da Muin Masri
Un tempo l’uomo di sinistra aveva a cuore tutte le cause perse, viveva in rappresentanza dei senza lingua, amava la sua compagna al ritmo di musica anni sessanta, andava in vacanza in africa e in india o in campagna, guardava al futuro con fiducia, andava al cinema una volta alla settimana e aveva paura dalla Tv, leggeva i giornali e anche quelli del giorno prima, andava matto per i fumetti satirici e non disdegnava quelli erotici, leggeva romanzi d’amore, camminava leggero e a testa alta, fumava gli spinelli in compagnia, era poco sportivo e magro in faccia, generoso e non accettava critiche da chi non la pensava esattamente come lui, dormiva poco, lavorava sempre, studiava filosofia e giurisprudenza, si laureava fuori corso, ma poteva sempre contare sulla sua compagna fedele e in gamba… un tempo l’uomo di sinistra sapeva, andava fiero e basta. Adesso l’uomo di sinistra è un uomo stanco, e per potere sopravvivere ha venduto l’anima e, di colpo è diventato una causa persa.
Mamma che tristezza!
Sì, ma adesso non esageriamo… l’uomo di sinistra non è mai triste ma ha il dono della depressione e, può sempre trovare rifugio dalla zia Cinzia in campagna. Invece il suo antagonista, il cosiddetto uomo senza cuore, perché vive a destra, lui sì che è più frustrante di una bottiglia di vino vuota e più triste di una canzone di Luca Carboni alla domenica mattina.
Nn sono d’accordo. L’uomo di sinistra non andava in palestra perché non aveva tempo. Lavorava anche da piccolo e spesso studiava di notte. Prendeva sberle dal datore di lavoro a cui durante le vacanze scolastiche estive elementari veniva affidato gratis dai genitori per introdurlo nel mondo del lavoro. E’ cresciuto facendo sacrifici enormi, sconosciuti ai più al giorno d’oggi, fino a conquistare coi denti alcuni fondamentali diritti da sempre negati per default dal potere prepotente dei ricchi. La causa persa sono gli attuali politici che sono di sinistra solo sulla carta, ma di sinistra non hanno nulla e considerano i problemi dei meno abbienti non degni della loro attenzione. Il vile ricatto Fiat è la naturale conseguenza di una mala politica ovunque oggi imperante in Italia.
Grondona, sei deprimente. E sai perché ? Perche hai ragione da vendere…
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