da Gianni Guasto
Leggo sui giornali che Cesare Previti continua a fare l’avvocato e che potrebbe anche ricandidarsi. E che grazie a indulto e sconti ad hoc è libero dal 2009, essendo decadute anche le pene accessorie. Per cui mi chiedo: di che cosa si preoccupa Lula? Di che ha paura Cesare Battisti? In tempi di cesarismo trionfano i salvacondotti, altro che repressione.
Anch’io penso al alto positivo della faccenda: ci sono più probabilità che in Brasile resti più a lungo in galera, e che galera!
A prescindere dal fatto che sia o meno colpevole, Battisti è un terrorista di sinistra, quindi state tranquilli che se torna in Italia la galera se la fa tutta. Se era un terrorista di destra, era sufficiente espatriare in Giappone ed aprire un’azienda tessile ed eri a posto. Se poi sei un avvocato di successo, manco devi espatriare. Come diceva Einstein, alla fine, “tutto è relativo”
… oppure (Antoine Lavoisier) “… nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Chiarisco. La mia sfiducia nella certezza della pena in Italia non dipende dal lato sinistro o destro, ma dalla notorietà internazionale raggiunta dal personaggio che gli conferisce un salvacondotto e una sistemazione bipartisan: un seggio elettorale, una trasmissione televisiva, un posto in una municipalizzata, la pubblicazione di suoi scritti (ah no, questo lo ha già avuto), un indulto, a uno così non mancherebbero per campare meglio di un metalmeccanico.
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