Confliggono o non confliggono gli interessi del ministro Lunardi che caldeggia la riapertura del traforo del Monte Bianco, lui che ha una società che ha realizzato la progettazione dei rifugi di emergenza? Confliggono o non confliggono gli interessi del ministro Lunardi che è interessato anche al passante autostradaale di Mestre? D’accordo, confliggono molto di più gli interessi del suo premier (a proposito, avendo finito le leggi Salvasilvio e Salvacesare, possiamo aspettarci che faccia anche qualche legge Salvaitalia?). E saltuariamente confliggono anche gli interessi di Taormina che ogni processo, schizofrenicamente, deve decidere se fare il tifo per lo Stato parte civile o per l’imputato da lui difeso. Ricordo una battuta di Altan. Grosso modo: “Conflitto di interessi? Ma quando mai? I miei interessi vanno d’accordissimo fra di loro”. Conclusione: gli interessi del ministro Lunardi non confliggono più della media. Questo governo è tutto un conflitto misto (battuta!!!).E allora non posso fare a meno di appassionarmi alla ricerca lanciata da Aldo Grasso il quale, per mestiere, è costretto anche a vedere le trasmissioni di Iva Zanicchi, supplizio che a me è risparmiato. Iva ha ospitato la signora Longari e Mike. Ricordate? “Ahi ahi signora Longari, mi è cascata sull’uccello!” Aldo Grasso l’aveva anche raccontato, questo episodio, sulla sua autorevole “Storia della televisione”. Ma davanti ad Iva i due hanno smentito. Urge trasparenza. Si faccia chiarezza. Aldo Grasso ha invocato la testimonianza di Barbara Scaramucci, che gestisce la videoteca Rai. Per favore, non si perda tempo. Tutti noi attendiamo. E speriamo che sia vero. Non possiamo accontentarci della famosa frase rivolta al sub Bottesini: “Non faccia il modesto, lei è un sub eccezionale, io sono un sub normale”.Mi rimane un dubbio: come mai Cesare Previti che non poteva andare in tribunale perché convalescente per l’operazione all’anca, è potuto andare tranquillamente a cena da Silvio? Non è il solo dubbio. Mi chiedo che cosa intendesse dire Massimo D’Alema quando dopo la marcia Perugia-Assisi, si lamentò di non avere sentito nessuno slogan contro il terrorismo. Io non c’ero, do per scontato che fosse vero. Ma avevo anche letto che Massimo D’Alema aveva detto che senza l’apporto dei militanti del suo partito, i manifestanti sarebbero stati molti di meno. Se ne deduce che: 1) alla marcia c’erano molti Ds; 2) che nessuno di questi Ds ha mai scandito uno slogan contro il terrorismo; 3) che D’Alema è presidente di un partito che se ne frega di quello che pensa il suo presidente.Detto questo c’è da segnalare che Francesco Caruso, portavoce dei no-global della Campania, ha detto: “Il premier meriterebbe due ceffoni reali e ben sonori”. Dio, mi tocca difendere Berlusconi. Certa gente meriterebbe veramente due sculacciate.E che dite di Fabio Garagnani? L’ottimo deputato bolognese di Forza Italia, scandalizzato dal comportamento di alcuni professori, naturalmente comunisti, che parlano male di Berlusconi in classe, ha attivato un numero telefonico, il 3358179528, sospetto il suo telefonino, al quale possono accedere “tutti coloro che volessero denunciare campagne antigoverno nelle scuole”. Sacrosanto. Ma perché non gli telefoniamo, il numero è sempre quello, anche per denunciare le campagne nelle scuole a favore delle iniziative del governo? Per esempio tutti quei professori che propagandano la manifestazione governativa del 10 novembre a Roma? Vi ripeto il numero: 3358179528.
Claudio Sabelli Fioretti29.segue
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