Il secondo libro che ho scritto sarebbe stato meglio non scriverlo. Era la storia di un clamoroso fatto di cronaca, l’omicidio di Cesare Brin, un farmacista di Cairo Montenotte, presidente della società di calcio Cairese. Il suo cadavere, col cranio fracassato, fu ritrovato in una scarpata. Dell’omicidio fu incolpata una giovane donna titolare di una galleria d’arte di fronte alla farmacia di Brin. Una donna titolare anche di una notevole quantità di mariti, di fidanzati, di innamorati e di amanti, tra cui Cesare Brin. I giornali la chiamarono subito “la Mantide di Cairo Montenotte”. Vi domanderete: perché sarebbe stato meglio non scriverlo, questo libro. Su questo ultimo libro, Amascord, c’è la risposta.
Nessun commento.
Δ