da Roberto Catani
Carissimo, ti sto leggendo da un po’ di tempo. Pur essendo il fondatore di questo sito, mi sembri tutt’altro che NENEISTA, mi sembri invece molto schierato e come è normale in Italia sei leggermente sinistrorso. Si fa un gran parlare degli errori di bersaglio nell’azione contro i talebani, ma vogliamo fare un confronto con quello che succedeva nella seconda guerra mondiale, quando intere città furono rase al suolo, con numerosissime vittime civili, dal’altra parte l’unico nemico buono è quello morto, non credo che ci siano dubbi in proposito. Credo che se le parti fossero invertite, se ci toccasse ricevere le incursioni dei talebani, non ci sono dubbi che simili cautele non sarebbero nemmeno prese in considerazione. Lo abbiamo visto (e stravisto) l’11 settembre, come si siano premurati di non provocare vittime civili ed altre ce ne saranno nel proseguio di questa maledetta faccenda. E saranno da imputare a persone come te, i fautori del partito dei “SIMAISTI” (simaista è colui che in tutte le cose dice: si…ma, chiaro?).
1) Essere sinistrorso (tu sei destrorso?) non è tanto normale in Italia. Come tu sai la sinistra è in netta minoranza.2) Come ho già spiegato, neneista non vuol dire essere menefreghista, qualunquista o cose del genere. E’ esattamente il contrario. Vuol dire poensare con la propria testa e non accettare che i nemici dei tuoi nemici diventino tuoi amici.3) Per quanto riguarda la seconda guerra mondiale hai perfettamente ragione. Vogliamo continuare così?4) I talebani sono una cricca di fanatici religiosi che si sono impadroniti del potere in un paese che aveva un suo legittimo governo. Sono nemici della democrazia e sono violenti. Basta così perché io possa continuare ad andare avanti senza essere accusato ogni volta di essere talebano?5) Dire, come dici, che le vittime sono da imputare a gente come me dimostra soltanto pochezza intellettuale e già che ci sono vorrei avvertire tutti che non pubblicherò più lettere in cui si dicano cose del genere, di me o di chiunque altro. Vorrei che i toni civili rimanessero la regola. (csf)
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