Nello specifico…se c’è uno che debba riconquistare l’innocenza, questo è il violentatore caposezione del Pd già condannato…non certo il consigliere regionale della Lega, non indagato, ne tantomeno giudicato. Di che kazzum parla Urbani?
Il mio discorso era in generale. Se entriamo nello specifico, il paragone è improprio: uno stupratore è un semplice delinquente, appioppargli un colore politico non ha senso e questo vale per tutti,dal suo reato non trae benefici politici o economici; un politico corrotto trae benefici economici e di potere, a spese della comunità venendo meno alla fiducia di chi lo ha eletto e che confidava in lui. E’ un ragionamento semplice, ma talvolta diventa complicato per chi ragiona con una mente annebbiata dai propri convincimenti politici. Ad ogni modo la Lega ha dimostrato di aver le mani nella marmellata sin dai tempi di Gardini…
Preso il super boss Iovine capo dei Casalesi… Quello con i Maroni: «Abbiamo avuto una ulteriore conferma che la squadra Stato vince e l’antimafia giocata batte quella parlata». Punto.
Purtroppo la Mafia è come la Chiesa: morto un Papa se ne fa un altro. Già questa sera Iovine è stato rimpiazzato. Si deve rompere in cerchio mafia- politica per ottenere qualche risultato: è come il problema delle escort, finché esiste l’utilizzatore finale saranno sempre sul mercato!
Urbani non vuol capire….allora le faccio un altro esempio. Il riferimento al summit di mafia del 31 ottobre 2009 nel circolo Falcone e Borsellino è da brividi, ma è monco. Non dice, il Nostro, che quel circolo è dell’Arci, associazione da sempre vicina al Pci-Pds-Ds-Pd, e il cui presidente (quello che aveva disposto i tavoli a ferro di cavallo ai trenta convenuti per eleggere il capomafia del nord) è il consigliere del Pd di Paderno Dugnano, Arturo Baldassarre.
Non ha fatto alcun riferimento all’operazione «Parco Sud» che a novembre portò in cella 14 affiliati alla famiglia Barbaro e che sfociò nell’arresto del sindaco Pd di Trezzano sul Naviglio, Tiziano Butturini, un ex Ds. Non ha ricordato che nel maxi-blitz del 13 luglio contro le cosche in Lombardia ci finì impigliato, per la conoscenza con un imprenditore vicino agli Strangio, un ex rappresentante della giunta di centrosinistra guidata da Penati, ovverosia Antonio Oliverio. Non ha rispolverato il caso di un altro ex assessore provinciale nella stessa giunta, Bruna Brembilla, indagata (e poi prosciolta) perché avrebbe chiesto voti ai calabresi immigrati. Capisce adesso??? chi ragiona con una mente annebbiata dai propri convincimenti politici???
Tu, che stai strumentalizzando solo di una parte politica. Rileggiti bene il post: ‘si parla di imprenditoria del nord, tutta in mano alla sinistra?
P.S. Le regole sono regole e vanno rispettate:
“Quando per troppo tempo due lobbisti continueranno a polemizzare in maniera ciclica, il post verrà chiuso a ulteriori commenti”
Urbaniiiiii, ma porca troia… Saviano ha accostato il nome della Lega alla ‘ndrangheta solo perchè un consigliere regionale e MAI indagato…io parlo di arresti di consiglieri e sindaci del Pd collusi e non li ha MAI citati… Ma si domanda il perchè? Se non lo capisce, non importa, parleremo di disboscamento, visto che è un esperto, ed io starò in silenzio ad ascoltare.
Comunque, giusto per la precisione, Saviano non ha cercato di infangare la Lega accostandola alla ‘ndrangheta. Saviano ha detto che la ‘ndrangheta riesce a sopravvivere da decenni perchè si tiene buona la classe politica dominante nel luogo in cui opera. E in questo contesto ha ricordato i tentativi degli ‘ndranghetisti, che risultano agli atti dell’inchiesta, di tenersi buoni i politici locali della Lega. Quello di Saviano è stato un monito, un invito a tenere alta la guardia, non un’accusa.
Saviano dice che la “‘ndrangheta al Nord interloquisce con la Lega”, sic nella trasmissione vieni via con me. Qualche giorno dopo il Ministro Maroni, della Lega Nord, annuncia l’arresto del boss casalese che da 14 anni si nascondeva sotto gli occhi di tutti, in un paese di ventunomila abitanti, patria dello stesso scrittore-pubblicista.Ora c’è il dilemma su chi sia stato il promotor dell’arresto.Le denunce dello scrittore o il Ministro, la Magistratura e le Forze dell’Ordine? Per me non vi sono dubbi e, vista la crisi economica e i tagli, devolverei i 250.000 euro dati a Saviano per la predica mediatica, alle forze dell’ordine come premio natalizio!
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