Adriano Sofri scrive tutti i giorni sul Foglio dei piccoli pensieri. A volte sono splendidi a volte no. Oggi la giornata è positiva. Ve lo ripropongo tale e quale:“La spedizione dei 5 radicali a Vientiane, solidali con 5 studenti laotiani arrestati due anni fa per aver rivendicato la libertà, e da allora scomparsi, è un interessante caso di guerra asimmetrica. Sono andati fino a lì in aereo, e ne sono scesi invece di dirottarlo contro il palazzo del Pathet Lao. Hanno srotolato uno striscione richiamante alla democrazia e la riconciliazione. Sono stati prontamente arrestati con l’imputazione di attentato alla sicurezza dello Stato. Le reazioni internazionali si sono divise. Qualcuno ha detto: ci mancava pure il Laos. Qualcun altro non ha detto niente. I radicali, tanto per cambiare, hanno deplorato il silenzio. Prima o poi bisognerà che si decidano: o imparano a guidare gli aerei e a buttarli dentro i palazzi, o continuano a pagare il biglietto e a scendere all’aeroporto, e a passare più o meno inosservati. Ci mancava pure il Laos”.Ricordate quello che dicevo ieri? Bin Laden è un divo. I radicali no. Ormai fa notizia anche il cuoco sudanese del simpatico terrorista saudita.
Claudio Sabelli Fioretti25.segue
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