da Vittorio Grondona
Il Ministro Castelli ha dichiarato a “radio anch’io” di avere frequentato il liceo classico e quindi tale prerogativa l’ha convinto di essere in grado di parlare un italiano corretto che tutti dovrebbero capire. Ha più volte ripetuto che il governo vuole la divisione delle finzioni e non la divisione delle carriere dei Magistrati… I giornali continuano però a non capire… Vedi la Repubblica di oggi per esempio a pagina 24: “Giustizia, italiani diffidenti” meglio in evidenza nelle domande del “sondaggio fra i Magistrati”.In merito poi a chiarimenti richiesti sul tono del suo discorso fatto in occasione di una recente manifestazione leghista, ha anche affermato che quando si parla in piazza è necessario usare un linguaggio particolare e molto semplice… Chissà cosa ha voluto dire… Ha forse voluto insinuare che i suoi seguaci non capiscono l’italiano?… Mi riferisco ovviamente a quello che lui ha imparato al liceo classico…
da Natalino Russo – Seminara
La Sinistra dice sempre di avere a cuore le sorti dell’Umanità e antepone la dignità dell’uomo all’avidità di denaro dei venali capitalisti. Però io vedo che per loro sono molto più gravi e censurabili i “reati” patrimoniali dei vari Craxi,Poggi Longostrevi o Berlusconi che al limite hanno fatto danni solo all’Erario,che non i “crimini” contro la persona perpetrati da Togliatti,(Gramsci,Triangolo rosso,prigionieri italiani in Russia,Guerra di Spagna)o dai titolari(comunisti dichiarati)della clinica Spallone,convenzionata con la Regione Lazio di Badaloni(aborti al settimo mese,niente esami pre-operatori alle extracomunitarie,altro che Boso o Borghezio).Del resto per mezzo secolo i “massacri finanziari” dell’Imperialismo economico USA sono stati considerati più gravi di quelli “umani e civili”dell’Imperialismo dell’URSS.
da Aldo Abuaf
In merito alla domanda di suor Immacolata a C.S.F., mi permetto di inserirmi e confermarle che a Cuba ci sono missionari cattolici e sue consorelle che lavorano negli ospedali. Molti religiosi sono italiani. Il clero, perlopiù spagnolo e reazionario, ha avuto problemi nei primi anni della rivoluzione castrista con conseguenti espulsioni. Fra i sacerdoti italiani ricordo in modo particolare Don Gino Paoli (proprio come il cantante, ma era trentino, non genovese) che credo sia ormai in pensione a Cavalese, già che deve essere molto anziano (sperando che sia ancora vivo). Tradizionalmente, da molto tempo in quà e salvo piccole parentesi, la Nunziatura all’Avana gode della simpatia di Fidel Castro. Tant’è che si è avuta la visita del Papa, altrimenti molto improbabile.Cordiali saluti e una sana invidia per la sua dedizione al prossimo.
Lascio Trinidad con le orecchie ancora piene di percussioni. Ci sono stato due giorni e mezzo e ci e’ rimasto il cuore. La mezza giornata finale la passo nella Valle de los Ingenios, quella dei zuccherifici e delle distese di canna da zucchero, anche questa eletta dall’Unesco “patrimonio dell’umanita’”. E’ stata la valle della ricchezza dei proprietari terrieri spagnoli che arrivarono a costruire una torre di 44 metri per meglio controllare dall’alto il lavoro degli schiavi. Tutto fu distrutto tra la prima e la seconda guerra di indipendenza ma ancora oggi ci sono coltivazioni e fabbriche di zucchero che a dire il vero appaiono piuttosto fatiscenti ad un occhio poco esperto. Fra 15 giorni comincia il taglio delle canne. Peccato non esserci. Una antica dimora signorile, a Manaca Iznaca, sotto la torre, e’ oggi un buon ristorante. Un’altra, molto bella e romantica, praticamente introvabile senza chiedere cento volte la strada, si chiama Casa Guachinango. E’ meta di turisti a cavallo, in bici o a piedi. Ci arriva anche un treno che attraversa tutta la valle e aspetta i turisti nelle varie stazioni. Edelmo, il simpaticissimo gestore che sa il tedesco perche’ ha vissuto cinque anni in Germania Est, mi accoglie dicendomi che non c’e’ gas, quindi niente pappa. Ma poi si commuove, prende del carbone e cucina un’ottimo pollo. E’ cuoco ma anche barman. Mi insegna come fare un moijto (chi vuole la ricetta non ha che da chiedermela) e mi dice se gli rimedio un contratto per venire a fare un paio di mesi il barman in Italia. Qualcuno ha un’idea?Parto per Santa Clara, omaggio doveroso al Che. Citta’ deludente ma domani vado in pellegrinaggio.
Claudio Sabelli FiorettiDa Cuba, dodicesimo giorno
Sono a Trinidad, citta’ magica e la maggiore magia si trova in Plaza Mayor, naturalmente. Una citta’ coloniale, talmente bella che l’Unesco l’ha dichiarata “patrimonio dell’umanita’”, citta’ da proteggere. Speriamo che ce la faccia a proteggerla ma per sicurezza vi consiglio di venirla a vedere subito, prima che si deteriori. Le strade sono costruite con grossi ciotoli, le case sono quelle dei secoli scorsi, da ogni cortile, da ogni locale, da ogni casa escono fiumi di salsa e di musica tradizionale. Dalle strade si possono vedere gli interni delle case protette solo da grandi grate di ferro battuto. E si vedono le vite umili dei campesinos che si riposano sulle sediea dondolo, guardando la televisione, in vecchi e sontuosi locali arredati di mobili antichi e preziosi. I palazzi piu’ monumentali sono stati trasformati in musei (il museo romantico, il museo archeologico, il museo storico, il museo architettonico). Attorno alla Plaza Mayor la musica non smette mai, soprattutto sulla scalinata della casa della Musica dove praticamente io bivacco alternando il solito mojito al cocktail locale, la canchanchara, o qualcosa del genere (lo faccio per omaggio alle tradizioni locali: il mojito resta il migliore). Ogni gruppo che suona ti vende il suo CD e io li compro tutti, mi sembra una specie di tassa dovuta alla musica cubana, ormai ho lo zaino pieno di Yolanda e di Chan chan. Uno dei ragazzi cui ho dato un passaggio, Yoneisy, mi fa da guida. Ma il suo mestiere e`il guardiano di notte di un parcheggio di camion e non sa nulla della sua citta’. Io me lo trascino dietro e gli spiego tutto. Finisco anche, affascinato dal nome, nel Templo de la santeria. Un grande panzone (El santon Israel) mi fa la “consultasion”. Dice che ho l’ansia, che in casa mia hanno problemi di diabete, di circolazione del sangue nelle gambe, che io ho problemi allo stomaco a causa dello stress e del troppo lavoro. Io, da grande laico, non credo che un santon Israel possa leggermi dentro, sbattendo per terra una ventina di conchigliette. Pero’ ci ha beccato su tutto. Allora io gli chiedo: “Quando moriro’?”“Questo lo sa solo Dio”, risponde il furbastro. La sera Yoneisy mi porta in una casa particular (la risposta privatistica all’economia centralizzata comunista) a mangiare aragosta. Per lui sembra la prima volta. Guadagna come tutti gli operai cubani 120 pesos, l’equivalente di 5 dollari. L’aragosta costa dieci dollari.
Claudio Sabelli FiorettiDa Cuba, undicesimo giorno
da Suor Immacolata Gargiulo
Caro dottor Sabelli Fioretti, leggo che lei si trova in vacanza a Cuba. La invidio molto, è un posto che non ho mai visitato. Mi fa piacere che ci sia andato con sua moglie, perché mi hanno detto che c’è anche un forte turismo a carattere sessuale, e io ritengo che questo sia un fenomeno deplorevole. I suoi resoconti sono molto interessanti. Mi piacerebbe sapere se esistono missionari cattolici a Cuba, e come si trovano. Qui da noi tutto bene, come sempre si lavora duro ma con grande serenità. I bambini mi chiedono dell’Italia. Io ho mostrato loro la sua foto, e la cosa li ha molto divertiti. Hanno deciso che lei è “lo zio con la grossa barba”. Il nome Claudio gli era già familiare, perché ricorderà che un bambino è stato battezzato così. Hanno detto che lei sembra un po’ grasso, e molto vecchio: sa come sono irriverenti i bambini. A presto, veda di stare bene.
da Claudio Secci
Caro Claudio, la prima cosa che voglio dirti è grazie. Sono tuo appassionato lettore (le interviste sui voltagabbana mi fanno impazzire) nonchè collega agli inizi. Ho letto del tuo blogspot e mi hai dato la voglia per creare il mio. Era tanto che ci pensavo, adesso l’ho fatto. http://claudiosecci.blogspot.com/Veniamo a Cuba. Ci sono stato quest’estate, una settimana. Varadero, posto turistico poco attraente. Escursioni all’Avana e alla Baia dei Porci, di cui hai già detto. Un giorno, con una coppia tosco-danese, abbiamo affittato lo scooter e ci siamo girati un po’ di paesi nei dintorni di Varadero: Maximo Gomez, Perico, Cardenas (il paese dove c’è il museo del bambino Eliàn). E’ il ricordo più bello che ho. Mi permetto di consigliartelo. Noleggiati uno scooter e girati paesini così. Senti gli odori mentre percorri strade zeppe di buche, entra in quartieri che sembrano il Bronx ma dove nessuno ti punta una pistola, fermati a bere qualcosa in posti dove i turisti non passano. Cuba è un posto fin troppo romanzato ed esaltato in Italia. Ma le sue mille contraddizioni ti lasciano dentro qualcosa di forte.
da Lorenzo Asnaghi
Pur essendo io contro Berlusconi, devo ammettere che stavolta il governo ha avuto ragione ad avere a che dire sull’istituzione del mandato di cattura internazionale. Per i profani, questa legge permetterebbe ad un individuo, per esempio spagnolo, di essere processato e condannato in francia per avere proferito dichiarazioni razziste. Come si può fare tutto ciò senza questi fondamentali parametri:a) una costituzione europeab) i codici penale e proc.penale europei3) un tribunale europeo.Come è possibile? Io ho tutto il diritto di non conoscere le leggi degli altri stati, non potrei essere mai condannato per un reatucolo come le dichiarazioni razziste (reatucolo in confronto al terrorismo) secondo i codici pen. e proc. pen. di un altro stato. Risolviamo i problemi indicati in a,b,c. Allora mi va bene. Così come lo si vorrebbe, questo istituto è confuso e antigiuridico.
Caro Lorenzo, non credo che le cose stiano come tu dici. Voglio informarmi meglio, ma credo che si tratti solo di mandati di cattura, non di processi. Comunque se vogliamo stare in Europa e vogliamo che prima o poi questa realta’ diventi uno Stato, questa e’ la strada giusta, anzi, l’unica strada (csf)
da Piergiorgio Welby
I rospi sono indigesti? Dietologi e nutrizionisti sono concordi nell’affermare che i rospi sono come la frittura; una tantum non nuoce ma…quotidie…il fegato finisce per risentirne e con lui ne risente la bile e tutto il processo digestivo e, si sa, chi non digerisce bene diventa nervoso, irritabile, di malumore. Ecco spiegato perché il vicepresidente del consiglio, il signor Fini, da un po’ di tempo non fa più quelle belle battute che erano diventate un suo stilema…e nemmeno ricorre a quegli aforismi krausiani che tanto amava. D’altronde mandar giù rospi un giorno sì ed uno no rovinerebbe il migliore dei fegati…Taormina, le rogatorie, il mandato di cattura europeo, l’amnistia…ahò mica so’ rospetti! Questi sono signori rospi. Mi preoccupa il pensiero di cosa gli accadrà se dovesse continuare a mandar giù rospi per cinque anni…
da Andrea Turchi
Per deformazione professionale faccio molto attenzione alle parole; soprattutto quando pronunciate e scritte in modo accidentale e casuale, molto rivelano su modi di pensare che potrebbero diventare ( o sono già) dominanti. Televisione e radio sono un’ottima fonte per questo osservatorio logico-linguistico . Due esempi : nel tg1 di 3 giorni fa, veniva detto che, a seguitodella conquista di Kandahar si aveva notizia di ‘ tipici (sottolineo tipici) episodi di saccheggio e violenza che si verificano in questi casi’ ; nel gr3 di domenica 9, l’attentatore palestinese kamikaze di Haifa , che per fortuna ha provocato in questo caso solo feriti, ‘è stato finito dai soldati israeliani perché (sottolineo perché) non era morto nel l’attentato’. Non aggiungo molto : queste parole dicono molto su come la testa di molti si sia voltata al peggio, assumendo la barbarie della guerra come norma e conseguenza del nostro agire.