da Gianni Guasto
Nel malinconico autunno di Berlusconi, che sarebbe destinato a essere seppellito da una risata, se non fossimo troppo occupati a piangere per le macerie che si lascia dietro, a far da contrappunto ai perfidi risolini di Merkel e Sarkozy, è rimasto Giuliano Ferrara, che, mettendosi a ballare in piazza con la Santanché, non vuol essere da meno del suo Capo. La vecchia guardia muore, ma non si arrende: riconosciamogli quindi l’ambiguo valore della lealtà, che l’etica picciotta difende con ammirevole coerenza anche se, dalle parti del Diritto, si chiama con un altro nome. Risate anche per lui, quindi. Con tanta tristezza.
Per curiosità mi sono recato ad assistere: ti assicuro, ridevano più di lui che con lui!
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