da Gianni Guasto
Nonostante i suoi consulenti d’immagine gli consiglino di rivendicare il proprio machismo come dote italica e piaciona, Berlusconi sembra prigioniero di una febbre che sarebbe troppo semplicistico e poco realistico (data l’età) attribuire a sovraproduzione ormonale. Più che da una poco credibile fregola continua -nemmeno fosse un pornostar venticinquenne dopato- il Presidente sembra pervasivamente preoccupato di dominare le donne per mezzo del denaro e di aggredire verbalmente quelle che “non sono nella sua disponibilità”: per età, per caratteristiche psicologiche e fisiche, e soprattutto per dignità. Un esempio di tutto questo è la ricorrente derisione che B. indirizza a Rosi Bindi, una donna che rappresenta per tutte le ragioni suddette l’esatto contrario della donna che può sottomettersi a lui. E allora che cosa aspetta il confuso Partito Democratico a designarla quale candidato Premier? Chi, se non una donna come lei, può coagulare il senso di insofferenza e di sdegno che colpisce trasversalmente tanti cittadini di fronte alla continua umiliazione cui l’immagine del nostro Paese è quotidianamente esposta?
Il vero squallore che il nanetto di Arcore lui le donne le deve pagare…forse l’ho ha fato per tutta la vita, visto che lo trova così naturale.
A proposito delle donne…. io mi sono inventato questa intervista tra due delle sue due donne…..
http://interessati.blogspot.com/2010/11/intercettazioni-surreali.html
mi asocio volentieri alla richiesta di candidare rosy bindi, se ha effettivamente la possibilità di vincere e se la si candida per qualcuna delle sue molte capacità, indipendentemente dal fatto che sia una donna.
…Rosy Bindi candidata leader del PD? Bella idea (quindi non applicabile dagli attuali vertici del partito), anche se per i miei gusti è un po’ troppo cattolica…
Credo che Rosi Bindi abbia moltissime qualità che fanno di lei un candidato idoneo a correre per la Presidenza del Consiglio. Ma credo anche che il fatto che sia donna abbia un significato non trascurabile, di risposta politica e culturale al processo di mercificazione del corpo femminile e di umiliazione della donna (e quindi, indirettamente, dell’uomo) da cui, a scapito del femminismo, siamo nuovamente afflitti.
Nel post precedente c’è un refuso. Bisogna dire al webmaster di introdurre un dispositivo che consenta le correzioni.
Al pari di molti uomini che conosco, probabilmente Berlusconi non regge il confronto con donne che gli tengano testa. Per cui preferisce circondarsi di donne facilmente “dominabili” intellettualmente (per via dei suoi soldi, della sua posizione, ecc) Alcune, come la Santanchè, sono sicuramente toste. Ma, poi, al primo sottosegretariato offerto, si lasciano volentieri comandare.
Berlusconi le donne le disprezza. Lo dimostra la qualità delle relazioni che con loro ha, e finora venute a nostra conoscenza; la Santanché non è la “tosta” secondo la quale B. le donne le vedeva solo “in orizzontale”? Ecché, basta uno sgabello da sottosegretario per ammosciarla?
Commenti chiusi.