da Vittorio Grondona – Bologna
Evidentemente in Italia vanno di moda le chiacchiere degli imbonitori senza scrupoli. In sostanza per chi volesse affidare alle banche i propri risparmi si presenterebbero due fra le più comuni alternative: 1) Affidare i propri quattrini alla gestione della banca, ovviamente senza alcuna responsabilità della medesima per eventuali errori di investimento. In questo periodo vampiresco sarebbe davvero molto facile mandare in fumo parte consistente del capitale; 2) Affidare in deposito, per esempio su un c/c, il proprio risparmio all’ingeneroso tasso di interesse sempre più vicino allo 0 % assoluto. In sostanza ogni tre mesi gli interessi negativi, non coprendo le spese, prosciugano il risparmio a vista d’occhio. Persistendo questa generale realtà, mi sembra perfino inutile per i risparmiatori medi una legge sulla tracciabilità dei pagamenti inferiori ai mille euro… In pratica, in questo caso, saranno le sole banche a lucrare sull’imposizione governativa di dovere aprire un conto bancario per sopravvivere nella società.
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