da Fabrizio Manna
Un mese fa mi sono beccato una pesciata in faccia per avere espresso educatamente un dubbio ed un motivato dissenso sul nuovo Vangelo del Neneismo. Pochi giorni fa (“Gli americani sono cattivi …” – Lista del 10.11) ho ricevuto una nuova bacchettata, attraverso polemico sarcasmo indirizzatomi, per avere, come ognuno può leggere, controbattuto in modo cortese e corretto, dicendo fra l’altro che “io mi sforzo” (ed è sempre uno sforzo, per tutti) di valutare cose ed avvenimenti senza pregiudizi : questo è stato tradotto in un’accusa ad Altri di avere ed usare pregiudizi (dov’era scritto?). Ne ricavo l’impressione, e se è così me ne scuso, di avere infranto una regola secondo la quale si può liberamente scegliere fra una ottusa e sgarbata aggressività e l’allineamento più completo al “pensiero giusto”. Sono sereno (io), ed eventualmente posso continuare a partecipare limitandomi ad inviare commenti su temi sportivi, o altri ma solo se di pieno assenso a quanto già letto sul sito. Mi chiedo però se questo abbia senso, giacchè ritenevo che il fine principale (e forse unico) dei nostri scambi di opinioni fosse quello di esprimerne di varie, sempre purchè in modo corretto, di confrontarle e quindi di svilupparle e maturarle. Forse è una difficoltà di noi italiani (offro, gratis, un luogo comune) a svolgere una corretta discussione senza scivolare nel gigionismo o nella volontà di convincere a forza gli altri, nella lite o nell’irrisione di chi la pensa diversamente, anche se si esprime in modo corretto, nel crogiolarsi nella propria convinzione di essere nel giusto. Non chiedo che questa mia nota sia posta sul sito, anche perché è ben oltre le 500 battute; come nelle precedenti occasioni, mi basta di avere espresso il mio punto di vista. Grazie comunque anche in questo caso per l’attenzione e cordiali saluti
In alcuni casi si può fare eccezione alla regola delle 500 battute. Ma non ci fate l’abitudine. (csf)
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