da Vincenzo Rocchino, Genova
Suggerisco all’americano Marchionne, di farsi due conti sui miliardi di lire – ed euro – che lo Stato Italiano ha versato alla Fiat per molti decenni; di aggiungere a questi i miliardi sborsati per la cassa integrazione alla quale la Fiat è ricorsa, ed attinto, a piene mani; scoprirebbe così, detratto il valore attuale Fiat, qual è la reale proprietà degli Agnelli&C; scoprirebbe che ce la siamo pagata almeno due volte! Oggi Marchionne, fa il padrone, cancella regole e diritti conquistati in un secolo di lotte, grazie all’afasia della sinistra ex classista-operaia e all’appoggio implicito di un governo interessato alla divisione dei sindacati, all’indebolimento della classe operaia e a quello – gravissimo – di “sindacalisti” del tipo Bonanni&C, sempre pronti a firmare “di tutto e di più”.
Marchionne è italiano e canadese, con residenza in Svizzera. Quasi come l’Ing.
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