da Aldo Abuaf
Complimenti, stai visitando Cuba peggio dei “burini” nostrani. Se vuoi paragonare Cuba al Brasile (e perché mai? il Brasile è quasi lontano come l’Italia) dovresti prendere anche i paragoni di prima del ’59 e non solo quelli addomesticati che paragonano Cuba 2000 con Cuba 1958 o con gli altri Paesi latini attualmente. La storia non si può ignorare e nonostante Batista, dal punto di vista economico Cuba era ben più avanti degli altri “cugini” e il Peso valeva più dell’oro. In quanto a ferocia e corruzione di regime hanno solo cambiato uniforme, dai gessati e smoking alla divisa verdeolivo. Perché non chiedi alle migliaia di cubani divisi per deecenni dalle proprie famiglie cosa ne pensano del caso Eliàn? Quanti Eliàn ha fatto Fidel senza che nessuno dicesse niente? Aspettalo pure, ma sappi che salvo quando non ne può fare a meno, solitamente appare dove non è atteso e viceversa. Dovrebbe apparire alla chiusura del Festival, per la cena d’onore al Palacio de la Revoluciòn. Li te lo godrai in tutta la sua gigioneria a uso di stranieri, meglio se giornalisti o politici. Sei caduto anche tu nella trappola. Se non sei “offeso” anche stavolta, al tuo ritorno, mi piacerebbe esporti il punto di vista di un’altra Cuba. Che non deve necessariamente essere di destra.
da Lorenzo Asnaghi
Avv. Arena, mi rivolgo a Lei. Non sono comunista, la mia ideologia è e resterà sempre a destra. Ma verso una destra onesta. Lei etichetta i comunisti come terroristi del diritto? Mi dispiace, Lei e il Suo governo siete terroristi del diritto. Cosa c’è di peggio che cambiare le regole del gioco, dall’alto delle cariche, a proprio piacimento? Cosa c’è di peggio che fottere validi insegnanti universitari, come avvocati, alla gente che ha il DIRITTO di studiare, per risolvere le proprie marachelle? Cosa c’è di peggio che promettere alla gente mari e monti per tutti, e poi attuare una politica per se stessi? Cosa c’è di peggio che andare contro una politica europea anti terrorismo, facendo fare all’italia intera figure di merda? Cosa c’è di peggio che professare la divisione delle carriere, quando la persona del presidente ricopre più di dieci cariche? Cosa c’è di peggio che professare la divisione delle carriere, e poi assoldare professori universitari come fidi avvocati (perchè quelli fanno comodo, allora niente divisione delle carriere!)? Mi risponda, la prego. Ma senza dire che sono un traditore o un farabutto che ce l’ha con lei.
da Piergiorgio Welby
Guzzanti free climber? Chi lo avrebbe mai detto! Eppure questa notte, durante la rassegna stampa su RAI 1, si è esibito in una ascensione irta di difficoltà. La vetta era costituita dal mandato di cattura europeo. Il nostro scalatore, finita la salita, più che un vittorioso Messner somigliava ad un esausto pinocchio. Dalla matassa delle sue argomentazioni, più incomprensibili del verso saturnio di Livio Andronico, spuntava sempre il filo ribelle del conflitto d’interesse. L’Europa non è un penitenziario…è più simile ad un hotel e se il sinistrume che ammorba i corridoi è così insopportabile…basta pagare il conto ed andarsene. Bisogna essere conseguenti e, dopo aver mollato gli ormeggi, fare rotta verso le americhe. Non è detto che troveremo un attracco in qualche porto nordamericano ma…potremo sempre gettare l’ancora in un tranquilla caletta sudamericana
da Natalino Russo – Seminara
Hasta la vista Claudio,Sig:Lanaro scusi, ma se Taormina è reo d’aver difeso i peggiori mafiosi l’Avv.Calvi per aver difeso i terroristi cos’è?Veda noi non siamo incazzati perchè Borrelli,Caselli & C. hanno inquisito Craxi,Berlusconi,Andreotti & C.collezionando più sconfitte(assoluzioni)che anguille nella valle di Comacchio,ma che non abbiano fatto lo stesso con chi,dopo aver preso il miliardo di Gardini,votò a favore degli sgravi fiscali pro Gardini,cioè i comunisti.Se il 73% degli italiani non si fidano della magistratura sarà mica colpa mia o sua,c’entreranno pure qualcosa i pool di Palermo e Milano i cui capi anzichè essere puniti sono stati promossi.
da Avv. Lina Arena
La sinistra italiana ha intrapreso un’altra attività: la caccia all’uomo. Al comunista interessa solo la morte naturale o civile del capitalista. Ed il processo è lo strumento, da sempre, ritenuto il più adatto. Cordialità da una sodale di Taormina.
Ho incontrato la spia. Anzi, l’ex spia. Faceva il doppio gioco. Lavorava per la Seguridad, ma anche per la Cia. E’ un italiano che si e’ trasferito a Cuba, innamorato di Cuba. Quando la Cia si accorse che il suo vero amore era Fidel, la spia passo’ momenti difficili, ma se la cavo’. Certo, non e’ tranquillissimo quando viaggia in Italia o nel resto del mondo, e non puo’ permettersi vacanze a Miami. Ma mi e’ sembrato sereno lo stesso. E quando finira’ l’embargo? Quando gli americani torneranno a Cuba. Semplice – dice – togliero’ le mie piante dal giardino e le sostituiro’ con cavalli di frisia.Ho affitatto una macchina e parto per un giretto dell’isola. Destinazione Trinidad, Cienfuegos, Santa Clara e infine la spiaggia che dicono fantastica di Maria La Gorda, Maria La Grassa. Non so se in questi posti trovero’ Internet. Speriamo. Tornero’ venerdi, in tempo per Fidel.
Claudio Sabelli Fiorettida Cuba, ottavo giorno
Giornata dedicata a una rilassante passeggiata in Avana Vecchia. Andar per mojitos. Un bar, un gruppo che suona, un mojito. Il mojito sembra una bibita ma e’ un cocktail alcoolico. Va giu’ facile ma poi colpisce. Non vi dico le mie condizioni alla fine. Nelle orecchie tante percussioni, nella testa tanta confusione. Passeggiata sul Molecon, uno dei piu’ lunghi lungomare del mondo. Da una parte l’oceano, dall`altra una serie iinterminabile di palazzi in via di ristrutturazione. Quando l’opera sara’ finita il Malecon sara’ irresistibile.La sera finisco al bar Nostalgia dove per 15 dollari (mica poco per queste parti) ascolto Barbarito, uno dei reduci del Buena Vista Social Club. Fidel viene dato per certo. Venerdi.
Claudio Sabelli Fiorettida Cuba, settimo giorno
Sono arrivate giornate splendide e L` Avana e` esplosa in tutta la sua bellezza. Pezzo a pezzo la stanno restaurando nella sua parte vecchia e vengono fuori piazze incantevoli, vicoli affascinanti. Il sistema con la quale la stanno “bonificando” andrebbe preso ad esempio. Gli abitanti vengono temporaneamente fatti sloggiare qualche centinaio di metri piu’ in la’ in costruzioni temporanee e appena i lavori sono finiti riprendono possesso delle loro case. Mica male se pensiamo a quello che succede dalle parti nostre dove gli abitanti vengono deportati nelle periferie orrende e al loro posto arrivano i mille negozi Benetton o le multinazionali o le finanziarie. Sara’ che in questi giorni di tempo stupendo, di sole rinfrescato dal vento, anche il comunismo perde quegli aspetti di stupida burocrazia statale centralizzata che si porta inevitabilmente dietro? Puo` darsi. Perfino la visita alla scuola di cinematografia non mi lascia deluso come dovrebbe. Edifici gia’ degradati, prezzi elevati, attrezzatura minima, risultati molto ridotti, linguaggio burocratico. Ma oggi riesco a vedere gli aspetti positivi, gli sforzi di un popolo che non va confrontato con il Canada o con gli Usa, ma con il Brasile, col Guatemala. E nel confronto esce trionfatore.Scrive Roberto Goracci nel suo libro “A este dell’Avana”: “Chi viene a Cuba per un paio di settimane se ne ritorna a casa con le stesse idee di quando e’ partito. Se sei di destra, vedrai solo poveracci senza liberta`, che si arrangiano per vivere, sotto il regime di un dittatore assassino. Se sei di sinistra, noterai un popolo allegro e spensierato, che attraversa un momento difficile, ma all’ombra delle sue conquiste sociali, guidato da un capo carismatico”.
Claudio Sabelli FiorettiDa Cuba, sesto giorno
da Piero Carbone, Palermo
Sono un insegnante in una scuola di frontiera e volevo semplicemente comunicarle il mio disagio nel dovere insegnare ai ragazzi l’Educazione civica, insegnare la natura, le funzioni e la “bontà” delle Istituzioni che ogni giorno sui giornali e sulle televisioni, tramite i loro Rappresentanti, si denigrano, si attaccano, si infangano reciprocamente. Che fare? Far finta di niente o praticare la morale gesuitica: insegnare ma con una bella riserva mentale e… morale! Come educazione “civica” veramente niente di male. Come far capire che lo Stato è la massima esppressione del vivere associato?Il mio disagio, dicevo. Vorrei poter girare le sue eventuali riflessioni ai miei alunni, ai cittadini-alunn, futuri contribuenti elettori spettatori…Niente disagio, Piero. Bisogna continuare a comportarsi come se la situazione fosse normale. Se lei continuera’ ad insegnare educazione civica bene i ragazzi si accorgeranno da soli che qualcosa non funziona. Io sono sempre piu’ convinto che l`Europa ci salvera’. I fatti di questi giorni danno ragione a questa teoria. L`Italia non si puo` permettere di diventare il terzo Mondo della Comunita’ europea. (csf)
da Marco Brando
Ciao Claudio. Sai che le tue interviste mi piacciono proprio? Questa serie sui “voltagabbana” poi è molto interessante. E mi fa pensare: quando nel 1979, ai tempi dell’università, passai dal cosiddetto Movimento di allora alla Fgci ci fu gente che mi tolse il saluto (e quasi non mi salutano più neppure oggi, anche se magari sono diventati di An o di Forza Italia). Quando per l’Unità mi occupai del “caso Sofri”, nel 1988, all’epoca degli arresti, i colpevolisti del Pci mi accusarono di essere innocentista, gli innocentisti di essere colpevolista. Dovetti anche litigare con Renzo Foa e ne scaturì un’assemblea all’Unità di Milano che finì sui giornali. Quando seguii “Mani Pulite” (mannaggia, a febbario saranno 10 anni dall’avvio…) un parte del Pds disse che ero appiattito sui magistrati; i pm milanesi invece, tranne D’Ambrosio, pensavano che io fossi la quinta colonna del Pds al Palazzo di giustizia (e pensare che dopo la fine del Pci non mi sono iscritto più a niente). In compenso Liguori, che già ce l’aveva con me per il “caso Sofri” (ovviamente, secondo lui ero un forcaiolo) ma nel frattempo era diventato craxiano in attesa di trasformarsi in berlusconiano, mi dedicò alla fine del ’92 una campagna, attraverso il “Giorno” (e con l’aiuto di Feltri allora direttore dell’Indipendente), per sostenere che ero il comunista cattivo capace di obnubilare la mente degli altri cronisti di Tangentopoli. Nel 1998 me ne sono andato dall’Unità perché sottostare, ed essere preso a pesci in faccia, dal dalemismo trionfante attraverso i Velardi e i Rondolini mi pareva peggio che avere un padrone doc. Approfittai della buonuscita e me ne andai. Riuscii ad entrare di straforo a Mediaset, come autore e con un contratto a termine. Il Corriere scrisse: “Brando va a Mediaset”, tanto che sembrava avvessi preso il posto di Sposini. Così nel regno del Biscione molti dissero: “Oddio, è stato preso un dipietrista”, anche se a me Di Pietro, come politico e in parte come magistrato, non è mai piaciuto. Quasi quasi, invece, per alcuni colleghi – colpiti davvero dal caro fuoco dipietrista – ero diventato un berlusconiano. Tanto berlusconiano che, scaduto il contratto, rimasi disoccupato. Finché incredibilmente mi prese “Tv Sorrisi e Canzoni”, dove mi sono occupato di attualità. Ma anche lì ero “l’ex dell’Unità”, mentre per altri ero diventato ancor più berlusconiano. Infine, tornando dall’Albania ai tempi della guerra, ho conosciuto, quasi tre anni fa, la mia attuale compagna, che abita a Bari. Così, quando ha aperto il “Corriere del Mezzogiorno”, figlio di secondo letto della Rcs, sono finito qui. Per amore, ma grazie a Marco Demarco, mio ex vicedirettore all’Unità. Ora qualcuno da queste parti pensa che io sia diventato, nel mio piccolo, romitiano, mentre altri hanno già fatto girare la voce che il solito “comunista cattivo”, con l’aiuto di altri, si è appropriato un piccolo pezzo di “potere” pugliese.Strana la vita.Strana davvero la vita, caro Marco. A me, quando ti leggevo, mi sembravi soltanto bravo. E invece eri comunista. (csf)