da Mario Brandalise
Caro Sabelli, dopo aver letto il suo commento alla mia lettera ho avuto qualche dubbio sul fatto di non essermi spiegato bene. Dubbio confermato da quanto ha scritto un frequentatore del sito. A me non interessa sapere perché i comunisti diventano berlusconiani. In fondo ce lo ripetono da anni e le motivazioni sono più o meno quelle sintetizzate da lei. Le domande che le suggerivo, avrei voluto che lei le rivolgesse a quelli che la gabbana non l’hanno voltata, ma si sono limitati a risciacquarla nel fiume della cultura liberale. Il tono inquisitorio, la lampadina puntata in faccia come nei polizieschi americani, non dovrebbero servire a promuovere una specie diprocesso per apostasia, ma ad ottenere delle risposte sincere, nongeneriche; delle riflessioni sulla propria storia personale. Alle domande :come , quando e perché ho smesso di essere comunista, dovrebbero rispondere i vari D’ Alema, Fassino, Berlinguer…Le interviste potrebbero intitolarsi: “I conti col passato”.
Una proposta: perché non rispondono quelli di noi che hanno smesso di essere comunisti? (csf)
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