da Vittorio Grondona – Bologna
La Lega Nord è da sempre convinta che siano le Regioni del nord a mantenere l’Italia. Pagano più tasse rispetto al centro e al sud e non hanno in cambio i servizi sociali corrispondenti a quanto pagato. Il federalismo fiscale, a suo pensare, dovrebbe mettere pertanto le cose a posto. In tale evenienza gli italiani si troverebbero quindi di fronte ad una situazione sociale in cui sulla carta ciascuna regione dovrà arrangiarsi con i propri mezzi. Le regioni, ivi comprese per il gioco delle probabilità anche quelle del nord, che non ce la faranno per qualsiasi motivo, crisi occupazionale, disgrazie naturali, ecc., , sarebbero confinate senza alcun dubbio nella miseria e nella rovina sociale. Roma sarà anche ladrona, ma io mi sono convinto che in un paese configurato geograficamente come l’Italia, una finanza centralizzata, razionalmente bene gestita, possa garantire sempre al meglio l’equità nazionale degli interventi di qualsiasi natura.
Che al nord paghino più tasse, non vi è alcun dubbio, ma le pagano tutte? Infatti si parla solo di quanto pagano ma si tace di quanto ne evadono. Frequento abbastanza la Brianza, ho lì dei parenti e conosco dei piccoli industriali con magari due ferrari in garage, villa con piscina ecc.; si vantano del lavoro in nero e quanto siano utili gli extracomunitari che sia accontentano di meno paga, soprattutto chi si occupa di costruzioni e ristrutturazione, e dei lavori che gli italiani non vogliono fare più. Ormai ogni ristorante , anche di lusso, o pizzeria in cucina hanno solo loro. Eppure mettono la testa sotto il cuscino e si lamentano solo di quanto pagano e di quanto poco indietro ricevono,quando si citano dati precisi sarebbe gradita la fonte,con il federalismo se ne vedranno delle…
Suggerisco la lettura di “Il sacco del Nord” di Ricolfi. La Lega propone soluzioni sbagliate per un problema reale il quale, se non si pone mano, distruggerà il Paese.Io non credo che la soluzione dell’ognuno per sè sia auspicabile, però vorrei vedere altre possibili soluzioni dibattute. Invece si continua ad aver un Paese diviso a metà, dove gran parte della popolazione pur spendendo in servizi cifre assurde non ottiene in cambio pressochè nulla (in molti ambiti del meridione la Sanità costa come in Svezia e rende servizi come in Marocco).
Ma non è la Costituzione che prevede la tassazione in base alla “capacità contributiva” dei cittadini? Data la distribuzione territoriale “squilibrata” dei redditi maggiori, penso che l’impiego localizzato di tale “plusvalore” creerebbe non pochi problemi alla “gestione ordinaria” nelle regioni meno ricche. Ma ha realmente senso che chi paga molte tasse in Lombardia debba avere maggiori servizi dallo Stato di chi paga le stesse tasse in Puglia? Per non parlare di chi non le paga nell’una o nell’altra regione… è ammissibile una differenza di comportamento dello Stato nei loro riguardi? Ho dei dubbi.
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