da Alberto Veneziano
I giovani disoccupati che hanno bisogno di lavorare accettano quel che offre il convento. Quelli che non ne hanno bisogno non dovrebbero essere un problema. Almeno non per il lavoro. Il guaio è che il giovane bighellone si annoia. (…) Due secoli fa il giovane Mazzini, a 23 anni si inventava la Giovane Italia, Mameli a 20 anni quell’improbabile inno, Garibaldi prima dei trenta aveva messo a soqquadro mezzo mondo. (…) Che fare con questi famosi “giovani”? A me è sempre piaciuta l’idea del Kibbuz, fargli scavare buche con la pala e cose così, ma forse ci sono anche altre possibilità. L’importante è che abbiano la possibilità di fare fatica e di prendere calci in culo, il resto viene da se. p.s. c’è poco da tagliare, caro CSF, anziano frequentatore di centri commerciali
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