da Muin Masri
In Tunisia e altrove si è scoppiata una rivoluzione per l’aumento del prezzo del pane. Qui, il primo gennaio d’ogni anno, aumentano il pedaggio autostradale, il gasolio, l’abbonamento Rai, il ticket sanitario, la spesa militare, il prezzo dei giornali, lo stipendio dei parlamentari, la disoccupazione… e nessuno ha mai protestato. L’importanza è che il prezzo delle prostitute rimane invariato, altrimenti il Tg1 e quello di Fede sono capaci di darsi fuoco, e non per protesta, ma per solidarietà con il Sultano.
con buona pace di Masri la Tunisia ha smesso di essere una democrazia quando se ne sono andati i Francesi. Bourghiba era il primo dittatorello, in una lunga lista di paesi “affrancati dal colonialismo”. Masri dovrebbe apprezzare il fatto di vivere in una democrazia come la nostra; non credo senta nostalgia di Hamas..
Caro Goldoni, non bisogna mai accontentarsi del meno peggio, non vi pare? Certo Hamas vuole le donne chiuse in casa e coperte dalla testa ai piedi, invece il Cavaliere vorrebbe tutte le future donne liberamente nude attorno al suo trono. I primi sono fanatici e maschilisti senza alcun dubbio, il secondo invece è un uomo democratico in cerca di un momento di trasporto per il bene del paese, così pare. Il problema casomai è un altro: tutti e due sono stati eletti democraticamente. Povere donne. Povera democrazia.
Per le donne non c’è proprio scampo in questa valle di lacrime. Il Vaticano le fa “solo” lavorare gratis sposandole a Dio con la promessa del Paradiso; il sultano italiano le fa ballare nude in lap o pole dance, più lap che pole stando alle chiacchiere, ma in compenso le paga profumatamente con l’incredibile consenso compiaciuto addirittura di altre donne; le immigrate clandestine più sfortunate sono sfruttate sui marciapiedi; nella vita di tutti i giorni le mamme fanno il doppio lavoro e accudiscono i figli… Quando mai potranno riscattare pienamente i loro diritti in queste condizioni di sudditanza forzata?…
Apprendo con colpevole ritardo che nella colonia Tunisia (così come nella colonie Algeria, o Libia, o Congo Belga, o…) vigeva una democrazia. Immagino le libere elezioni che si sono susseguite in quei tempi dorati, quando la Terra africana era davvero libera… Fermo restando, fuor di sarcasmo, che, acquisita l’indipendenza, quasi tutte le popolazioni di quel disgraziato continente hanno subito di tutto, anche con la complicità delle ex democrazie coloniali.
E’ il segretario del Coisp, Franco Maccari (area centro-destra) che, a proposito del caso Ruby e dell’attacco del premier ai poliziotti colpevoli di non aver fatto trapelare nulla dell’indagine, fa un raffronto tra l’Italia e la Tunisia : “Di fronte all’ennesima offesa della dignità di un Paese civile, possiamo solo commentare che se l’Italia è ridotta ad uno Stato in cui un gruppo di deputati si comporta come una setta delirante che considera il Capo della Polizia un servo, al punto da aspettarsi che calpesti la legge per sottostare al volere del Presidente del Consiglio, allora è consigliabile espatriare subito e scappare nella Tunisia di queste ultime ore, che è certamente più democratica”. Aggiungo: parole sante !
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