da Vincenzo Rocchino, Genova
Se si facessero due conti sui tanti miliardi di lire – e di euro – versati alla Fiat per molti decenni dallo Stato (che siamo noi); se a questi si aggiungessero quelli sborsati per la cassa integrazione – che la Fiat pratica da sempre -; dedotto il valore attuale della Fiat, potremmo sapere quanto della Fiat è ancora proprietà degli Agnelli&C; scopriremmo, probabilmente, che la Fiat ce la siamo pagata noi, e più di una volta!
Noi abbiamo pagato la Fiat almeno una decina di volte. A cominciare da Giovanni Agnelli, nonno di Gianni Agnelli, imprenditore, proprietario terriero, senatore del Regno e fondatore della casa automobilistica FIAT nel 1899, non passava giorno senza che i nostri governi dei tempi sborsassero cifre ingenti a favore dello sviluppo di quell’Azienda. E’ stato certamente un bene per il mondo del lavoro, però adesso non è giusto che un governo capitalista del cavolo ed un Marchionne qualsiasi non ne tengano in minimo conto.
Se quanto a quanto suppongo fosse possibile trovare riscontri, potremmo essere noi a liquidare Marchionne!
sarebbe tutto vero se fossimo abbastanza intelligenti da essere non dico comunisti ma perlomeno un po’ meno allergici a tutte le soluzioni che il comuismo trova per risolvere i problemi economici.
la fiat, infatti, sarebbe nostra e sarebbe stata regolarmente acquistata, se non fossimo contrari alla proprietà dello stato al punto tale da far andare male anche quei servizi pubblici che hanno senso SOLO se sono proprietà collettiva, dato che in se stessi non sono produttivi ma, nello stesso tempo, sono indispensabili a molti quando non a tutti….
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