da Gianni Guasto
“Non posso passare sotto silenzio la minaccia alla libertà religiosa delle famiglie, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un’antropologia contraria alla fede e alla retta ragione” (papa Benedetto XVI). Davvero singolare, per un teologo di fama mondiale, un tale concetto di libertà, la cui espressione compiuta coinciderebbe con l’abolizione di insegnamenti considerati pericolosi e contrari alla “retta ragione”.
Certo, con l’educazione sessuale, come fa la Chiesa a raccontare che la masturbazione rende ciechi e fa crescere bubboni? Poi fare il pedofilo diventerebbe certo molto più difficoltoso ed arduo e la vittima cosciente potrebbe anche parlare subito. Meglio evitare…
Ricordo, quando venne eletto B16, di avere scritto un post; diceva – vado a mente – “stavolta lo Spirito Santo è rimasto fuori dal Conclave”.
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