da Vincenzo Rocchino, Genova
Da mesi gira sulle TV dei paesi della UE uno spot sull’utilità del ritorno al nucleare (senza porre dubbio alcuno sulla sua pericolosità, né indicare soluzioni per lo smaltimento delle scorie); i produttori dello spot sono gli stessi che lo finanziano e che, presumibilmente, ne trarrebbero diretto vantaggio; questi sono: Alstom, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, Eon, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest Ru, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Westinghouse. P.S. Da anni abbiamo il problema per lo smaltimento dei rifiuti, con i risultati noti; vedi Napoli, Palermo etc; sarebbe troppo chiedere ai promotori del nucleare “dove” pensano di sistemare le scorie? Forse accanto a quelle, prodotte e mai smaltite, nei primi anni del nucleare italiano che, se non sbaglio, ha prodotto solo scorie?
Da sempre produciamo energia con centrali a carbone, olii combustibili e metano. I cui effetti sulla salute di tutti noi sono chiarissimi, le cui scorie inquinanti spargiamo liberamente nell’aria per poi inalarle. E chi le gestisce, al pari di chi costruirebbe centrali atomiche, non lo fa per beneficienza. Se nel bilancio oltre ai costi economici inseriamo la voce relativa alla salute probabilmente la prospettiva su quale scelta è meglio fare per il futuro cambia.
Cambia cosa?
Rocchino, lascia perdere. Il nucleare non è alla tua portata, se ancora la meni con la tiritera ritrita delle “scorie”.
Se il problema delle scorie nucleare è trito e ritrito, il motivo è semplice: perché non si sa dove metterle e che farne, visto che le vecchie centrali, chiuse da decenni, ancora le debbono smaltire. Per le nuove, viste la folle idea di ripristinare ciò che gli italiani hanno rifiutato con un referendum, con un governo assente in ogni progetto di sviluppo, può essere illuminante quello che è scritto in questo articolo: http://solleviamoci.wordpress.com/2010/09/23/scorie-nucleari-ecco-le-aree-pronta-una-lista-con-52-siti-ma-quanti-sono-e-dove-sono-i-depositi-di-scorie-nucleari-attualmente-in-italia/
Le scorie non sono come il maiale del quale non si butta via niente, oggi nemmeno la diossina che gli fanno mangiare… Le scorie, se tutto va bene, ci uccideranno piano piano. Se poi andasse male, qualche accidentale fuoriuscita nucleare dalle “sicure” (col cavolo) nuove centrali, la morte arriverà più in fretta e scommetto che anche qualche responsabile politico/industriale farà fatica a scappare dalla falce micidiale. Io comunque gli auguro di cuore di scamparla. In caso contrario vorrà dire che almeno lui andrà a spendere i suoi soldi in Paradiso. Perché è là che andrà di sicuro visto che, a differenza mia, ha voluto il nucleare per il bene del Paese. Sob!…
Il problema delle scorie c’è, ma mi domando come facciano i francesi, gli svizzeri, i tedeschi e tutti gli altri. Non mi risulta (probabilmente per mia ignoranza) un aumento della mortalità da causa radioattiva nei Paesi dove usano il nucleare civile. In parallelo si trascurano gli effetti su tutti noi, nessuno escluso, delle tecnologie che usiamo attualmente per produrre energia. Mi sfugge perchè il problema dello stoccaggio delle scorie sia peggio del riversare nell’atmosfera tonnellate di sostanze cangerogene a ciclo continuo come facciamo tutt’ora.
La soluzione la conosce Stucchi. Deve essere al minimo uno scienziato. Lui la soluzione delle scorie l’ha in tasca, non esiste problema. Perciò non stiamo a menarcelo con queste cazzate…
senza nucleare non c’è speranza per i nostri figli, nipoti e pronipoti. Manderemo le nostre donne a fare le badanti in cina e i nostri ragazzi a vendere fazzoletti agli incroci di Shangai.
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