da Gianni Guasto
Testa vinco io, croce perdi tu. Così il diktat di Marchionne che ha umiliato i lavoratori della Fiat. Nessuno parli di democrazia: avete visto i sostenitori del SI di fronte alle telecamere dei TG? Con i lineamenti contratti dall’angoscia, scantonavano senza rivolgere lo sguardo alla telecamera. Era vergogna: quella di chi è costretto da un ricatto, per di più nel buio di ogni prospettiva certa, con un piano industriale che nessuno conosce. Dopo questa ferita, che rimane aperta nonostante il buon risultato ottenuto dalla FIOM, sarà meglio che Fassino rinunci a candidarsi a Sindaco di Torino. Le umiliazioni ricevute, di solito, difficilmente si dimenticano.
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