Quando Massimo D’Alema era segretario dei Ds, e soprattutto quando era presidente del Consiglio, era circondato da personaggi molto potenti che lo indirizzavano, lo aiutavano, lo consigliavano. Era il cosiddetto staff, a capo del quale era Claudio Velardi. Uno di loro era Nicola Rossi, il cinquantaduenne guru dell’economia. Oggi Rossi è deputato. Le sue posizioni sono sempre quelle ultrariformiste. Recentemente ha scandalizato parte della sinistra sostenendo che non tutte le leggi berlusconiane andrebbero cambiate qualora l’Ulivo tornasse al governo.
Ma allora Berlusconi non ha fatto solo sciocchezze.«Dopo tre anni di centro-destra questo Paese ha perso molti punti di riferimento. Si è sentito dire che tutto andava bene, e poi che tutto andava male. Ha ascoltato previsioni sbagliate e promesse non mantenute. Questo ha diffuso insicurezza. Compito del centro-sinistra dovrebbe essere la rassicurazione. Ma come si può rassicurare la gente promettendo altri cinque anni di cambiamenti radicali? Il centro-sinistra deve avere il coraggio di dire: non aspettatevi che si cambi tutto di nuovo. Faremo quello che è necessario fare».
L’intervista sul Corriere della Sera Magazine di oggi e sul sito. (csf)
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