da Francesco Giordano
Caro Sabelli, ho letto la tua intervista al “signor” Morucci e guardando le foto di pagina 107 mi ha preso la curiosità di sapere chi è la persona che manca (il secondo da destra in piedi), perchè è evidente che qualcuno manca. Ero anch’io in quel carcere, ovviamente non nella stessa sezione perchè non dissociato ne pentito come loro. Grazie e buon lavoro
da Walter Lanaro
Cari lettori, Taormina sbattendo la porta se ne va. Si è finalmente arrivati alla resa dei conti con chi, in modo superficiale e considerato, ha infangato la dignità della magistratura e del popolo tutto. Taormina, colui che ha difeso boss della più brutta malavita, si è permesso di chiamare “disonesti” i magistrati. Dove è arrivata l’arroganza in Italia, a quali livelli potrà ancora arrivare? L’attacco di Taormina, è chiaro. E’ stato particolarmente “mirato” contro il pool di Milano, questo credo sia innegabile. Quel pool sempre attaccato ma mai difeso da chi avrebbe dovuto farlo. In primis Carlo Azeglio Ciampi, presidente del CSM ! E poi dal popolo italiano, veloce a dimenticare! Quel pool che si è permesso, contro ogni logica a cui eravamo abituati, a mettere sotto accusa i “potenti” del regime, tra cui Berlusconi.Mai toccare chi conta, ci si brucia! E così è stato, i nemici dell’Italia, come amo definirli, hanno aspettato di avere tra le mani quel potere che gli permettesse di fare “rogo”, di chi vuole solo fare il suo “modesto” dovere di cittadino prima che di giudice. Ed ecco che uomini come Taormina, vengono eletti, “dal popolo”, alla faccia di ogni regola civile e morale. Taormina oggi se ne va, ma la sua ombra rimane. Ci sarà chi continuerà a difenderlo e a compiacersi del suo cristallino operato da sottosegretario. Lui che nelle sue parole parla di rispetto della magistratura, ma solo per quella che non ha “osato sfiorare” il suo padrino di sempre, Silvio Berlusconi. Questa Italia, può solo piacere a chi non ama l’Italia. La cosa strana però: è che buona parte del popolo fa finta di nonvedere. Continuando a votare, i “Taormina di turno”!Bravo Walter, ci hai beccato. Il problema non sono i taormina. Il problema sono gli italiani, sempre alla ricerca di un uomo forte. Ricordo un mitico titolo del Cuore di Michele Serra: “LIMITI DELLA DEMOCRAZIA, VOTANO ANCHE I COGLIONI” (csf)
A Cuba non si respira abbondanza, ma tra i Paesi dell’America Latina è sicuramente quello dove si vive una vita più vicina, per tutti, agli standard occidentali. A volte perfino nello spreco. Così la maledizione di Montezuma, che in Messico è causata oltre che da Montezuma stesso, anche dall’acqua e dal cibo, qui all`Avana è causata dall`aria condizionata. L`aria condizionata va a palla e causa congestioni e cagotti. Perché visto che c’è una seria crisi energetica? La risposta è boh. Arriva Gianni Minà, cubologo (l`unico italiano che sulla sua agenda, alla lettera F ha il numero di Fidel, come lo prendeva in giro Massimo Troisi) e mi precipito a chiederglielo dimenticando che Gianni è troppo innamorato di Cuba per dare una risposta credibile. E infatti spara:”E’ colpa degli americani che hanno lasciato questa abitudine”. E intanto noi muoriamo dal freddo. Vi avevo promesso i titoli dei giornali. Sono sempre più sulla notizia. Titolo del “Granma”, organo ufficiale del comitato centrale del partito comunista di Cuba: “E’ fondamentale la battaglia delle idee di fronte ai miti della globalizzazione neoliberale”. Oggi visiterò la scuola superiore di cinema finanziata da Garcia Marquez con i diritti d`autore dei suoi libri.
Claudio Sabelli Fiorettida Cuba, quinto giorno
Ma Fidel verrà? Qui al 23 Festival del cinema latino americano ogni giorno si sparge la notizia: domani verrà Fidel. E poi Fidel non viene. Avevano detto che avrebbe presenziato allo stupendo concerto di Nicola Piovani. Niente. In compenso ho conosciuto Alberto Granado. Va per i novanta anni ed è un arzillo vecchietto pensionato cubano anche se le sue origini sono argentine. Chi è Alberto Granado? Zucconi. E` l’amico di infanzia del Che, quello che lo accompagnò nel celebre viaggio in motocicletta (mitica Norton 500) per l`America Latina. E che poi rinunciò a una splendida carriera da barone della medicina in Argentina e raggiunse il Che a Cuba. Il racconto di Roberto è entusiasmante ma ci sono anche due libri quindi vi rimando a loro. Resta la mia emozione per aver toccato da vicino la leggenda e ve la trasmetto. A proposito di leggenda ho dedicato la giornata a Ernest Hemingway. Ho bevuto il suo mojito alla Bodeguita e il suo daiquiri alla Floridita. Poi ho bivaccato sulla terrazza del suo albergo, Ambos Mundos e infine mi sono fatto portare alla sua finca, a vedere la sua barca, il Pilar, la piscina dove Ava Gardner faceva il bagno nuda e le stanze dove ha vissuto per venti anni. Splendida villa. Gira da quelle parti anche quello che fu il giovane marinaio del “Vecchio e il Mare”. Dovrebbe aveve attorno ai cento anni. Insomma ho fatto il turista. Fidel non si vede. Viene data per certa la sua presenza venerdi prossimo.
Claudio Sabelli Fiorettida Cuba, quarto giorno
Titola il giornale dei lavoratori, oggi, nove colonne in prima pagina: “Nel mondo vinceranno le idee, non la forza”. Sempre clamorosamente sulla notizia. Il titolo di ieri era praticamente identico e aspetto con trepidazione il titolo di domani. La citta e’ molto bella. Incontro Michele, uno di quei ragazzi che sanno tutto e possono tutto e ci sono sempre nelle grandi citta turistiche. Dice: “Che cosa vuoi fare? Qui a Cuba se magna, se bala e se tromba”. Io gli spiego che siamo in due. “E chi e’ l’altro?” Mia moglie. “Allora se magna e se bala. Non se tromba”. Parla bene l’italiano. Mi dice anche: “Porto i turisti in giro con la macchina dell ambasciata”. L’ambasciata non lo sa naturalmente. E lui non ha la patente. “Qui a Cuba la patente non serve”, dice.Giro la citta con il bicitaxi, un triciclo a gambe umane. Mi chiede due dollari ma mi vergogno. Gliene do’ tre nella mia infinita bonta. Vorrei tentare l’avventura del cammello cubano, il mezzo di trasporto piu’ popolare. Quello che chiamano il film del sabato sera perche’ chi ci sale prova tutte le emozioni del film del sabato sera, sesso, violenza e volgarita’. E per le donne e’ un massaggio gratuito. Porta trecento persone ma non me. Preferisco rimandare l’esperienza a data da destinarsi.
Claudio Sabelli Fiorettida Cuba, terzo giorno
da Natalino Russo – Seminara
Divertiti.Non c’è miglior medicina contro il comunismo che vederlo da vicino e al governo.E’ come l’aiDS:se lo conosci lo eviti.Per intervistare il lider maximo fatti prestare le ginocchiere da Minà.Quando parli di grosso culo delle cubane,ti riferisci ovviamente a quello fisico non nel senso di fortuna vero ? Dicci ti sembra che lì stiano tutti ugualmente bene ? Oppure “Ubi major,Minà cessat”.Voglia di privato,tassisti abusivi,prostitute bambine,dissidenti in galera,ma non era il paradiso in terra?Ah,dimenticavo colpa dell’embargo yankee.Mina si eclissa per 25 anni,Minà invece è sempre qui a menarla su dittature sudamericane e su democrazia cubana.Cent’anni di stronzitudine.
da Aldo Abuaf
Vorrei chiedere al sr. Welby se preferirebbe essere lui a subìre i bombardamenti di magliette cucite dai bambini con ritratti di binladen, komeini, (alla faccia del Corano che vieta la riproduzione dell’immagine) oppure le care vecchie icone di Marx, Engels, Lenin, Stalin, Kruscev, Breznev eccetera. Queste si sono cose che migliorano la qualità della vita e innalzano lo Spirito nel rispetto delle libertà altrui, altro che i nuvenia con le ali. Avanti col gambero compagni.
da Avv. Lina Arena
Credo che Cuba sia il paese latino americano più arretrato e più ignobile perchè invece di approfittare della presenza degli USA il buon Fidel, personaggio terrificante e falso comunista, ha trascinato il popolo verso forme di presunta autarchia facendo loro credere di poter da soli arrivare al socialcomunismo. L’odio contro gli americani è odio contro il progresso, la civiltà e l’istruzione .
Ah, beata Argentina, paese del bengodi! (csf)
da Piergiorgio Welby
Una precisazione; volevo dire a Manuela che – da parte mia – non sono in discussione i comportamenti e la deontologia del personale dei centri di rianimazione o l’assistenza ai malati terminali…e non ho nessun dubbio circa la sua sincerità…sono convinto che tutti operino secondo scienza e coscienza…ed ecco il punto dolente; la scienza. Questa scienza, come Sisifo, inganna la morte ed il suo inganno è per noi fonte di sofferenza…il rimedio è peggiore del male! Ma non può essere chiamata sul banco degli accusati soltanto la volontà di potenza di una scienza che ha perduto di vista la qualità della vita per trincerarsi dietro il paravento di record e primati. E’ tutto l’impianto etico di una società che, tra paradossi e contraddizioni, si limita a seguire la tecnologia invece di guidarla, finendo, così, per assomigliare ad un ” The Guinness book”: il panino più lungo, la salsiccia più lunga…la vita (artificiale) più lunga. Non ci dobbiamo scontrare su come, quando e chi debba “staccare” la spina…bisogna che la scienza si domandi, al momento giusto, se sia lecito “attaccare” o meno quella spina.
da Carlo Sinigagliesi
Berlusconi proprio perchè è intelligente, ed abituato ad usare e manipolare l’opinione pubblica con le TV, sa che il pianto paga in una nazione che non aspetta altro. Come gli si può dargli torto, visto che anche i vetero comunisti passano in massa nelle file di FI. Basti vedere le elezioni in Sicilia di qualche giorno fa. Ho sempre detestato tale personaggio, ma devo purtroppo riconoscergli l’intelligenza di saper manipolare perfettamente l’ignoranza altrui.I comunisti l’avevano fatto con gli operai, la cui ignoranza era solo mancanza di istruzione, Lui fa leva sulla sensibilità nostra alla difesa del nostro orticello. A tutti, e non esagero a confermare a tutti, dà fastidio l’atteggiamento della Magistratura Italiana che non è in grado di punire come vorremmo i reati che ci toccano personalmente: lo scippo, il furto in casa, l’imbroglio, lo spaccio, reati che sono eseguiti in gran parte da extracomunitari, da qui il nostro risentimento generale verso di loro. Lo si può negare?. Quindi siamo astiosi verso la magistratura che non punisce i colpevoli, con un permissivismo che ci dà fastidio. Quale migliore terreno per il B.? E’ facile insistere sulla Magistratura, tanto chi andrà ad approfondire la questione rogatorie, almeno tra i normali cittadini, si dà per scontato il suo punto di vista. Amaro, ma a mio parere funziona così.