da Lorenzo Asnaghi
Caro Claudio, sono rimasto sconcertato dalle critiche a Prodi (politico che non mi è mai sinceramente piaciuto) da parte dell’Unione Europea e da alcuni giornali, in ispecie tedeschi, per essere politicamente “troppo italiano”. Beh, sono contento che Berlusconi lo abbia difeso, e così anche Ciampi. L’UE non fa altro che marciare sulla nostra indecisione, sulle nostre ambiguità, sul fatto che siamo noti per la nostra incapacità di farci rispettare all’estero (e per rispetto non intendo sganciare bombe a chi critica, intendo reagire con valide argomentazioni). Famosi e innumerevoli sono i casi in cui, dopo una critica dall’UE, il governo nostrano, di destra o di sinistra, ha abbassato le brache dando la colpa al governo precedente, e così via. Siamo scandalosi. L’UE “ci dice cosa dobbiamo mangiare, come dobbiamo parlare (tra 3 secoli l’italiano sparirà), che guerre dobbiamo combattere, cosa dobbiamo distruggere delle nostre tradizioni per essere fedeli all’unione… questi sono i vantaggi? L’euro creerà il CAOS più totale. E il problema delle immigrazioni? dove si è visto l’aiuto dell’UE in italia per risolvere questo grave problema? -è un problema italiano- sentenziò il parlamento europeo.” (Pino Rauti). Non che io sia un profondo estimatore di Rauti, però mi rendo conto che c’è troppo pregiudizio nei suoi confronti. Io stimo moltissimo anche Bertinotti, pur non pensandola come lui.(500 battute????? ma dove?? ma se inserisci dei romanzi…non vale… censura del giornalista!!! Mi appello all’art. 21 della costituzione!!!!)
Oggi sono troppo buono. Però non sono d’accordo sull’Europa. L’Europa è la nostra salvezza. Di fronte a governanti che fanno solo le leggi che interessano personalmente, l’idea di stare in Europa è l’unica che mi rassicura un po’. Un po’, mica tanto. (csf)
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