da Oreste Tappi
1. Su “Repubblica” dell’ 8 novembre (p.3) Sebastiano Messina nota con soddisfazione, mi pare, che per il dibattito sulla guerra la Camera era “insolitamente affollata -come mai era successo durante una partita della nazionale-“, quando i rappresentanti del popolo sovrano è normale che se ne stiano davanti alla tv (comunque questa era un’amichevole!).2. La costituzione è cosa vecchia (e nessun presidente si preoccupa di farla stare nelle case degli Italiani), mentre patrie e bandiere, cioè l’ 800, sono la modernità.3. Quelli che si sono accorti dell’oppressione delle donne afghane “grazie” a Bin Laden, lo sanno che patria ha a che fare con patriarcato e la guerra con la virtus del vir, cioè con la violenza dei maschi? La filologia non basta a capire, ma un po’ aiuta a non mistificare.4. I valori dell’occidente li difende chi difende l’uguaglianza, il ripudio della guerra, la presunzione d’innocenza, Cesare Beccaria sulla tortura e sulla pena di morte…5. Alleati vuol dire proni e acritici?6. Ci sono più terroristi “islamici” (coi loro soldi) in Afghanistan o negli USA e in occidente?7. Secondo l’art.3 della costituzione, il crocifisso nei luoghi pubblici non ci dovrebbe proprio stare. Però a scuola i problemi sono sempre “educativi” e vanno gestiti come tali. L’ insegnante può proporre alla classe, per esempio, di mettere il crocifisso su una parete dell’aula dove tutti possano attaccare anche altri simboli, ritagli di giornale, fotocopie da libri, ecc., che ritengano possano stare sotto un comune denominatore positivo (il prete cattolico Lorenzo Milani proponeva “minoranze intelligenti”). Nel dubbio, si discute ordinatamente e con rispetto di tutti, che è sempre una cosa istruttiva.
Oreste, mannaggia, 500 battute!!! (csf)
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