da Muin Masri
Negli utlimi vent’anni, e nonostante il metodo Berlusconi, in questo paese è poco cambiato o quasi. Il medico continua a fare il medico e qualche volta scappa pure il morto, lo chiamano complicazione. Le prostitute continuano a fare il loro mestiere con e senza il goldone. Gli operai non hanno mai smesso di fare gli operai e morire per distrazione. Gli studenti continuano a fare gli studenti dentro e fuori le piazze. I disoccupati continuano a cercare lavoro in nero. Le casalinghe non hanno mai smesso di fare le casalinghe e guardare “Forum” con piacere… Caro Csf, in questi ultimi vent’anni, cosa è successo ai tuoi cari colleghi giornalisti? Perché hanno smesso di fare giornalismo?
Gasparini ha ragione due volte: sia quando dice che Berlusconi non è l’unico problema italiano, sia quando dice che c’è uno strumento (si chiama intelligenza) per discernere fra le varie posizioni più o meno interessate. per parte mia, ci provo, riconoscendo che l’avversario ha ragione quando penso che ce l’abbia; e non sono il solo, per fortuna. Il titolo a quattro colonne de Il Fatto Quotidiano di oggi, ad esempio, recita: “D’Alema consegna il PD a Marchionne”, il che non è proprio un complimento. Il problema è, Gasparini: a quando un titolo della Padania contro il nepotismo dinastico di Bossi? A quando un titolo de Il Giornale contro la parentopoli della Brambilla, o uno scoop sugli affari russo-libici del Cavaliere? E tu, Gasparini, quante volte hai criticato la destra?
Gasparini ha ragione quando dice che la libertà di stampa esiste, cosi’ come esistono svariati mezzi per cercarla. Pero’ bisogna anche ammettere che a destra sono (siete?) più restii a criticare i propri. Fini è stato tirato in ballo solo in quanto nuovo nemico, e raramente in precedenza in virtù delle sue posizioni. Della Lega poi, non si può dir nulla. Il casino del caso Saviano con Maroni comico protagonista è l’esempio più lampante.
Il PD e IDV si sono associate alla richiesta di estradizione di Cesare Battisti. Questo dovrebbe far riflettere e di molto chi difende senza se e senza ma i delinquenti solo perché dalla loro parte politica.
Esempio di pessimo di giornalisti? Gli sghignazzi divertiti a Radio Padania mentre un radioascoltatore si rammaricava che Vendola non avesse avuto danni permanenti durante i schiamazzi di questa notte. Silenzio assoluto di Maroni, ovviamente. Chissà cosa sarebbe successo se qualche radio di sinistra si fosse rammaricata che nessun danno fisico sia capitato a Bossi con i petardi a Gemona: Maroni sempre zitto?
Mentre ad operai si chiede di accettare più flessibilità e meno diritti, un giudice ha stabilito che Tiziana Ferrario, conduttrice del Tg1 per 28 anni, deve essere rimessa a condurre quello stesso Tg, alla stessa ora, perché la sua sostituzione è stata frutto di una discriminazione politica da parte del suo direttore Augusto Minzolini. Non si capisce come si possano esercitare le prerogative che il contratto giornalistico riconosce ai direttori in un’azienda come la Rai, dove è il giudice ormai a stabilire regolarmente orari e ruoli del lavoro giornalistico e palinsesto dei programmi. Minzolini potrà anche non piacere, ma un giudice che ne prende il posto ci piace anche meno. Domani ci sarà un altro giudice che precetterà 2/3milioni di telespettatori, per far tornar la Busi?
Il giudice ha semplicemente reintegrato una giornalista ingiustamente licenziata per discriminazione. Cosa c’entra tutto questo, visto che il TG va sempre in onda alla stessa ora,il ruolo della Tiziana Ferrario è il medesimo di prima e il palinsesto non lo stabilisce la conduttrice ma la redazione?
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