da Grazia Sampietro
Carissimo Claudio, ti ringrazio di avermi mandato il messaggio sul rutorno di Gino Strada a Kabul. Devo dire che la tua stessa gioia è stata la mia, soprattutto ieri sera quando al Tg1 (e non su quello della 8, come mai?) è stato fatto vedere proprio in rientro di Gino e dei suoi collaboratori all’ospedale di Kabul. La gioia nella voce di Gino, l’orgoglio di dire al mondo ‘siamo tornati’. E’ grande, grande come dovrebbero essere tutti in questo momenti, senza fare marce sensazionali che non gratificano nessuno, ma dividono e basta. Se si pensasse a chi veramente muore e soffre……..già….. Basti solo pensare al fallimento a cui sta andando incontro anche la conferenza del WTO, le multinazionali non vogliono cedere sui brevetti dei farmaci salvavita e gli stati cosiddetti ‘civili’ (America in testa) non cedono sulle emissioni di anidride carbonica responsabile dell’effetto serra, anzi, visto che gi stati poveri non ne producono, vogliono appropriarsi delle loro quote. Ti pare una cosa sensata? Fino a quando sopporteremo? Ti pare giusto che continuino ad esistere la serie A, B e ZETA del mondo? Già…..ma parlarne tra di noi non è che serva molto. Chi decide è su un altro pianeta.
La 8 aveva il filmato del ritorno di Gino Strada a Kabul. Non l’ha mandato per evitare facili strumentalizzazioni, per evitare che si dicesse poi che siamo dei terroristi e in fondo anche perché, come tu sai, nè con Gino né con Strada. (csf)
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