da suor Immacolata GargiuloGentile dottor Sabelli Fioretti, lei mi sollecita a dare nuove notizie e mi spedisce copia della sua rubrica. Ciò solletica la mia vanità, e il fatto mi preoccupa. Io trovo che la sua rubrica sia interessante, e lei una simpatica persona. Però devo confessare una sensazione, forse sbagliata. Vede, tutte le faccende italiane su cui molti suoi corrispondenti si esercitano mi sembrano così vacue, insignificanti, e sciocche. Le imprese del Cavalier Berlusconi, gli scritti di Monsignor Maggiolini, perfino le risse verbali fra pacifisti e filoamericani. Caro dottor Sabelli Fioretti, io sono una povera suora che tutti i giorni ha il piacere di assistere e aiutare persone con enormi problemi materiali e spirituali. Quando, per rilassarmi, dedico qualche minuto a Internet, vorrei magari svagarmi, oltre che informarmi su quanto si dice nel mio Paese. Vedo invece che molti miei connazionali hanno solo voglia di insultarsi a vicenda, di trinciare giudizi, in poche parole di perdere tempo prezioso. Basta, fine di questo immodesto sfogo. Chiudo con qualche notizia sulla Missione. Oggi un giovane kenyota di 12 anni, di nome ‘Mbala, ha cantato per me in perfetto italiano una canzone di Celentano. Abbiamo cucinato un timballo di riso con banane (buonissimo). I ragazzi e le mie consorelle la salutano tanto. Potrebbe farmi avere per e-mail una sua foto?
Cara suor Immacolata, che felicità leggerla ancora! Ero preoccupato. Lo dico seriamente. Ha ragione sulla nostra vocazione alla rissa. Dovremmo essere più seri. La mia foto? Lei mi colpisce là dove sono più debole, nel mio narcisismo. Quindi gliela manderò. Ma ho bisogno di un po’ di tempo per motivi tecnici. Però mi mandi anche lei una vostra foto con i “negretti”. Serve qualcosa dall’Italia? La nostra lobby può fare qualcosa per voi? Un caro saluto da tutti noi.
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