PS. Avete capito, vero? Sono invidioso. Valentina, scrivimi!
Santa ingenuità! Una lettera ad un giornalista, magari con allegato piccolo book di foto per farsi riconoscere, potrebbe cadere,casualmente, in mani amiche di qualche possessore di ville…
caro Claudio non hai ancora cambiato l’orario: il tuo post appare nel futuro ore 21:00. Ma sono le 20:00!
posso esprimermi in modo sintetico e giovanile? PAURA!
Posso esprimermi in modo sintetico e giovanile? PAURA!
(Ce l’ho fatta: ho bloccato l’invio mentre partiva ed ho corretto la managgia di maiuscola all’inizio della frase. Ce l’ho fatta).
…ma il tragico, si tragico, sentire la massa di celebrolesi che si abbevera a queste trasmissioni!
Potresti chiamare Giletti in trasmissione e chiedergli come fa. Magari è tutto merito dei suoi occhietti
E se parlassimo -almeno noi- d’altro? E se abbandonassimo la TV, i Giletti, i Grandi Fratelli…(io l’ho fatto nel 2000) per tornare ad ascoltare la radio? Con la radio non c’è da stare immobili seduti lì a guardare. Ed è questo me la fa preferire: con la radio non si smette di pensare!(Grazie Eugenio)
C’è ancora qualche trasmissione intelligente, con conduttori intelligenti. Claudio, pagherai un caffè.
anche per questo motivo credo che la Rai debba diventare privata e scomparire. Meglio un privato che vive di pubblicità e fa dire tutto a tutti.Non capisco perchè Claudio debba comparire in TV se non ha nulla da dire di convincente e di bello. IO non pago la RAI e farò lite fino alla fine del secolo.
Non capisco la meraviglia. La notizia deve essere completa, altrimenti non è una notizia. Il problema è il fatto che ormai non ci accontentiamo più di sapere di un tragico avvenimento, vogliamo i particolari ed anche il plastico di Vespa. Gli avvoltoi lo sanno e li cercano ovunque. A volte ci propinano anche quelli non vericati completamente. Tutto fa brodo… Ho letto in questi giorni che la TV alimenta sè stessa con le varie repliche dei programmi, quindi quando salta fuori un caso tragico come quello di Avetrana, che secondo il mio parere dovrebbe essere vissuto da tutti in religioso silenzio, le TV suonano le trombe della novità e si dànno da fare, magari anche con il televoto.
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