da Vittorio Grondona – Bologna
Pace è fatta tra i padani ed i romani rappresentati rispettivamente dal leader padano Bossi e dal sindaco di Roma Alemanno. Il primo in cravatta verde solcata da timide strisce bianche ed il secondo in rigorosa cravatta nera, al pranzo pacificatore, fra le righe, hanno in sostanza brindato al tramonto del sol dell’avvenire. Il vento, d’altronde aveva da un pezzo smesso di fischiare… Inoltre, camice verdi o nere, nel contesto attuale per me pari son. In effetti comprendere in coalizione di destra personaggi di chiara indole fascista/neofascista, anche certi ragionamenti come quelli del senatore pdl Giuseppe Ciarrapico (“Spero che Fini abbia già ordinato le kippah”…) non fanno più effetto sulla callosità mentale degli italiani distratti dalle barzellette macabre del Presidente del Consiglio super eletto. L’interpretazione sarcastica bossiana dell’ acronimo SPQR (Senatus PopulusQue Romanus oppure Senatus Populus Quiritium Romanus), peraltro riesumata da vecchie identiche interpretazioni goliardiche, al confronto può essere benissimo mescolata alla chetichella nei menu padani/romani che hanno allietato la squallida pace neofascista nella costosa occasione.
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