da Monica Cappellini Benguigui
Che il conflitto d’ interessi non ci sia piu al Suo ritorno, sara difficile; ma sara facilissimo che Lei passi un periodo straordinario in brasile. La sola parola che mi viene in mente pensando a questo paese e: FANTASTICO.
da Giselda Papitto
Sogno che maggioranza e opposizione ( Fassino o della prudenza ) si convincano che la proposta di Sartori è l’unica possibile in un paese serio. Vendere vendere vendere. Così facciamo pure contento Claudio che al ritorno dal suo mirabile viaggio non troverà il conflitto di interessi. Tra quanti lustri o decenni? Facci sapere. Bisogno, nel senso che sogno doppio, che l’ opposizione si organizzi come tale e non si agiti scompostamente, ogni tanto, se, come e quando capita.
da Nahman Finaro Singer
Egr direttore Non pensavo mai di tirare fuori la mia storia personale, ma dopo aver letto l’articolo – demonizzazione- di Sandro Viola del 20/1/2002 ho deciso di rinunciare alla mia privacy per sbugiardare quel moderno antisemita. Sono nato nel settembre 1953 in Israele. I miei genitori , scampati dai lager nazisti, si sono stabiliti in Israele in un villaggio chiamato Even Yehudah, vicino alla citta’ di Netanyah dove facevano i contadini. ( E’ il punto dove la larghezza massima di Israele era 12KM fino al 67- quindi, tutta frontiera) Due mesi prima della mia nascita, parlo del Luglio 1953, i miei hanno sentito uno strano rumore e mio padre e’ uscito per controllare e non e’ mai piu’ rientrato. Non c’erano allora telefoni. Mia mamma , con una bimba di 4 anni, e incinta al settimo mese, si e’ barricata in casa- pregando. Al mattino lo ha trovato. Lo avevano torturato prima di decapitarlo. Gli avevano cavato gli occhi e poi hanno impilato la sua testa su un palo di fronte a casa. Non c’erano “territori occupati” nel 1953. Allora si chiamavano Fedayn, mentre oggi la sinistra antisemita li chiama “combattenti della resistenza”. Fa poca differenza, quello che li distingueva, allora come oggi e’ la “cultura” assassina, il fanatismo che non ha bisogno delle scuse dell’ “umiliazione” e/o della “occupazione” che i buonisti antisemiti di sinistra come Viola gli forniscono come alibi per perpetuare l’opera che in Europa vi e’ quasi riuscita il secolo scorso. Scommetto che non trovera’ spazio per pubblicare la mia lettera- nel suo giornale “politicamente corretto”, al servizio di quelli che si adoperano per completare l’opera che i vostri – compagni- camerati non sono riusciti a completare.
Questa lettera-testimonianza è stata inviata al direttore della Repubblica e per conoscenza a molti altri tra i quali noi (csf)
da Maria Rosaria Di Domenico
Giorgio Armani ha dichiarato: “Il lusso fa schifo, rendo omaggio agli operai”. Un paio di jeans della sua collezione costa intorno a 180 euro (circa 348mila lire), un cappotto da uomo 1360 euro (2 milioni 633mila lire), un abito di lana 880 euro (1 milione 703 mila). Quali di questi capi “alla nostra portata”metti in valigia??
Io vesto Versace. (csf)
da Roberto Goracci
Per quanto riguarda le italiane mi tocca ricordare a Valeria che ho vissuto tre anni a Cuba e lì tra le orde di maschi mediterranei in viaggio-sfogo si distingueva sempre qualche manipolo di femmine italiche post-emancipate e desiderose di ritrovare il maschio vero: quello sciovinista, spaccone, col fischio pronto e la mano lesta a scattare sulle chiappe così ben rappresentato da Aldo Maccione o Lando Buzzanca nella commedia italiana di qualche decennio fa. Forse proprio quello che manca al tipo così ben descritto da LAURA ( e stavolta il nome spero di averlo azzeccato)e cioè l’uomo che si è prima snaturato e autoviolentato per cercare d evolversi ed adeguarsi alle esigenze della donna moderna e occidentale, per poi ritrovarsi stressato e snobbato proprio da colei che cercava di accontentare. Insomma care ragazze io non so più che fare per farmi apprezzare. Non so depilarmi ed andare in palestra per farmi venire gli addominali a tartaruga come i modelli delle pubblicità oppure ruttare e lavarmi poco per affermare la mia mascolinità.
Non si chiama né Anna, né Laura. Si chiama Anna Laura. (csf)
da Natalino Russo, Seminara
In viaggio,così per illuderti,leggi “Il Cavaliere inesistente”. Tranquillo,mentre sei via gli interessi degli Italiani li difenderà chi voleva svendere la SME ad un sesto del valore;chi sbolognò computers inservibili allo Stato;chi concluse l’affaire Telecom Serbia;chi traffica col Costarica;chi sta preparando l’elenco di cassintegrati e licenziati;chi ha finanziato i produttori di droga afghani;chi vuole comprare gli Airbus di Jospin,chi sciopera per impedire che si possano licenziare i lavativi ecc. Invece il maledetto che ha reso di ruolo 50 mila docenti precari,che ha portato a 500 euro duemilioni e mezzo di pensioni(per sempre non una tantum,anche se dovevano essere 4 milioni,ma c’era un buco nell’erario impoverito”)continuerà a fare i propri.Povero fegato di fegato di Biagi Maltese & C.
da Anna Laura Folena
Caro Claudio, sono sicura: in Brasile tu non ci vai per fare turismo sessuale! Spero che ci creda anche Roberto Goracci, che, secondo me, è titolare di un’agenzia di viaggi ed è perseguitato da maniaci e maniche sessuali che voglionmo espatriare in cerca di forti emozioni fisiche. Forse dovrebbe selezionare la clientela. E se non ha nulla a che fare con le agenzie di viaggio, allora frequenta cattive compagnie, pullulanti di ricche tardone, vogliose di esotici toraci guizzanti e robusti.attributi maschili tropicali. Ma c’è anche tanta gente sana che fa l’amore con amore e con gioia! Gratis. Scherzi a parte, siamo ansiosi di leggere quello che ci racconterai dal Brasil e che, grazie al cielo, non sarà a luce rossa.
da avv. Lina ArenaFino a quando i comunisti siederanno in Parlamento qualsivoglia cittadino italiano, ricco sfondato come Berlusconi o povero in canna come un barbone, dovrà godere del diritto di sedere in Parlamento.
da Walter Lanaro
Anche questa sera la Rai ci ha propinato la “sentenza” della Chiesa Cattolica sulla situazione politica italiana. Il solito Ruini, portavoce ufficiale del potere vaticano, ha commentato la “brutta” situazione di scontro, in atto nel nostro paese. La chiesa, siamo stati sempre abituati a vederla presente in primo piano nella politica italiana (…) Sono cattolico e praticante (vado a messa quasi sempre), ma non accetto come laico, che la chiesa possa avere tutto questo spazio in televisione. Perchè non darlo alle altre religioni allora? Perchè non mettere nelle scuole i simboli di tutte le religioni? (…) La chiesa cattolica, dicono le statistiche, perde proseliti. Farebbe bene a chiedersi perchè? Io credo che la risposta si trovi nella sua “eccessiva militanza politica”. Se la chiesa tornasse alle origini, e “i signori cardinali tornassero nei loro “benedetti” confessionali, forse avremmo più fedeli convinti e soprattutto più spazio per le notizie del mondo “reale”.
da Gigi Lunari
Buon viaggio! Se al tuo ritorno il conflitto di interessi non ci sarà più, sarà perchè – permanendo gli interessi – non ci sarà più conflitto. Anche l’ordine regnava a Varsavia!