perché alcuni di noi si devono vergognare e, possibilmente, pentire di quello che hanno fatto. Altro che Dio, Patria e Libertà: certe persone hanno infangato il nome dell’Italia per sempre.
da Anna Laura e Luciana Folena
Caro Claudio, Luciana Folena… la mamma vorrebbe augurarti buon viaggio, ma in questo momento è in treno, e, così, ha incaricato me di farlo per lei. Le quei giorni terribili di guerra e paura in cui Perlasca salvava altri esseri umani li ha vissuti da bambina. Ieri sera ha pianto. Ti penseremo
da Valeria Gandus
Claudio, mi sono commossa anch’io, alle lacrime, anche se conoscevo la storia nei dettagli, eccetera. Te la registro io, la seconda puntata. Buon viaggio.P.S. Ho conosciuto Liliana Segre parecchi anni fa. Come molti sopravvissuti al campo di sterminio, per molto tempo non ha parlato: non ce la faceva. All’anteprima di “Schlindler’s list” era seduta accanto a me: e’ uscita poco dopo l’inizio, non riusciva a reggere quelle immagini cosi’ realistiche. Ma da allora ha fatto del racconto di una parte cosi’ dolorosa della sua vita una ragione di vita.
da Monica Cappellini Benguigui
Grazie per le sue parole.
da Cristina Angeli
Ti domandi dopo Perlasca come sia possibile la violenza … ti sembra incredibile ma invece la violenza c’è e pure tanta… e chi non ne è tentato? Quando stai bene, sei rilassato, magari in vacanza sei in pace ma quando la vita ti strattona, mille difficoltà, o magari sei solo in fila da un’ora nel traffico e pure in ritardo allora non senti qualcosa di distruttivo che nasce dentro?Forse l’accumularsi di tutta questa tensione inespressa ad un certo puntodeve sfogarsi, un pò come un terremoto, e quando comincia non si ferma più.