da Giorgio Goldoni
Povero Cardinale Tettamanzi! Dovrebbe riversare il proprio amore per i poveri e i diseredati su altre categorie di persone: i Rom sono soggetti non affidabili. Diamo loro appartamenti nuovi e fiammanti al posto delle loro baracche, e loro ci ricompenseranno distruggendoli lentamente per incuria e negligenza. Non sborseranno un soldo per luce, acqua e gas (i comuni sono sempre reticenti su questo punto cruciale). Continueranno a mostrare una totale volontà di non-integrazione e un segreto disprezzo per i bonaccioni che li aiutano.
Un messaggio natalizio più appropriato di questo nessuno poteva scriverlo.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo tutti i Rom.
Caspita, gentile Giorgio,è Natale!Lasci un po’ in cantina il qualunquismo leghista. Abbia un sereno Natale e sforziamoci,io per primo,di capire le ragioni del ns.prossimo
Insomma, i rom sono tutti violenti, noi siamo sempre e soltanto generosi con loro, ma loro non si vogliono integrare. Con l’arrivo dell’anno nuovo, sembra che non ci si sposterà dalle solite posizioni. Buon Natale a tutti
A Natale, come in qualsiasi altro giorno dell’anno, c’è chi trova intollerabile che qualche “diverso” abbia una casa invece che una baracca o in una stalla: a me pare una cosa assolutamente normale. Perché non dovrebbe essere così? Che cosa dovrebbe essere successo di speciale il giorno 25 perché chi la pensa così provi sentimenti di solidarietà umana? Non crederemo mica a Gesù Bambino!
Posso però affermare che nella mia città qualche rom si è integrato e lavora pure in una coopertaiva che fa servizio di raccolta differenziata per il comune. L’integrazione, per gli altri, non è facile perché non può bastare il gesto di dare una casa decente: tutti quei rom che frequentano una qualsiasi associazione che si dedichi a loro, sono quelli che poi si integrano, quindi non si possono lasciare a se stessi.
A volte cerco di immaginarmi una società, in cui noi (normali) ci si debba integrare in una società rom… e mi piacerebbe sapere che cosa direbbero i rom di uno come il Sig. Goldoni. Un applauso per il commento sintetico (ma efficacissimo) del Sig. Urbani.
Già il dire “noi” e “loro” mi appare una discreta forzatura.
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