da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, negli anni cinquanta tutti gli studenti usavano tradurre SPQR alla maniera di Bossi. Era quasi una scioglingua, specialmente per gli studenti delle scuole medie che accedevano per la prima volta al Latino. In quel tempo i rancori tra fascisti e antifascisti erano ancora caldi per cui l’acronimo SPQR alla Bosssi veniva usato per indicare Roma, simbolo del potere fascista! Da quando gli studenti non studiamo più il Latino nelle scuole dell’obbligo, molte espressioni e citazioni latine sono cadute in disgrazia, per l’affermarsi della cultura di sinistra da sempre ostile alle lingue antiche, in quanto ritenute distintive delle classi abbienti. Ne resta ancora il ricordo di quanti hanno superato i sessanta anni. Perciò la polemica contro Bossi, mi sembra strumentale a prendere un esponente del Governo per i capelli non potendo addurre altre motivazioni politiche per abbatterlo. Dico perciò all’IDV: dum vult validius inflare sese rupto iacuit corpore!
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