da Piero Di Lauro
Sono credente ma mi indispettisce guardare i Tg di queste settimane e trovarvi sempre gli appelli del Papa: “Fermate la violenza!” e “Non c’è giustizia senza pace!” e “Non fomentate l’odio nei confronti degli altri!” e “Non cedete alla provocazione delle armi!” e ancora “Non sia una guerra di religione!”. Non so se anche Giovanni Paolo II è diventato nel frattempo luogocomunista (o lo è sempre stato con tutta la Chiesa cattolica e la sua dottrina). Comunque la mia posizione è la seguente: o il Papa si decide a dire come stanno le cose oppure tacesse. Per esempio sarebbe meglio dire no ai bombardamenti ordinati dagli americani, no ad una giustizia praticata con la violenza e il massacro, no agli attacchi armati che hanno prodotto morte, massacro, disordine… che hanno colpito ospedali, croce rossa, villaggi. Risultato? I talebani sono lì a comandare, Bin Laden non si trova e 20 cristiani uccisi. Allora sarebbe meglio che la Chiesa osservasse una buona volta il silenzio. Il rispetto.
Come darti torto? Però sono talmente poche le voci che condannano la guerra che tutto sommato si sopporta che il papa faccia queste invocazioni luogocomuniste. Certo, piacerebbe più che le indirizzasse e non fossero così generiche. Ma se dicesse: “Bush, torna a casa”, e poi Bush se ne fregasse, come probabile, come si potrebbe poi andare avanti? Credo proprio che sia un problema di diplomazia. (csf)
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