da Aldo Abuaf.
Per evitare equivoci dirò subito che nella mia sala troneggia il ritratto del Che e che ho conosciuto buona parte della famiglia Guevara: Ernesto (padre), Celia, Anamaria e Juan Martin, tre dei suoi fratelli fra i quali Anamaria e morta a Cuba vivendo da proletaria avendo sempre rifiutato privilegi di sorta. Erano (e sono ancora i vivi) dei grandi idealisti tanto che il “Guerrillero Heroico” si è immolato per questo pertanto, prenderlo a simbolo del “pacifismo”, mi sembra quantomenoignorante. Se non offensivo. E i media tacciono e non spiegano o si arrampicano sui vetri (bello no?) per giustificare che c’è una guerra “buona” come quella di binladen o dei palestinesi e una “cattiva” degli americani, israeliani e berlusconiani. Ti prego, se devi rispondere, fallo chiaramente perché altrimenti potreitravisare nuovamente le tue non parole.
Dimmi un solo giornale che abbia definito “buona” la guerra di Bin Laden. Uno solo. Dimmi un solo pacifista che abbia come simbolo Che Guevara. Uno solo. (csf)
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